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Starship, oggi il quarto lancio dell’astronave di Elon Musk che ci porterà su Marte: le immagini della missione

Oggi, 6 giugno 2024, il nuovo test di volo di Starship, il veicolo sviluppato da SpaceX: secondo lancio del 2024, dopo quello del 14 marzo, ha raggiunto una velocità quasi orbitale che ha portato l’astronave dall’altra parte nel mondo, fino all’ammaraggio nell’Oceano Indiano.
A cura di Valeria Aiello
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Le fasi del lancio di Starship al suo quarto volo / Credit: SpaceX
Le fasi del lancio di Starship al suo quarto volo / Credit: SpaceX

Quarto test di volo per Starship, l’astronave sviluppata dalla SpaceX di Elon Musk è stata lanciata oggi, 6 giugno 2024 dalla base spaziale di Boca Chica, nel sud del Texas, con un nuovo ambizioso obiettivo: dopo il risultati raggiunti nel test dello scorso 14 marzo, il programma ha previsto che il veicolo toccasse una velocità massima quasi orbitale in una missione che lo ha portato dall’altra parte del mondo, con rientro nell’atmosfera e ammaraggio nell’Oceano Indiano. Per il razzo Super Heavy, che ha spinto Starship nelle prime fasi, era invece previsto l’ammaraggio nel Golfo del Messico.

Il decollo è avvenuto alle 14:50 ora italiana (le 7:50 ora del Texas) come programmato e il razzo Super Heavy si è correttamente separato poco dopo il lancio dall’astronave, che ha proseguito lungo una traiettoria suborbitale diretta verso Est, con destinazione l’Oceano Indiano. Grandi applausi nel centro di comando della missione di SpaceX al raggiungimento di questo primo obiettivo, mentre per la navigazione è stato previsto un volo di circa 40 minuti, fino a un'altitudine di circa 200 chilometri.

L’incendio durante il rientro sulla Terra

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La parte più complessa della missione si è dimostrata essere il rientro nell’atmosfera, per le temperature estreme che sono state raggiunte dal veicolo in discesa sulla Terra: le immagini della coda veicolo incandescente sono state tra gli ultimi fotogrammi nitidi inviati da Starship che, dopo circa 50 minuti dal decollo, quando era un’altitudine di 60 km, ha visto diverse parti cominciare a bruciare. SpaceX è comunque stata in grado di ricevere dati dal veicolo: nonostante non sia ancora chiaro quante parti dell’astronave siano sopravvissute al rientro, i controllori di missione hanno confermato che Starship è ammarata nell’oceano.

Le precedenti missioni di Starship, lanciate sempre dalla Starbase di Boca Chica nell’aprile 2023, nel novembre 2023 e, come detto, nel marzo di quest’anno, si sono concluse in crescendo per SpaceX: dopo il primo volo, terminato appena 4 minuti dopo il decollo (perché i due stadi della Starship non sono riusciti a separarsi come previsto e SpaceX ha ordinato una detonazione controllata), Sharship ha completato correttamente la separazione durante il secondo test, durato circa 8 minuti.

Il terzo test ha quindi permesso di raggiungere un risultato ancora superiore con il completamento del primo volo suborbitale, per poi concludersi circa 50 minuti dopo il lancio con la rottura del veicolo mentre rientrava nell’atmosfera terrestre, provando l’ammaraggio nell’Oceano Indiano. Quest’ultimo obiettivo non era quindi stato conseguito, motivo per cui il target del test di oggi è stato appunto lo stesso, ora completato con successo.

Cos’è Starship e dove ci porterà in futuro

SpaceX è impegnata nello sviluppo di un’astronave completamente riutilizzabile, come parte dell’innegabile progresso che la società di Elon Musk sta offrendo nell’esplorazione spaziale. Se tutto andrà secondo i piani, il veicolo consentirà all’uomo di mettere piede più facilmente sulla Luna, fino a raggiungere Marte e spingersi oltre.

La NASA è sostenitrice dello sviluppo di Starship, che ha scelto Super Heavy come razzo del suo primo lander con equipaggio nelle missioni Artemis: con Artemis, nello specifico, l’Agenzia spaziale americana punta alla realizzazione del primo avamposto permanente sulla Luna entro la fine del decennio. La prossima missione Artemis, la seconda (Artemis 2) è prevista entro novembre 2024 e sarà la prima del nuovo programma lunare con astronauti a bordo, sebbene sia previsto che la navicella voli attorno alla Luna senza atterrarvi. L’allunaggio vero e proprio sarà il cuore della missione successiva, Artemis 3, attualmente programmata per il 2026 ma che rischia di slittare al 2027.

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