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Tempesta di radiazioni in arrivo sulla Terra a causa di un’enorme macchia solare: rischi per chi vola

Lo Space Weather Prediction Center (SWPC) della NOAA ha lanciato un’allerta per possibili tempeste di radiazioni sulla Terra tra il 14 e il 15 maggio. Sono legate alla macchia solare AR3664 che ha già provocato la tempesta geomagnetica G4 dei giorni scorsi, responsabile dell’aurora boreale in Italia. Quali sono i rischi.
A cura di Andrea Centini
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Tra il 14 e il 15 maggio la Terra rischia di essere investita da una significa tempesta di radiazioni, un fenomeno strettamente associato agli eventi che nei giorni scorsi hanno permesso di osservare l'aurora boreale anche nei cieli d'Italia. Tra il 10 e l'11 maggio, infatti, la Terra è stata colpita da una fortissima tempesta geomagnetica di classe G4, talmente energetica da far danzare i coloratissimi archi aurorali anche a latitudini molto più basse del solito.

L'aurora boreale dell'11 maggio sulla Certosa di Trisulti (FR). Credit: Giacomo Salomone
L'aurora boreale dell'11 maggio sulla Certosa di Trisulti (FR). Credit: Giacomo Salomone

Il Sole, tuttavia, non si è ancora “calmato”. Anche se il rischio di forti tempeste geomagnetiche è al momento scongiurato – lo Space Weather Prediction Center (SWPC) della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) prevede deboli eventi G1 e G2 per questi giorni -, siamo ancora nel “mirino” del fenomeno che ha scatenato la tempesta solare di cui sopra, ovvero la gigantesca macchia solare AR3664. Potete vederla nel video qui di seguito catturato dai Castelli Romani.

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Si tratta di un “mostro” di 200.000 chilometri di diametro, pari a circa sedici terre affiancate. La macchia solare viene catalogata dagli esperti nella classe Carrington, la più grande in assoluto. Il nome è un chiaro riferimento alla devastante tempesta solare G5 che, il primo settembre del 1859, dopo aver investito il nostro pianeta fece prendere fuoco ai telegrafi e accese le batterie non collegate. Oggi un evento del genere avrebbe un impatto catastrofico, tenendo in considerazione la nostra dipendenza dalle reti elettriche e internet, che verrebbero distrutte o danneggiate in modo serio. Anche navigazione GPS e comunicazioni radio verrebbero seriamente compromesse. Ma come indicato, in questo momento non stiamo rischiando nuove tempeste geomagnetiche violente, bensì una tempesta di radiazioni, un fenomeno diverso ma comunque in grado di creare diversi problemi sulla Terra.

Come spiegato da Spaceweather.com, “la macchia solare gigante AR3664 non è più rivolta verso la Terra”. Potrebbe sembrare una cosa positiva, visti i rischi di tempeste geomagnetiche severe quando le macchie solari ci puntano, ma la posizione in cui si sta spostando la rende pericolosa per altre ragioni. “In questo momento, le macchie solari di classe Carrington stanno passando sul lembo occidentale del Sole, una regione del Sole che è magneticamente connessa al nostro pianeta”, spiega il portale specializzato in meteo spaziale gestito dall'astrofisico statunitense Tony Phillips. Il motivo risiede nel fatto che le particelle espulse dai brillamenti / flare solari in quella regione si incanalano lungo la “Spirale di Parker”, una curva generata dall'estensione del campo magnetico solare durante la rotazione della stella. I protoni intrappolati in questa spirale – così chiamata in onore del “padre” degli studi sul vento solare Eugene Parker – finiscono proprio contro la Terra. Gli esperti sottolineano che impiegano 8 minuti per raggiungere la Terra, dove possono causare significativi blackout radio alle basse frequenze, come evidenzia la mappa condivisa da Spaceweather.com.

L'impatto della tempesta di radiazioni sulla Terra. Credit: spaceweather.com
L'impatto della tempesta di radiazioni sulla Terra. Credit: spaceweather.com

“Le zone rosse nella mappa mostrano dove vengono assorbiti i segnali radio a onde corte. Le frequenze inferiori a 20 MHz sono quasi completamente oscurate, un problema per gli aviatori a lunga distanza e per i radioamatori”, spiega il dottor Phillips. Ma l'impatto non si esaurisce qui. Secondo lo SWPC della NOAA, infatti, tra il 14 e il 15 maggio è attesa una tempesta di radiazioni di classe S2 (su una scala di 5) con una probabilità del 60 percento. Il fenomeno può avere conseguenze anche biologiche. Gli esperti spiegano infatti che i passeggeri dei voli di linea ad alte latitudini “possono essere esposti a un elevato rischio di radiazioni”, che tra le altre cose sono notoriamente associate allo sviluppo del cancro. Sono inoltre possibili conseguenze sulle operazioni satellitari e sulla navigazione nelle località prossime ai poli.

In presenza di tempeste di radiazioni di classe S5 c'è un rischio specifico per gli astronauti impegnati nelle “passeggiate spaziali” o EVA e ancor maggiore per i passeggeri dei voli di linea, inoltre i satelliti possono diventare del tutto inutilizzabili e possono esserci blackout totali nelle comunicazioni HF. Questi sono solo alcuni dei modi in cui il meteo spaziale può influenzare la nostra vita sulla Terra.

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