Stiamo costruendo una scatola nera della Terra per registrare la fine del pianeta
Si chiama "Earth’s Black Box" ma con gli aerei c'entra poco. Con le catastrofi, invece, ha molte cose in comune. In costruzione nell'isola della Tasmania, dove sarà completata nel 2022, questa speciale scatola nera servirà a registrare tutti i dati sui cambiamenti climatici per poi proteggerli anche dopo un'eventuale fine del mondo. Proprio come in un aereo, se l'umanità dovesse schiantarsi questa scatola preserverebbe i dati oggettivi della nostra storia, con dati scientifici e documenti sull'impatto dell'uomo sull'ambiente. La struttura è un bunker di 10 metri quadrati protetto da 8 centimetri di pareti in acciaio.
Il suo obiettivo è quello di registrare la fine del mondo causata dai cambiamenti climatici, ma allo stesso tempo vuole essere un campanello d'allarme: se siamo arrivati al punto di dover utilizzare una scatola nera, la situazione non è di certo positiva. D'altronde proprio quest'anno abbiamo visto delle situazioni estreme che non fanno ben sperare per il futuro: il caldo in Canada, i 18 gradi al Polo Sud e la stima di un aumento di 2,7 gradi della temperatura entro il 2100 sono segnali che dovrebbero preoccupare tutti. E che la scatola nera registrerà con precisione.
All'interno della Earth’s Black Box saranno immagazzinati dati sulle temperature e sull'inquinamento, documenti sulla popolazione e le normative adottate dai vari paesi per contrastare la crisi climatica in un lavoro che sfrutterà anche un algoritmo di selezione. Il tutto immagazzinato in alcuni hard disk in grado di registrare dati per 50 anni, una capacità che i creatori vorrebbero ampliare per creare memorie in grado di lavorare centinaia o migliaia di anni. Il tutto sarà alimentato con energia solare e protetto dai disastri naturali da un contenitore indistruttibile. "Solo una cosa è certa: le tue azioni, o mancanza di azioni, ora vengono registrate" si legge sul sito del progetto.