Tracce di alieni nello spazio: “Segnali interpretati come di possibile provenienza extraterrestre”
Gli astronomi cinesi che lavorano ai dati del telescopio FAST, conosciuto anche come Sky Eye, il più grande e potente mai costruito sulla Terra, hanno affermato di aver identificato “possibili tracce tecnologiche di una civiltà extraterrestre in un segnale radio dallo spazio”. Gli astronomi hanno descritto il loro rilevamento come impulsi sonori, forse arrivati da una galassia remota, segnali di cui ha parlato a Fanpage.it il professor Amedeo Baldi, astronomo e astrofisico all’Università di Roma Tor Vergata, al quale abbiamo chiesto qualcosa in più di queste tracce aliene.
Cosa sono questi segnali?
Non si è capito moltissimo. C’è una voce di alcuni segnali radio che qualcuno ha interpretato come di possibile provenienza extraterrestre, anche se la fonte di questi dati sembra essere stata rimossa. Si parla di segnali elettromagnetici a banda stretta, cioè concentrati in un intervallo di sequenze ristretto, che viene ritenuto come un qualcosa che deve essere riprodotto artificialmente, perché altrimenti, in linea di massima, se i segnali fossero prodotti da sorgenti naturali, lo farebbero in un intervallo molto più ampio. Questo, di solito, è uno dei criteri che viene utilizzato per ipotizzare la possibile origine artificiale di un segnale, o che sia stato prodotto da dispositivi terrestri.
È la prima volta che vengono rilevati segnali di questo tipo?
Dipende di quali segnali stiamo parlando. Possiamo dire che non è la prima volta che si verificano falsi allarmi. Tempo fa c’era stata la notizia che riguardava un altro radiotelescopio, che sembrava aver captato dei segnali provenienti da Proxima Centaury, ma anche in quel caso, dopo aver fatto tutte le indagini, si è visto che erano segnali di provenienza terrestre e non extraterrestre. In passato, ci sono stati altri esempi simili, spesso annunci frettolosi o prematuri.
Da dove arrivano questi segnali?
Le osservazioni possono essere fatte puntando su oggetti particolari o puntando nel cielo in generale e osservando cosa c’è in quel momento in quella regione. Su questa osservazione, tuttavia, i dettagli sono stati davvero molto limitati. Il tipo di telescopio usato dai ricercatori fa osservazioni su diversi soggetti, andando a guardare se c’è la possibilità che alcuni segnali possano essere di origine artificiale, attraverso sistemi automatici per capire se superano dei criteri oppure no. Qualcosa deve fatto scattare l’attenzione.
Tracce di vita aliena? O sono interferenze radio?
L’interpretazione in questi casi è che siano interferenze più che segnali alieni, come è sempre stato fino ad oggi. Spesso sono trasmissioni di satelliti o interferenze da parte di comunicazioni radio, che sono vicine un radiotelescopio, quindi bisogna sempre essere molto attenti quando si fanno questo tipo di osservazioni.