Terremoto in Giappone, ora si temono forti scosse di assestamento: “Possono durare anche mesi”
Il violento terremoto di magnitudo 7,6 che ha colpito il Giappone nel pomeriggio del giorno di Capodanno è stato seguito da una serie di forte scosse di assestamento che, secondo gli esperti, possono continuare per diversi giorni e durare anche mesi. Il sisma principale si è verificato alle 16:10 ora locale di lunedì 1° gennaio 2024 ad una profondità di 20 chilometri al largo della penisola di Noto, nella prefettura di Ishikawa, lungo la costa occidentale del Giappone, in un’area dove i grandi terremoti sono più rari che sulla costa orientale. Era infatti dal 1970 che nessun terremoto di magnitudo pari o superiore a 7 gradi della scala Richter veniva registrato entro i 250 km dall’epicentro del sisma principale.
L’allarme tsunami, immediatamente emesso dall’Agenzia meteorologica giapponese – il primo dal devastante terremoto del 2011 che interessò anche la centrale nucleare di Fukushima – è di fatto rientrato dopo l’una di notte di martedì. Le prime segnalazioni sono arrivate dalla città di Wajima, nella prefettura di Ishikawa, che ha visto onde di tsunami di circa 1,2 metri intorno alle 16:21 ora locale, sebbene gli ulteriori avvisi di onde alte fino a 1 metro siano stati successivamente emessi in seguito alle forti scosse di assestamento che stanno interessando l’area.
Nelle ultime ore, il bilancio delle vittime è salito oltre 40 morti, centinaia di feriti, rimasti intrappolati nei diversi edifici crollati, e 100mila evacuati dalle zone costiere colpite dal sisma.
Terremoto in Giappone seguito da più 30 scosse assestamento
Il sisma principale, avvertito anche nella capitale, Tokyo, che dista circa 300 chilometri dall’epicentro, è stato seguito da una serie di scosse di assestamento: la prima, di magnitudo 6,2, è stata registrata ad una profondità di 10 chilometri alle 16:18 ora locale del 1° gennaio, a sud-ovest di Anamizu (Ishikawa) ed è stata seguita da altri terremoti di magnitudo 5,2 e 5,6 in aree vicine della stessa penisola di Noto. Nella stessa zona, nuove scosse sono state registrate durante la notte e nella giornata di martedì 2 gennaio.
L'agenzia meteorologica giapponese ha avvertito che queste forti scosse di assestamento possono continuare per giorni, mettendo in guardia la popolazione da potenziali nuovi crolli di edifici e dal rischio di frane. Secondo gli ultimi dati dell’USGS, alla scossa principale hanno fatto seguito più di 30 scosse di assestamento. “Normalmente con terremoti di queste dimensioni, possiamo vedere scosse di assestamento per diversi giorni o una settimana, ma possono durare anche diversi mesi” ha affermato alla CNN la sismologa dell'USGS Jessica Turner dell'ufficio di Golden, in Colorado.
Torna la paura per le centrali nucleari
Il forte terremoto di lunedì 1° gennaio 2024 e gli avvisi di tsunami lungo la costa occidentale del Giappone hanno riportato alla mente la tragedia causata dal terremoto-tsunami del 2011 che distrusse i reattori della centrale nucleare di Fukushima.
Il timore principale ha riguardato il vicino impianto di Shika, a Ishikawa, colpito dal terremoto “ma senza danni importanti” come affermato dal capo segretario di gabinetto Yoshimasa Hayashi, nonostante il principio di incendio a un generatore che è stato subito domato. “Non ci sono anomalie nella centrale nucleare di Shika e in altre centrali” ha precisato il portavoce del governo in una conferenza stampa. Anche la Kansai Electric Power Company ha affermato che non è stato rilevato alcun problema alle centrali nucleari di Ohi e Takahama, nella prefettura di Fukui.
Secondo la Hokuriku Electric Power Company, più di 32.500 case nella prefettura di Ishikawa sono tuttavia rimaste senza elettricità in seguito al terremoto. Alcuni servizi dei treni ad alta velocità Shinkansen giapponesi sono stati interrotti e quasi 1.400 passeggeri sono rimasti bloccati all’interno dei treni per più di 11 ore.