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Tribù incontattata affronta bulldozer con arco e machete per proteggere la foresta: il video

Due membri della tribù incontattata degli Hongana Manyawa, che vive sull’isola di Halmahera in Indonesia, hanno affrontato con archi e machete un bulldozer per proteggere la propria terra. Le immagini ricordano drammatiche sequenze del film Avatar, ma qui è tutto vero e scioccante.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Survival International
Credit: Survival International

Due uomini appartenenti alla tribù incontattata degli Hongana Manyawa hanno affrontato con coraggio un bulldozer per proteggere la propria foresta. Le due persone, armate con arco e machete, si avvicinano alla macchina con fare minaccioso, intimando all'autista di tornare indietro; in tutta risposta, come si evince dal video sottostante condiviso dall'organizzazione Survival International, chi è alla guida preme sull'acceleratore per fare rumore e spaventare i due uomini, che vengono così costretti alla fuga. Non è chiaro quando è stato registrato il filmato, ma viene presentato come "nuovo".

Sono immagini inquietanti e surreali, che ricordano molto da vicino quelle viste in Avatar, con i Na'vi che fronteggiano con arco e frecce i giganteschi escavatori degli esseri umani, invasori del pianeta alieno Pandora. Ma qui non è finzione cinematografica. È tutto vero e mostra come l'avidità dei ricchi possa trasformarsi in un pericolo potenzialmente mortale per i più deboli, per chi non può difendersi, come gli animali che vivono nelle foreste e appunto le tribù di incontattati, cioè popoli che non hanno alcun contatto con il mondo esterno.

Gli Hongana Manyawa sono una tribù composta dalle 300 alle 500 persone che vive sull'isola di Halmahera, in Indonesia. È la più grande e settentrionale dell'arcipelago delle Molucche, con una superficie di 18.000 chilometri quadrati; la popolazione complessiva conta poco meno di mezzo milione di abitanti. Nel cuore delle foreste dell'isola vivono alcune tribù di incontattati, tra le quali i sopracitati Hongana Manyawa, i Gusawi, i Teriku e altri. Pur essendo rigorosamente protetti dalle leggi internazionali, i loro territori sono seriamente minacciati dalle industrie, in particolar modo quelle del legno e minerarie, che distruggono ettari di foresta vergine per estrarre materie prime. Il nichel, elemento fondamentale per le batterie delle auto elettriche, è tra le risorse più ambite e preziose presenti in questa terra. Come indicato da Survival, una delle più grandi concessioni minerarie sull'isola Halmahera si sovrappone proprio al territorio degli Hongana Manyawa.

“Questo video documenta la tragedia in atto. Dimostra che le attività di taglio del legno e di estrazione mineraria ad Halmahera stanno invadendo la foresta in cui vivono gli Hongana Manyawa mettendo a grave rischio la loro stessa sopravvivenza”, ha dichiarato in un comunicato stampa la Direttrice generale di Survival Caroline Pearce, organizzazione che lo scorso anno ha lanciato una campagna contro il possibile genocidio di questo popolo. “Da mesi ormai Survival sta informando Eramet, BASF (le società coinvolte in operazioni sull'isola indonesiana NDR) e le aziende che producono le auto elettriche, che hanno bisogno di nichel per le loro batterie: continuare le attività minerarie in quest’area distruggerà gli Hongana Manyawa incontattati, esattamente come altri progetti simili hanno distrutto altri popoli incontattati in altre parti del mondo”, ha aggiunto Pearce. “Se le aziende continueranno anche dopo aver visto questo video, compiranno un atto di aperto e brutale disprezzo per la legge internazionale e per la vita umana. È fuor di discussione che queste compagnie minerarie dovrebbero stare fuori dalla terra degli Hongana Manyawa incontattati. Chiediamo al governo indonesiano di riconoscere e proteggere con urgenza il loro territorio”, ha chiosato la dottoressa Pearce.

Come spiegato dall'organizzazione, prima di poter depredare le risorse di questo territorio le compagnie devono avere l'autorizzazione da parte degli Hongana Manyawa; secondo la legge internazionale, infatti, la tribù incontattata deve dare il proprio “Consenso Libero, Previo e Informato a qualsiasi progetto industriale”. Ma le immagini condivise da Survival mostrano chiaramente che la tribù non vuole la distruzione e l'invasione della propria terra, com'era facilmente immaginabile. Basti pensare che questo popolo costruisce le proprie abitazioni con foglie e rami, senza abbattere gli alberi della foresta, le prime vittime di chi arriva per fare razzia.

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