Tumore al colon, vaccino rivoluzionario può prevenire il cancro intestinale nei giovani
I casi di tumore, in particolare nei giovani, continuano ad aumentare in tutto il mondo, come mostrato dai dati di più studi e confermato indirettamente dalle tante diagnosi di cui, sempre più spesso, veniamo a conoscenza: dalla recente vicenda di Kate Middleton, che ha scoperto di avere il cancro a 42 anni, alla storia di Fedez, fino alla situazione di Totò Schillaci che due anni fa ha ricevuto una diagnosi di cancro al colon-retto ad un’età in cui i tumori intestinali prima non erano così frequenti, sono diversi i casi che stanno riportando l’attenzione su questa preoccupante tendenza.
La maggiore incidenza non ha ancora una spiegazione definitiva ma, oltre alla ricerca volta a chiarire le cause di tale aumento, la scienza sta compiendo enormi passi in avanti nella chirurgia di precisione, nello sviluppo di cure più efficaci e, soprattutto, nella prevenzione, attraverso la progettazione di vaccini in grado di istruire il sistema immunitario a riconoscere ed eliminare le cellule cancerose. Tra i centri impegnati attivamente in quest’ambito di ricerca c’è anche l’Università di Oxford che sta lavorando a un vaccino unico nel suo genere, che potrebbe prevenire il cancro intestinale in decine di migliaia di giovani a rischio.
La formulazione, denominata LynchVax, sarà infatti destinata alle persone con sindrome di Lynch, una condizione genetica che non si manifesta con alcun sintomo (la diagnosi si basa sull’esecuzione di un test genetico) ma aumenta dell’80% il rischio di tumori maligni, soprattutto al colon-retto. Le stime indicano che la sindrome di Lynch sia la causa di circa il 3% dei casi di cancro intestinale ogni anno, molti dei quali in persone di età inferiore ai 50 anni.
Cos’è LynchVax, il vaccino che può prevenire il cancro intestinale nei giovani
LynchVax è un vaccino in fase di progettazione per le persone con la sindrome di Lynch, una malattia genetica conosciuta anche con il nome di cancro ereditario del colon-retto non poliposico (HNPCC) perché tale condizione comporta una predisposizione allo sviluppo di diversi tumori maligni, in particolare del colon-retto, e nelle donne, dell’endometrio. Meno frequentemente, ma comunque con un rischio più alto di quello popolazione generale, anche lo sviluppo di tumori in altre sedi, tra cui ovaio, pancreas, prostata, stomaco e vie biliari e urinarie.
Le persone con la sindrome di Lynch non mostrano alcun sintomo della condizione, almeno fino a quando non si manifestano i sintomi del cancro: le stime indicano che meno del 5% delle persone con sindrome di Lynch sia consapevole della condizione. La predisposizione allo sviluppo di tumori è una conseguenza indiretta delle mutazioni genetiche che caratterizzano la malattia, a carico di geni che in condizioni normali codificano per proteine che hanno il compito di correggere gli errori (riparazione del mismatch) che possono verificarsi durante la replicazione del DNA. In presenza delle mutazioni, tali proteine non vengono sintetizzate oppure non sono funzionali, per cui l’accumulo di errori nel DNA aumenta significativamente il rischio di cancro.
Lo sviluppo del vaccino LynchVax, portato avanti dal team di ricerca dell’Università di Oxford guidato dal professore David Church, si basa sull’analisi delle cellule dei pazienti con sindrome di Lynch che mostrano i segni di pre-cancro, al fine di individuare gli antigeni più frequentemente espressi da queste cellule: queste informazioni verranno quindi utilizzate nella formulazione del vaccino, che avrà quindi il compito di istruire il sistema immunitario a riconoscerle ed eliminare le cellule pre-cancerose prima che dello sviluppo del cancro.
“I vaccini contro il cancro continuano a rivelarsi promettenti nel contribuire a creare un mondo in cui le persone possono vivere vite più lunghe e migliori, libere dalla paura del cancro” ha affermato Michelle Mitchell, ceo della Cancer Research UK, l’ente britannico che, tra le diverse ricerche contro il cancro, sta finanziando anche lo sviluppo di LynchVax – . Progetti come LynchVax rappresentano un passo in avanti davvero importante verso un futuro in cui i tumori che si verificano nelle persone con sindrome di Lynch potrebbero potenzialmente essere prevenuti”.
Finora, il team del progetto LynchVax ha ricevuto 550.000 sterline (circa 650.000 euro) dal Cancer Research UK per svolgere il lavoro di base che porterà alla possibile sperimentazione del vaccino nei pazienti con sindrome di Lynch. Se si dimostrasse efficace, LynchVax potrebbe prevenire l’insorgenza del cancro in questa popolazione così ad alto rischio.