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Stasera magnifico incontro tra Venere e le Pleiadi: a che ora e come vederli a occhio nudo

Il cielo di stasera, 11 aprile, sarà impreziosito da una magnifica congiunzione astrale tra le Pleiadi e il pianeta Venere. Come riconoscerli e vederli a occhio nudo.
A cura di Andrea Centini
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A partire dalle 20:30 circa di oggi, martedì 11 aprile 2023, potremo ammirare nel cielo una magnifica congiunzione astrale tra Venere e l'ammasso stellare aperto delle Pleiadi, uno degli oggetti del profondo cielo più spettacolari del firmamento. L'incontro tra i due affascinanti oggetti sarà tranquillamente visibile a occhio nudo (a patto di avere un cielo buio e stellato sopra la testa), ma darà il meglio di sé utilizzando un piccolo binocolo. Grazie a questo strumento ottico, infatti, sarà possibile far emergere molte più stelle di quelle visibili a occhio nudo in M45, il nome tecnico nel catalogo Messier delle Pleiadi, conosciute anche come “Sette Sorelle” o “Chioccetta”. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi il meraviglioso spettacolo celeste di stasera.

A che ora vedere l'incontro tra Venere e le Pleiadi

Il “Pianeta dell'Amore” Venere sarà il primo dei due protagonisti a fare la sua comparsa nel firmamento, trattandosi del terzo oggetto più luminoso della volta celeste dopo il Sole e la Luna (il quarto è Giove). Venere comparirà poco prima delle 20 (ora di Roma) esattamente a Ovest, incastonato nella costellazione del Toro, che diventerà evidente man mano che calerà il buio. Le Pleiadi faranno capolino nel cielo circa un'ora dopo, avendo una luminosità apparente (magnitudo) sensibilmente inferiore a quella del Pianeta. Ricordiamo che la luce di Venere è quella riflessa del Sole, mentre le “Sette Sorelle” ne emettono di propria, trattandosi di stelle che producono luce attraverso le reazioni nucleari.

Credit: Stellarium
Credit: Stellarium

Il pianeta risulta particolarmente luminoso grazie alla sua vicinanza alla Terra e alla densa e corrosiva atmosfera, che riflette gran parte dei raggi solari che riceve. Quelli che riescono a filtrare finiscono “intrappolati” nell'inferno venusiano, dando vita al più devastante effetto serra del Sistema solare (provoca temperature superficiali sul pianeta roccioso di ben 464° C, sufficienti a fondere il piombo). Tutto questo rende Venere il “faretto” luminosissimo e ben visibile al mattino presto e la sera, a volte in compagnia di altri oggetti come oggi. Le Pleiadi si troveranno pochissimi gradi a destra del pianeta. Riconoscerle è facilissimo; è infatti un gruppetto di stelle dall'aspetto inconfondibile. Inoltre, meno inquinamento luminoso c'è, maggiore è il numero di astri visibili a occhio nudo. In cieli molto bui possono esserne scorte anche una dozzina (mentre solo una manciata dalla città). In realtà, come spiegato dall'astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project, “sono centinaia di stelle giovani e calde, come rivelerebbe un telescopio”. La congiunzione astrale sarà impreziosita anche dalla bellissima stella Aldebaran a sinistra dei due protagonisti, spostata più in alto nel cuore del Toro.

Venere con le Pleiadi in uno scatto del 10 aprile 2023. Credit: Gianluca Masi
Venere con le Pleiadi in uno scatto del 10 aprile 2023. Credit: Gianluca Masi

Tra le caratteristiche più interessanti dell'ammasso stellare aperto delle Pleiadi vi è il meraviglioso velo azzurro che lo avvolge, ben visibile nelle fotografie a lunga posa. Si tratta di polveri cosmiche illuminate dalle medesime stelle, come spiegato dal dottor Masi. Lo scienziato consiglia di cogliere l'occasione della congiunzione astrale anche per ammirare il pianeta Mercurio, che farà capolino più in basso nel cielo occidentale dopo il tramonto del Sole. “A rendere l’occasione ancor più preziosa Mercurio, il pianeta più elusivo e più vicino al Sole, si troverà stasera alla massima distanza angolare dall’astro diurno, più in basso rispetto a Venere, sempre verso ovest. Esso, dunque, tramonterà abbastanza presto, ma dovrebbe essere facile trovarlo ad occhio nudo, una volta che la luce residua del crepuscolo si sarà spenta quanto basta”, specifica Masi. L'astrofisico aggiunge che essendo basso sull'orizzonte, per ammirarlo sarà necessario un orizzonte libero da “ostacoli significativi che potrebbero intralciare la visione”, come palazzi, alberi e montagne.

Le Pleiadi. Credit: Andrea Centini
Le Pleiadi. Credit: Andrea Centini

Il tempo (non solo quello meteorologico) giocherà un ruolo fondamentale anche per godere della congiunzione astrale. Venere e le Pleiadi tramonteranno insieme attorno alle 23:00 (ora di Roma), pertanto ci saranno soltanto due orette e mezza prima di vederli sparire oltre l'orizzonte. Come specificato, si possono ammirare a occhio nudo, ma con gli strumenti ottici e la fotografia a lunga esposizione possono emergere bellissimi dettagli altrimenti invisibili.

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