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Stella “morta” genera un rarissimo oggetto nello spazio profondo: è il quarto mai scoperto

Un gruppo di ricerca internazionale guidato dall’astrofisica italiana Sara Elisa Motta ha scoperto una pulsar wind nebula, un rarissimo oggetto spaziale denominato “Mini Mouse”. Ecco di cosa si tratta e come si è formato.
A cura di Andrea Centini
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La "scia di cometa" rilasciata dalla pulsar. Credit: Motta et all. 2023
La "scia di cometa" rilasciata dalla pulsar. Credit: Motta et all. 2023

Un team di ricerca internazionale guidato da una scienziata italiana ha scoperto un oggetto celeste rarissimo: il nucleo di una stella “morta” – una pulsar – sparato a centinaia di chilometri al secondo nello spazio profondo, a causa dell'esplosione che ha determinato la fine dell'astro (supernova). Questo evento ha creato una struttura peculiare chiamata pulsar wind nebula, di cui sono noti soltanto quattro esempi, compreso l'ultimo appena identificato. Le pulsar wind nebula si compongono del nucleo della stella esplosa, della scia rilasciata dietro di esso – simile alla coda di una cometa – e dal resto della supernova. Il nucleo, come indicato, non è altro che una pulsar, ovvero una stella di neutroni che ruota a velocità estreme emettendo fasci di radiazione elettromagnetica. Questi oggetti si formano quando stelle massicce giungono alla fine del proprio ciclo vitale: l'esplosione, scaturita dal collasso legato all'esaurimento del carburante, espelle gli strati esterni (che diventano “resto di supernova”) e lascia libero nucleo, una sfera densissima con un diametro di appena una ventina di chilometri.

A scoprire e descrivere la pulsar wind nebula, denominata “Mini Mouse” per la sua morfologia, è stato un team di ricerca internazionale guidato dalla scienziata Sara Elisa Motta dell'Osservatorio Astronomico di Brera dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), che ha collaborato a stretto contatto con colleghi del Dipartimento di Fisica e Astrofisica dell'Università di Oxford, del Jodrell Bank Centre for Astrophysics dell'Università di Manchester, del South African Radio Astronomy Observatory (Sudafrica) e di altri istituti. I ricercatori hanno scoperto il Mini Mouse per caso, mentre erano impegnati nello studio della stella binaria X Grs 1915+105 sita nella Via Lattea, composta da una stella normale e da un buco nero. Mentre studiavano le immagini a campo largo raccolte attraverso il potente radiotelescopio MeerKAT , la professoressa Motta e i colleghi si sono accorti di una peculiare scia luminosa legata a un resto di supernova, a pochi passi dall'oggetto al centro dello studio. L'analisi della struttura ha permesso di determinare che si trattava proprio di una pulsar wind nebula. Era molto somigliante a The Mouse, un oggetto simile scoperto nei pressi del Centro Galattico; essendo più piccolo, hanno deciso di chiamare il nuovo “Mini Mouse”. La pulsar protagonista si chiama invece PSR J1914+1054g ed era stata recentemente scoperta grazie all'enorme telescopio cinese FAST (che tuttavia non ne aveva delineato con precisione la posizione).

Dai calcoli i ricercatori hanno determinato che la pulsar si è originata circa 80.000 anni fa e che è sta viaggiando a una velocità di diverse centinaia di chilometri al secondo, fino a 360 km/s. La scia lasciata dietro di sé ha un raggio di 40 anni luce, mentre quello del resto di supernova, il punto che indica dove la pulsar è "nata", è di poco superiore: 43 anni luce. Come spiegato dalla professoressa Motta in un'intervista all'INAF, il Mini Mouse è il quarto oggetto di questo tipo mai scoperto e il primo rilevato dal MeerKat. “Precedentemente era stato scoperto il famoso Mouse, la frying pan e la associata pulsar, e la cannon ball, anch’essa con la propria pulsar”, ha evidenziato la scienziata, tornata in Italia dopo aver lavorato all'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e all'Università di Oxford.

Grazie al sensibile radiotelescopio sudafricano gli studiosi proveranno a rilevare altri dettagli del Mini Mouse e a identificare altri oggetti simili nello spazio profondo. I dettagli della ricerca “MeerKAT caught a Mini Mouse: serendipitous detection of a young radio pulsar escaping its birth sit” sono stati caricati sul server di prestampa ArXiv, ma sono già stati accettati per la pubblicazione sull'autorevole rivista scientifica specializzata Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.

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