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Strane e debilitanti vertigini nei bambini colpiti da long Covid: cos’è l’intolleranza ortostatica

La maggior parte dei bimbi affetti da long Covid sviluppa una condizione chiamata intolleranza ortostatica. Il sintomo più diffuso è una forte e debilitante vertigine che emerge quando si alzano in piedi dalla posizione sdraiata.
A cura di Andrea Centini
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La maggior parte dei bambini colpiti da Long Covid (o Covid lungo) sviluppa una strana e intensa vertigine che si manifesta quando i piccoli si alzano in piedi dalla posizione sdraiata. Più nello specifico, la vertigine è uno dei sintomi principali dell'intolleranza ortostatica, una condizione nella quale l'organismo non riesce a trovare un equilibrio tra pressione sanguigna e battito cardiaco con il passaggio alla postura eretta; in genere è accompagnata da tachicardia, palpitazioni, affaticamento e debolezza. Lo stordimento e la confusione mentale scatenati da questa vertigine sono talmente intensi da compromettere sensibilmente la qualità della vita. I bimbi che ne sono colpiti, infatti, hanno difficoltà a frequentare la scuola, praticare sport, giocare e svolgere tutte le attività che dovrebbero rendere gioiosa e spensierata l'infanzia. A rendere inquietante questa condizione è la sua notevole incidenza riscontrata dagli specialisti; circa il 70 percento dei bambini con Covid lungo coinvolti in uno studio ha sperimentato i sintomi dell'intolleranza ortostatica.

A determinare che la maggior parte dei bambini colpiti da long Covid sviluppa i sintomi dell'intolleranza ortostatica e in particolar modo una debilitante vertigine è stato un team di ricerca statunitense guidato da scienziati del Dipartimento di Neurologia della Facoltà di Medicina dell'Università Johns Hopkins e del Kennedy Krieger Institute, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Medicina Fisica e Riabilitazione e del Dipartimento di Pediatria. I ricercatori, coordinati dalla professoressa Laura A. Malone, sono giunti alle loro conclusioni dopo analizzato i casi di un centinaio di bambini con long Covid ricoverati presso la clinica di riabilitazione pediatrica post-COVID-19 del Kennedy Krieger Institute. Per long Covid si intende un insieme di sintomi che persiste per mesi o addirittura anni dopo aver superato la fase acuta dell'infezione da coronavirus SARS-CoV-2, il patogeno responsabile della pandemia di COVID-19. Tra essi figurano nebbia cerebrale, difficoltà respiratorie, dolore toracico, tosse, mialgia e atralgia (dolori muscolari e articolari), affaticamento e numerosi altri disturbi. Possono persistere anche nei bambini, nei quali è stato evidenziata anche l'intolleranza ortostatica.

La professoressa Malone e colleghi hanno indagato i tassi della condizione in 92 bambini con long Covid ricoverati presso la clinica di Baltimora, dove sono stati sottoposti a un test specifico di stazionamento passivo ed eretto. Ben il 71 percento dei piccoli ha manifestato varie forme della condizione. Più nello specifico, sono stati osservati sindrome da tachicardia ortostatica posturale (POTS), ipotensione ortostatica classica e ritardata, ipertensione ortostatica e tachicardia ortostatica (OT). Tra i sintomi più segnalati vertigini (67 percento), affaticamento (25 percento) e dolore al corpo (23 percento), “che peggiorano quando si è in piedi e migliorano quando si è sdraiati”, hanno spiegato gli scienziati in un comunicato stampa.

“La ricerca dimostra che questa condizione è comune. Sessantacinque dei 92 bambini che abbiamo studiato stavano combattendo contro effetti collaterali come vertigini e affaticamento da intolleranza ortostatica. Una diagnosi e un trattamento precoci daranno loro la possibilità di riprendersi e tornare alle loro normali routine”, ha dichiarato la dottoressa Malone. “Il nostro obiettivo è fornire trattamenti più mirati e personalizzati che aiutino questi bambini. Questo studio è solo l'inizio e speriamo che possa dare il via a ulteriori ricerche a supporto dei bambini con long Covid”, ha chiosato l'esperta.

Fortunatamente è possibile contrastare i sintomi della condizione a elevata morbilità, in grado di danneggiare seriamente la salute e la qualità della vita dei piccoli. Fra essi vi sono idratazione con sali minerali ed esercizio fisico. Sono in sviluppo anche farmaci ad hoc che potrebbero essere efficaci nei piccoli. Negli adulti con intolleranza ortostatica possono essere prescritti fludocortisone per regolare la pressione sanguigna, beta-boccanti per le risposte del sistema nervoso autonomo ed eritropoietina per aumentare il volume del sangue, laddove fosse necessario. I dettagli della ricerca “Orthostatic Intolerance in Children With Long COVID Utilizing a 10-Minute Passive Standing Test” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Clinical Pediatrics.

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