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Starship esplode a tre minuti dal lancio, era il primo test del razzo di SpaceX: il video

Il lancio di Starship è riuscito ma dopo pochi minuti dalla partenza il razzo è esploso in volo. Il razzo di SpaceX è partito oggi, 20 aprile, alle ore italiane 15:36 dalla base di Boca Chica, in Texas. Il volo sarebbe dovuto durare 90 minuti. Il video è stato trasmesso in diretta dal canale YouTube di SpaceX.
A cura di Valerio Berra
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Starship è esploso. Oggi, giovedì 20 aprile, il veicolo di trasporto più grande nella Storia dell’esplorazione spaziale ha lasciato la Terra per il suo primo volo orbitale. Il lancio del razzo è avvenuto con successo ma dopo pochi minuti il vettore è completamente esploso. Il 17 aprile era stato fatto un primo tentativo, fallito per una valvola congelata. Dopo circa 3 minuti di volo il razzo è esploso, non si conoscono ancora i dettagli. I due fallimenti, comunque preziosi per la ricerca, hanno motivazioni diverse. Nel primo caso il razzo non è proprio partito: il lancio è stato bloccato a pochi secondi dalla fine del countdown.

Oggi invece il razzo è partito ma è esploso in volo dopo pochi minuti, il volo non è durato abbastanza per consentire che il primo stadio (Super Heavy) si separasse. Costruito dalla SpaceX, azienda fondata da Elon Musk, Starship nei piani originali è il vettore con cui la specie umana prima tornerà sulla Luna e poi arriverà su Marte.  Starship è partito alle 15:36 dalla base spaziale di Boca Chica, nello Stato del Texas. La partenza è arrivata circa 10 minuti dopo l'orario di volo iniziale, dopo che il countdown era arrivato praticamente a T0, il momento del volo. Secondo i piani originari della missione doveva compiere un volo di 90 minuti che lo avrebbe fatto tornare sulla Terra.

Il piano di volo

Il lancio di oggi doveva essere soltanto un test. Nessuna missione, nessun equipaggio. L’obiettivo era quello di raccogliere tutti i dati necessari a pianificare meglio le prossime missioni. A bordo quindi non c’era nessun equipaggio. Il volo era diviso in due parti. Prima il razzo doveva puntare a salire verso l’atmosfera e poi avrebbe dovuto seguire una rotta orbitale che gli avrebbe fatto fare quasi un giro completo della Terra. Il volo doveva finire con un ammaraggio nelle isole delle Hawaii. Questo doveva essere il primo volo orbitale di Starship.

Cosa è successo

All'inizio sembrava andare tutto liscio. Il lancio doveva essere programmato alle 15:28. Poi, a pochi secondi dal T0, il momento in cui è fissata la partenza, il countdown è tornato indietro e ha ricominciato a macinare secondi per arrivare di nuovo a T0. La partenza è stata oggettivamente spettacolare, la propulsione ha sollevato polvere e detriti e poi Starship è partito verso l'atmosfera. Tutto procedeva per il meglio ma dopo pochi minuti qualcosa ha cominciato a non funzionare. Il razzo ha cambiato la sua traiettoria, ha cominciato a sbandare e muoversi fuori dal piano di volo. I due stadi non si sono staccati e alla fine è esploso.

Perché è esploso

Al momento non c'è ancora un report ufficiale sui motivi per cui è esploso Starship. Partiamo da un dato. Ogni missione, ogni tentativo, ogni prova di volo permette di raccogliere nuovi dati. La storia di SpaceX è stata costruita a suon di esplosioni e tentativi falliti. Il rischio più grande per questa missione era che Starship esplodesse sulla base di lancio, cosa che avrebbe fatto perdere molto tempo all'azienda. Ci sono però delle cose che, almeno dai video, sembra non abbiano funzionato. Anzitutto i due stadi da cui è formato Starship non si sono separati quando era stato programmato e cioè a circa 2:30 minuti dal lancio. La seconda anomalia è quella dei motori. Dalle immagini sembra chiaro che tra i 33 motori Raptor alla base del primo stadio ce ne siano stati diversi spenti. In questo modo non hanno garantito la spinta necessaria a superare l'atmosfera e entrare nell'orbita terrestre.

Elon Musk si complimenta con il team di SpaceX

Elon Musk si è complimentato con tutto il team di SpaceX. Anche se il test non è stato completato, gli ingegneri che hanno lavorato a questo traguardo sono riusciti a registrare parecchi dati, necessari per preparare al meglio le prossime missioni. Musk ha anche annunciato quando verrà organizzato il prossimo lancio: "Congratulazioni al team di SpaceX per questo emozionante test di lancio di Starship! Abbiamo imparato molto per il prossimo lancio che avverrà nei prossimi mesi".

Il fallimento del primo tentativo

Il 17 aprile Starship aveva già provato a decollare, sempre dalla base di Boca Chica. A pochissimi minuti da T0, il momento esatto in cui far partire il vettore, le operazioni però erano state interrotte. Il problema era stata una valvola congelata che aveva impedito di completare le operazioni di pressurizzazione del mezzo. Nonostante questo il propellente era stato caricato ancora fino al pochi istanti prima del lancio, così da raccogliere più dati per i prossimi tentativi.

Cosa cambierà Starship nell’esplorazione spaziale

Nei piani di Elon Musk, Starship dovrebbe essere il prossimo Space Shuttle. Se il sistema dimostra di poter funzionare, cosa che dovrà essere verificata con la lettura dei dati dopo la missione, diventerà il nuovo mezzo di trasporto verso i prossimi obiettivi di SpaceX. Nell’ordine: prima la Luna e poi Marte. E forse non solo. Sul suo sito SpaceX spiega che Starship potrebbe diventare anche il mezzo più veloce per spostarsi sulla Terra: può raggiungere qualsiasi punto in circa un’ora.

Come è stato costruito Starship

Starship è un vettore alto 120 metri, con un diametro di 9 metri. È il più grande mai costruito e presenta una capacità di carico che varia d dalle 100 alle 150 tonnellate. È diviso in due moduli. C’è il razzo Super Heavy e poi la navicella Starship, che di fatto dà il nome a tutto il progetto. Il razzo Super Heavy è quello che garantisce la prima fase del volo, si staccherà dopo circa due minuti e mezzo, quando avrà portato Starship in quota. Mentre Starship proseguirà con il suo piano di volo fino all’ammaraggio.

Il razzo Super Heavy è alto 69 metri, può essere caricato con 3.400 tonnellate di propellente e soprattutto può essere riutilizzabile. Tutto il progetto SpaceX si basa sulla possibilità di usare pià di una volta razzi e astronavi. In un volo normale Super Heavy una volta esaurita la fase di propulsione può cominciare a scendere in verticale, tornare a Terra e poi essere recuperato da una base di lancio. L’astronave Starship invece è alta 50 metri, può contenere fino a 1.200 tonnellate di propellente e ha una forma leggermente diversa rispetto al Super Heavy. Prima di tutto a una punta nella sua estremità superiore e poi ha quattro alettoni che le permettono di gestire meglio le fasi di volo. Il suo interno poi può essere allestito in vari modi: si può usare come nave da trasporto, ad esempio per una costellazioni di satelliti, oppure possono essere installati moduli abitativi per astronauti.

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