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Tatuaggi temporanei, il parere della dermatologa: “Ci sono rischi anche per quelli naturali”

Negli ultimi tempi i tatuaggi temporanei sono diventati un fenomeno di massa, soprattutto in paesi, come l’Italia, in cui almeno sette milioni di persone sono tatuate. Molti di questi prodotti promettono di essere a base di coloranti naturali e quindi privi di rischi per la salute. In realtà, anche i prodotti certificati potrebbero avere degli effetti collaterali. Marta Carlesimo, dermatologa e docente dell’Università Sapienza di Roma, spiega quali sono e come prevenirli.
Intervista a Marta Carlesimo
Dermatologa e docente di Dermatologia e Venereologia dell'Università di Roma La Sapienza
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Un tatuaggio è per sempre. O forse no. Negli ultimi mesi stanno spopolando sui social post che sponsorizzano tatuaggi temporanei che promettono di essere davvero molto simili a quelli permanenti. I motivi del loro successo sono tanti. Promettono di essere sicuri per la salute – molti puntano sul fatto di essere a base di ingredienti naturali – costano poco (i più piccoli anche meno di dieci euro) e soprattutto rispondono a una moda a cui in pochi sono rimasti immuni, soprattutto in Italia.

Sui gusti degli italiani in fatto di tatuaggi le ricerche sono tante e sebbene non sempre i dati coincidano, tutte confermano una cosa: agli italiani i tatuaggi piacciono. Secondo alcune classifiche, saremmo addirittura il Paese più tatuato al mondo, con il 48% della popolazione con almeno un tatuaggio. Più contenuti, ma comunque coerenti i dati dell'Istituto superiore di sanità, secondo cui in Italia ci sarebbero 6,9 milioni di persone tatuate.

Oltre ai motivi già detti, i tatuaggi temporanei – ce ne sono di tanti tipi e di durata diversa – hanno un vantaggio su quelli definiti: rimuovono una delle principali ragione che frena chi ancora non ha ceduto, ovvero la paura che in futuro ci si possa pentire di quello che a tutti gli effetti alla fine si è trasformato in un errore del passato. Ma i tatuaggi temporanei sono davvero sicuri e senza rischi come promettono? Fanpage.it lo ha chiesto dottoressa Marta Carlesimo, dermatologa e docente di Dermatologia e Venereologia dell'Università di Roma La Sapienza.

Cosa sono i tatuaggi temporanei?

Il fenomeno dei tatuaggi temporanei è nato in risposta al fatto che negli ultimi anni sempre più persone hanno deciso di ricorrere a tecniche di rimozione, perché non più contenti di un loro tatuaggio, fatto magari in una fase della vita che non sentono più loro. Dato che rimuoverli non è così semplice e anche le procedure mediche oggi disponibili, se non fatte nel modo adeguato, possono avere degli effetti collaterali, molte persone sono meno sicure di volere un tatuaggio definitivo e preferiscono optare per qualcosa di temporaneo.

In tanti scelgono tatuaggi a base di ingredienti naturali.

Molte persone scelgono questi prodotti anche perché temono eventuali problemi con i tatuaggi permanenti: sia i metodi con cui questi tatuaggi vengono effettuati, non invasivi e senza il bisogno di ricorrere all'ago, sia il fatto che dopo un certo periodo scompaiono, danno l'idea di essere completamente sicuri.

Invece non è così?

No, nemmeno i tatuaggi temporanei sono privi di rischi, per un semplice motivo che però è sempre valido: qualsiasi sostanza applicata sulla cute, anche topicamente, quindi senza ricorrere all'ago, può potenzialmente causare effetti collaterali, certo meno gravi di quelli che si potrebbero avere con un tatuaggio temporaneo, ma comunque possibili e già documentati.

Quali sono i rischi per la salute?

Il tatuaggio per essere tale deve contenere dei coloranti: sono questi a poter causare una reazione allergica. Il rischio è per tutti i coloranti, anche quelli naturali, come l'henné, contenuto in molti di questi prodotti. Si possono perfino avere delle reazioni non per tutto il tatuaggio ma solo nelle aree corrispondenti a un certo colore. Questo perché si può essere allergici anche a un solo colorante.

Quindi, almeno per quanto riguarda i prodotti sicuri e certificati, è vero che non dovrebbero esserci rischi di tipo infettivo, ma questo non significa zero rischi per la salute. Non si tratta di rischi insiti nel tatuaggio, come ad esempio lo è quello di infezione per un tatuaggio definitivo eseguito non rispettando tutte le norme igieniche, ma rischi che dipendono dalla presenza di eventuali allergie.

Quindi naturale non è sinonimo di sicuro?

Assolutamente no e non dovrebbe stupirci. Moltissime persone sono allergiche a sostanze naturali e se vengono a contatto con queste possono rischiare perfino lo shock anafilattico. Lo stesso vale per i tatuaggi temporanei a base di ingredienti naturali. Essendo per lo più prodotti poco comuni, almeno qui in Italia, bisogna tenere a mente che una persona potrebbe esserne allergico senza saperlo.

L'esempio più facile sono le fitodermatiti, ovvero le dermatiti allergiche causate da alcune piante: quindi in soggetti predisposti anche un ingrediente naturale può causare una reazione allergica. Non solo, la reazione può essere anche ritardata, ovvero non comparire nel momento stesso in cui si applica il tatuaggio ma qualche settimana dopo.

Ci sono dei modi per proteggerci da questo rischio?

Innanzitutto chi ha un'anamnesi di reazioni allergiche di qualsiasi tipo deve prestare ancora più attenzione. Per ridurre il rischio, chi ha intenzione di fare un tatuaggio temporaneo dovrebbe sottoporsi ai dei test allergologici, i cosiddetti patch test, che servono per diagnosticare una dermatite da contatto, testando sulla pelle piccole quantità di determinati allergeni attraverso dei cerotti: se si è allergici nell'arco di 24-48 ore comparirà una reazione erimatosa in corrispondenza della sostanza a cui il soggetto è allergico.

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