Splendida cometa a forma di Millennium Falcon di Guerre Stellari apparsa nel cielo: come vederla
Nella notte tra il 20 e il 21 luglio una remota cometa è improvvisamente diventata un centinaio di volte più luminosa e ha assunto una curiosa forma a ferro di cavallo, mostrando un coma con due “corna” che spuntano alle spalle del nucleo. Ad alcuni l'aspetto insolito ha ricordato la silhouette del Millennium Falcon, la celebre astronave pilotata da Ian Solo nell'universo di Guerre Stellari. L'affascinante corpo celeste è stato immortalato dall'astrofisico Gianluca Masi la notte del 23 luglio alle 23:49 ora italiana (21:49 del Tempo Coordinato Universale – UTC) dall'osservatorio del Virtual Telescope Project di Manciano (Grosseto), del quale lo studioso è responsabile scientifico. “Incredibile la morfologia a ferro di cavallo”, ha chiosato Masi sul proprio profilo Facebook.
Protagonista di questa esplosione di luminosità – un fenomeno non ancora pienamente compreso chiamato outburst – è stata la cometa 12P/Pons-Brooks, una cometa di tipo Halley che ha una periodicità di circa 70 anni. Il corpo ghiacciato raggiungerà il perielio – il punto di massima vicinanza al Sole – il 21 aprile del 2024, mentre circa un mese e mezzo dopo, il 2 giugno, si troverà al perigeo, cioè al punto più vicino alla Terra, a una distanza minima di circa 230 milioni di chilometri. Tra la fine di aprile e l'inizio di maggio raggiungerà una magnitudine apparente – cioè la luminosità per un osservatore dalla Terra – di 4.5. Ciò significa che la cometa diventerà visibile a occhio nudo, dato che il limite per l'osservabilità dell'occhio umano è magnitudine 6. Ricordiamo che la scala della magnitudine è inversa; più i valori sono bassi (anche negativi), maggiore è la luminosità dell'oggetto. Il Sole, ad esempio, ha una magnitudine apparente di – 26,7, mentre quella di Sirio, la stella più luminosa del firmamento, è di – 1,46.
Per i primi mesi del prossimo anno dobbiamo dunque attenderci un delizioso spettacolo astronomico, ma per chi possiede un telescopio è già iniziato, proprio in virtù dell'improvviso e repentino aumento di luminosità. Come riportato da Sky&Telescope l'outburst ha fatto balzare la magnitudine della cometa 12P/Pons-Brooks da 16,6 a 11,6, ciò significa che ha guadagnato 5 punti, che equivalgono proprio a un aumento di luminosità di 100 volte. Grazie all'outburst ora per ammirare la cometa è sufficiente un telescopio con un diametro di circa 15 centimetri.
Il dottor Terry Lovejoy ha spiegato che la formazione delle due "corna" nella chioma "potrebbe essere causata dal nucleo della cometa che blocca il deflusso di materiale che si espande in direzione nord". Al momento l'oggetto si trova a oltre 530 milioni di chilometri dalla Terra, molto oltre l'orbita di Marte, ma come indicato nei prossimi mesi continuerà ad avvicinarsi e ad aumentare la sua luminosità / visibilità. Non è detto che non possano verificarsi nuovi outburst in grado di impreziosire ulteriormente lo spettacolo.
Per chi possiede uno strumento dalle dimensioni idonee e desiderasse osservare la cometa in questi giorni, può puntarlo in direzione della testa della costellazione del Drago; il corpo celeste, infatti, presto entrerà al suo interno e vi viaggerà per le prossime settimane. La mappa stellare soprastante, ottenuta con Stellarium, può essere d'aiuto per individuare la posizione esatta senza planetari o coordinate celesti a portata di mano.
La cometa 12P/Pons-Brooks, scoperta nel 1812 dall'Osservatorio di Marsiglia dall'astronomo francese Jean-Louis Pons, ha un periodo di circa 70 anni, pertanto la sua osservazione può essere considerata l'occasione di una vita per moltissimi di noi. Nei prossimi mesi si paleseranno le condizioni migliori e se dovesse mantenere le promesse sarà visibile anche senza strumenti, perlomeno nelle zone con scarso inquinamento luminoso. Non resta che attendere il lento ma costante avvicinamento al Sole e al nostro pianeta.