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Temporali di calore, l’allarme dei metereologi per i prossimi giorni: cosa sono e quali sono i rischi

Considerata la forte intensità delle precipitazioni, i temporali di calore potrebbero causare inondazioni locali. Non solo, la forte attività elettrica e la presenza di fulmini rischia di innescare incendi, mentre le forti raffiche di vento potrebbero abbattere alberi, danneggiare strutture e causare pericoli sulla strada.
A cura di Elisabetta Rosso
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Inizia oggi, martedì 6 agosto, la nuova ondata di caldo africano. Il picco è atteso per il fine settimana, le isole e il Sud rischiano di superare la soglia del 40°C, il Centro e il Nord toccheranno i 38°. L'aumento progressivo dell'umidità renderà ancora più opprimente il caldo e creerà fenomeni di instabilità atmosferica, avvertono i meteorologi. Nelle ore più calde potrebbero formarsi i "temporali di calore".  Sono precipitazioni brevi ma intense che possono durare tra i 30 e i 40 minuti. Vengono anche chiamati temporali connettivi, si formano infatti in seguito all'incontro tra aria calda e aria fredda. Il contrasto termico genera instabilità, spesso infatti durante i temporali di calore si verificano fenomeni elettro luminosi, come tuoni, lampi o fulmini.

Non solo, come spiega, Antonio Sanò, fondatore de iLMeteo.it, "le masse d'aria provenienti dall'interno del deserto del Sahara provocheranno una nuova impennata dei valori termici, c'è tantissima energia potenziale in gioco, e questa energia aumenta il rischio di eventi meteo estremi come grandinate e forti venti, che colpiscono aree ristrette ogni qual volta l'aria fresca riesce a bucare lo scudo anticiclonico".

Come si formato i temporali di calore

Durante il giorno, quando le temperature superano i 30 gradi, il suolo si riscalda. Succede soprattutto nelle aree con poca vegetazione o superfici asfaltate. L'aria calda vicino al terreno tende a salire, l'umidità condensa e si formano nuvole cumuliformi che possono evolvere in cumulonembi. 

All'interno dei cumulonembi, i moti ascensionali intensi possono creare collisioni tra gocce d'acqua e particelle di ghiaccio, generando così cariche elettriche. Se le gocce d'acqua all'interno della nuvola sono abbastanza grandi, o quando il ghiaccio inizia a sciogliersi, queste precipitazioni possono trasformarsi in pioggia, grandine o neve, a seconda delle condizioni atmosferiche, e generare intensi temporali che di solito non superano i 40 minuti.

In quali aree si verificheranno

I temporali di calore si verificano di solito in montagna o vicino alle pianure. Il mare infatti mitiga le temperature riducendo il rischio di scontro tra aria calda e umida e aria fredda. Secondo le previsioni meteo infatti le zone più a rischio sono le aree alpine, sugli Appennini, e territori interni del Centro e del Sud.

Quali sono i rischi dei temporali di calore

Considerata la forte intensità delle precipitazioni, i temporali di calore potrebbero causare inondazioni locali, soprattutto nelle aree urbane con problemi di drenaggio delle acque. Non solo, la forte attività elettrica e la presenza di fulmini rischia di innescare incendi, mentre le forti raffiche di vento potrebbero abbattere alberi, danneggiare strutture e causare pericoli sulla strada.

Spesso durante i temporali di calore si può formare anche grandine di grandi dimensioni che rischia di ferire le persone o danneggiare automobili e infrastrutture. Le forti piogge potrebbero anche ridurre significativamente la visibilità, creando pericoli per la circolazione stradale. 

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