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Straordinaria “strada di mattoni gialli” scoperta nelle profondità dell’Oceano Pacifico: il video

Un piccolo sottomarino controllato da remoto ha filmato una incredibile formazione rocciosa di origine vulcanica, molto simile a una strada di mattoni gialli.
A cura di Andrea Centini
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Durante l'esplorazione di alcune montagne sottomarine nell'Oceano Pacifico, al largo delle isole Hawaii, un gruppo di ricerca ha scoperto una incredibile e affascinante formazione rocciosa dalla forma insolita, che ricorda molto da vicino una strada fatta di mattoni gialli. Sebbene l'aspetto sia quello di una vera e propria rovina archeologica appartenente a un'antica città, in realtà si tratta di uno strato di roccia totalmente naturale, originato dalla geologia vulcanica che ha fratturato il magma solidificato in modo sorprendentemente preciso e uniforme.

Credit: E/V Nautilus - youtube
Credit: E/V Nautilus – youtube

La curiosa “strada di mattoni gialli” è stata scoperta sulla vetta del Nootka Seamount, una delle montagne sottomarine facenti parte del Monumento nazionale marino di Papahānaumokuākea (Papahānaumokuākea Marine National Monument), un'area marina di 360mila chilometri quadrati a circa 2mila chilometri dalle isole principali delle Hawaii. Le immagini sono state catturate dal team di ricerca E/V Nautilus nel cuore della missione Luʻuaeaahikiikalipolipo, avviata nel 2021 per studiare i monti sommersi non ancora mappati chiamati Liliʻuokalani Ridge Seamounts. Come indicato, la curiosa formazione di roccia vulcanica era sulla cima di una di queste vette sommerse.

Le immagini sono state raccolte grazie alle telecamere di un ROV, un piccolo sottomarino controllato da remoto dotato di braccio meccanico, che gli scienziati della spedizione hanno utilizzato per raccogliere campioni. Come si vede dal video in testa all'articolo, la “strada di mattoni gialli” è apparsa all'improvviso cogliendo di sorpresa gli stessi ricercatori. Uno di loro, scherzando, ha detto che si trattava della "strada per Atlantide", la leggendaria città sommersa. Ma la mano dell'uomo non c'entra affatto. La formazione è frutto dell'attività vulcanica e, più nello specifico, dell'alternanza tra temperature più calde e più fredde tra un'eruzione e l'altra, che ha determinato la fratturazione dello strato di roccia superficiale.

Dal punta di vista squisitamente geologico la formazione è una ialoclastite, un tipo di roccia vulcanica che si forma in seguito a eruzioni sottomarine. Deriva dalla fratturazione del magma che si solidifica a contatto con l'acqua marina. Gli scienziati l'hanno individuata mentre analizzavano la crosta di ferromanganese sulla vetta del Nootka Seamount, un deposito minerale composto da ossidi di ferro e di manganese. Durante l'esplorazione il braccio robotico del ROV ha raccolto diversi campioni, tra i quali anche quelli di una pietra pomice che somigliava molto a una spugna, come indicato nella descrizione del video condiviso su youtube.

L'esplorazione dei fondali marini e degli abissi riserva sempre qualche sorpresa agli scienziati, come questo straordinario pesce occhio di barile (Macropinna microstoma) dall'aspetto alieno, con la testa trasparente e gli occhi sferici di colore verde acido rivolti verso l'altro.

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