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Tumore al pancreas, visto per la prima volta cosa accelera la malattia

Il tumore al pancreas è una neoplasia che si manifesta con sintomi aspecifici (come dolore all’addome o alla schiena) e rapida progressione delle forme maligne: una delle principali cause della sua veloce crescita risiede nello spegnimento di un gene noto come HNF4A, cruciale per la salute umana. Ecco cosa hanno appena scoperto i ricercatori.
A cura di Valeria Aiello
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Il tumore al pancreas è una neoplasia che colpisce le cellule pancreatiche/ Credit: iStock
Il tumore al pancreas è una neoplasia che colpisce le cellule pancreatiche/ Credit: iStock

Il tumore al pancreas, nelle sue diverse forme, è una neoplasia che si verifica quando una o più mutazioni genetiche portano alcune cellule pancreatiche a moltiplicarsi e crescere in maniera incontrollata. Nelle forme maligne, il tumore al pancreas è un tipo cancro molto aggressivo e altamente letale, come nel caso dell’adenocarcinoma duttale, la forma più comune (rappresenta il 95% dei casi) che si origina in seguito all’accumulo di cellule pancreatiche tumorali nei dotti che trasportano gli enzimi digestivi prodotti dall’organo.

Le ragioni dell’elevata mortalità sono diverse, spesso legate alla scoperta tardiva della malattia, che si sviluppa con sintomi quasi assenti o non sufficientemente specifici da suscitare sospetti, unitamente alla capacità di creare metastasi anche quando il tumore è di dimensioni ridotte, il che rende questo tipo neoplasia particolarmente difficile da trattare.

Un importante passo in avanti nella ricerca dei meccanismi che determinano la sua rapida progressione è però stato compiuto da un team di ricerca internazionale, che è riuscito a identificare cosa consente al tumore di crescere rapidamente: dettagliato in uno studio appena pubblicato sulla rivista scientifica Gastro Hep Advances, tale meccanismo è legato a un processo noto come metilazione del DNA che le cellule tumorali innescano a livello del gene HNF4A, causando la mancata espressione di sequenze cruciali per la salute umana.

Perché il tumore al pancreas progredisce rapidamente

Un meccanismo chiave, che accelera la crescita dei tumori al pancreas, è legato a un processo osservato da un team di ricerca guidato dagli studiosi della Nottingham Trent University (Regno Unito): analizzando campioni di tessuto sano e di cancro al pancreas, gli scienziati hanno infatti scoperto che la più rapida progressione di questo tipo di neoplasie è associata allo spegnimento di un gene, noto come HNF4A, che viene disattivato fin dalle primissime fasi della malattia.

Questo silenziamento avviene in seguito a un processo chiamato metilazione del DNA, che si verifica a livello del promotore di HNF4A, una regione costituita da specifiche sequenze di consenso a cui normalmente si lega l’RNA polimerasi (l’enzima che consente la trascrizione del gene) e che, in seguito alla metilazione, non viene più riconosciuto, con la conseguente disattivazione dell’espressione genica. Ciò determina una ridotta o la mancata produzione di proteine che permettono a molti organi di funzionare correttamente.

Nello specifico, gli studiosi hanno scoperto che, nei tessuti di cancro del pancreas, l’espressione dell’HNF4A è significativamente bloccata dalla metilazione e che questo processo si verifica nelle primissime fasi della malattia, per poi essere ulteriormente ridotto con la crescita della neoplasia. Correlando quindi la mancata espressione del gene con i dati clinici dei pazienti, i ricercatori hanno riscontrato che una più bassa espressione dell’HNF4A è collegata a una scarsa sopravvivenza.

Non solo abbiamo scoperto il ruolo di soppressione tumorale dell'HNF4A, ma anche come viene disattivato fin dalle primissime fasi della malattia –  ha affermato la ricercatrice principale, la dottoressa Maria Hatziapostolou, scienziata del John van Geest Cancer Research Centre della Nottingham Trent University – . Abbiamo scoperto che alcune modifiche, chiamate metilazione del DNA, vengono aggiunte al gene specifico per spegnerlo. La perdita di HNF4A determina lo sviluppo e l’aggressività del cancro al pancreas e ora sappiamo che ciò è correlato a una mortalità più elevata”.

Secondo gli studiosi, la comprensione di questo meccanismo potrà aprire la strada a nuove terapie per combattere la malattia. “Abbiamo un grande bisogno di opzioni di trattamento più efficaci per il cancro al pancreas” ha aggiunto il responsabile della ricerca, il dottor Chris Macdonald del Pancreatic Cancer UK, ricordando come le principali sfide in termini di screening, diagnosi e cura di questo tipo di neoplasie rappresentino i principali limiti nella gestione di questa malattia oncologica.

La maggior parte dei tumori al pancreas viene diagnosticata in una fase avanzata, con l’80% dei casi che non vengono rilevati fino a quando la malattia non si è diffusa e non è più operabile – ha precisato Macdonald – . Ciò si riflette nel suo basso tasso di sopravvivenza: oltre la metà delle persone affette dalla malattia muore entro tre mesi dalla diagnosi”.
Pertanto – ha concluso l’esperto – una migliore comprensione dei meccanismi sottostanti, finora rimasti in gran parte sconosciuti, è fondamentale per capire cosa faccia crescere e diffondere così rapidamente il cancro al pancreas, fornendoci nuove informazioni su come sviluppare trattamenti più efficaci”.

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