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Stiamo perdendo il cromosoma Y e non è una buona notizia: più cancro e rischio estinzione

Un team di ricerca internazionale ha dimostrato che il cancro alla vescica con cellule prive del cromosoma Y è più aggressivo e mortale. La perdita del cromosoma Y, legato al sesso maschile, spesso avviene naturalmente nelle cellule durante la vecchiaia, ma nella nostra specie sta anche “perdendo pezzi” per ragioni evolutive e rischia di sparire del tutto entro 11 milioni di anni.
A cura di Andrea Centini
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Un nuovo studio ha dimostrato che le cellule del cancro alla vescica prive del cromosoma Y sono più brave a eludere il sistema immunitario e dunque a scatenare tumori più aggressivi, difficili da trattare e mortali. Questa scoperta si inserisce in un discorso più ampio, legato sia alla naturale perdita del cromosoma Y nelle cellule con l'avanzare dell'età – durante la replicazione cellulare viene spesso perso per strada negli anziani – sia al fatto che questo cromosoma, intimamente connesso al sesso maschile, sta scomparendo sotto la spinta dell'evoluzione. Ciò significa che in un lontano futuro, teoricamente, l'essere umano e altre specie rischiano letteralmente l'estinzione.

La ragione di questa eventualità è chiara: nell'uomo e in altri mammiferi, infatti, esistono due cromosomi sessuali, X e Y. Nella combinazione XX si nasce femmine, con quella XY si nasce maschi. Y è decisamente più piccolo, contenendo solo 50 geni contro i 900 di X, oltre che sole 57.000 paia di basi contro le oltre 150 mila di Y. I biologi evoluzionisti ritengono che in origine X e Y erano identici, come si verifica nell'ornitorinco, ma generazione dopo generazione il cromosoma sessuale maschile nell'Homo sapiens ha iniziato a perdere circa 5 geni ogni milione di anni. Un semplice calcolo suggerisce che entro 11 milioni di anni il cromosoma Y potrebbe sparire del tutto, e con esso i geni SRY e SOX9 che attivandosi fanno nascere i maschi. Non si esclude tuttavia che la vita possa trovare un percorso alternativo per continuare a prosperare; la genetista australiana Jenny Graves dell'Università “La Trobe” di Melbourne (Australia) suggerisce ad esempio che la nostra specie potrebbe sviluppare un nuovo gene del sesso per continuare a riprodursi. Ciò che è certo è che questa degenerazione del cromosoma Y può rappresentare un problema nel breve e nel lunghissimo periodo.

Nel nuovo studio condotto da scienziati del Dipartimento di Urologia presso il Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles e del The Ohio State University Comprehensive Cancer Center–The James è stato scoperto che il cromosoma Y offre una significativa protezione contro il cancro aggressivo alla vescica. In test in vitro hanno scoperto che le cellule tumorali di topo che avevano perduto il cromosoma Y in modo naturale (per via dell'età) o attraverso la tecnica del “tagli e incolla” del DNA – la CRISPR-CaS9 – crescevano in modo analogo a quelle con l'Y, ma quando osservate negli animali vivi hanno fatto emergere un'enorme differenza. I modelli murini (topi) con cancro alla vescica senza cromosoma Y avevano forme tumorali molto più aggressive, con un tasso di crescita praticamente doppio rispetto a quanto osservato nei tumori intatti dal punto di vista cromosomico.

In pratica, c'è qualcosa nel cromosoma Y che protegge dal cancro alla vescica più aggressivo. Attraverso studi genomici e trascrittomici gli scienziati coordinati dal professor Dan Teodorescu hanno scoperto che si tratta di due specifici geni, KDM5D e UTY, che agevolerebbero le funzioni del sistema immunitario contro questa patologia oncologica. Ulteriori analisi sul cancro alla vescica nell'uomo hanno evidenziato che, quando il cromosoma Y è ancora presente, vengono prodotte proteine che stimolano le cellule immunitarie ad aggredire la massa tumorale.

Che l'assenza del cromosoma sessuale Y giochi un ruolo in determinate condizioni di salute è evidente anche da altri studi; fino al 40 percento dei tumori alla prostata è composto da cellule che hanno perduto il cromosoma Y per senescenza, mentre altre ricerche hanno evidenziato che la perdita dell'Y nelle cellule che producono il sangue può determinare problemi cardiovascolari. Sono risultati che potrebbero spiegare come mai i maschi sono più esposti al rischio di cancro e ad altre patologie. È chiaro che la perdita cromosoma Y nelle cellule per vecchiaia o dall'intero patrimonio genetico per ragioni evolutive può avere un impatto enorme sulla salute e la prosperità della specie umana. I dettagli della ricerca “Y chromosome loss in cancer drives growth by evasion of adaptive immunity” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature.

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