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Spettacolari tracce di dinosauri di 166 milioni di anni trovate in UK: come un’autostrada giurassica

Durante operazioni di scavo in una cava inglese è stato scoperto il più grande e spettacolare sito di impronte di dinosauro del Regno Unito. È composto da cinque differenti “piste”, di cui la più lunga supera i 150 metri. Quattro sono state lasciate da grandi erbivori sauropodi e una da un predatore teropode, un megalosauro. Le orme sono oltre 200 e offrono uno spaccato senza precedenti di un ecosistema del Giurassico medio.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Università di Birmingham
Credit: Università di Birmingham

Durante operazioni di scavo nell'Oxfordshire, una contea dell'Inghilterra centrale, sono state scoperte meravigliose impronte di dinosauro risalenti a 166 milioni di anni fa, ovvero al Giurassico medio. Sono oltre 200 e sono suddivise in cinque percorsi distinti, il più lungo dei quali arriva a più di 150 metri. Non a caso il complesso viene considerato il più grande del Regno Unito, oltre che uno dei più spettacolari in assoluto. Non solo per lo stato di conservazione, ma anche per le specie che hanno lasciato queste tracce. Secondo i paleontologi quattro sono state lasciate da grandi erbivori e una da un grande carnivoro. È molto probabile che questi animali avessero delle interazioni legate alla predazione; ciò rende la scoperta delle loro impronte ancora più preziosa e straordinaria. Se ciò non bastasse, nel sito sono stati trovati fossili di molluschi bivalvi (conchiglie), piante e altri organismi, comprese le tane scavate nella sabbia. È uno spaccato senza precedenti del meraviglioso habitat naturale giurassico in cui vivevano questi animali, una laguna calda e poco profonda che oggi è una cava di Dewars Farm.

La scoperta dell'“autostrada giurassica”, come l'hanno chiamata i paleontologi, è stata del tutto fortuita. A identificare le prime impronte è stato l'operaio Gary Johnson, mentre era impegnato col suo escavatore a rimuovere il terreno. Si è accorto di insolite “gobbe” nel terreno argilloso che si ripetevano a distanza di metri in modo ordinato. Dopo le prime ha subito pensato che potesse trattarsi di impronte di dinosauro e si è fermato, contattando immediatamente i suoi superiori e gli esperti.

A suggerire che potesse trattarsi di simili reperti il fatto che in questa zona, circa 30 anni fa, i ricercatori avevano trovato altri spettacolari percorsi rilasciati dagli animali preistorici. Il più grande era lungo ben 180 metri. Il sito originale purtroppo non è più accessibile e la documentazione scarsa, mentre per il nuovo è stato condotto un lavoro certosino per fotografare e mappare con le più moderne tecnologie tutte le orme, compresa la grafica tridimensionale.

Le prime sono state trovate a giugno del 2024 e per tutte l'estate oltre cento tra ricercatori e studenti hanno lavorato alacremente per far emergere tutte le impronte del sito. La ricerca è stata coordinata da scienziati delle università di Oxford e Birmingham ed è stata finanziata da varie istituzioni, come l'Associazione dei Geologi e il fondo Alumni dell'ateneo di Birmingham. Durante i lavori sono state scattate oltre 20.000 immagini e sono state effettuate molteplici riprese aeree con i droni. Ciò permetterà con appositi software di ricreare l'autostrada giurassica in tre dimensioni sul computer e ottenere informazioni preziosissime sugli animali che le hanno lasciate. “La cosa davvero bella dell'impronta di un dinosauro, soprattutto se si ha una traccia, è che è un'istantanea della vita dell'animale”, ha spiegato in un comunicato stampa il professor Richard Butler, docente di paleobiologia presso l'Università di Birmingham. “Si possono apprendere cose su come si muoveva quell'animale. Si può scoprire esattamente com'era l'ambiente in cui viveva. Quindi le tracce ci danno un set di informazioni completamente diverso che non si può ottenere dal registro fossile delle ossa”, ha chiosato il paleontologo.

Ma quali animali le hanno lasciate? I ricercatori hanno le idee piuttosto chiare sulle specie coinvolte. Le quattro piste degli erbivori molto probabilmente appartengono a cetiosauri, sauropodi dal “collo lungo” come il diplodoco, il brachiosauro e l'apatosauro (un tempo conosciuto come brontosauro). Le dimensioni sono inferiori rispetto a questi giganti, dato che si ritiene raggiungessero al massimo i 18 metri per circa 25 tonnellate di peso. Questi animali vissero nel Giurassico medio tra i 180 e i 165 milioni di anni fa in quella che è l'attuale Inghilterra (all'epoca il clima era caldo e umido, ricco di lagune tropicali che pullulavano di vita). Un dettaglio interessante risiede nel fatto che si tratta dei primi sauropodi mai descritti dagli studiosi, grazie al lavoro di alcuni ricercatori condotto attorno alla metà del XIX secolo.

Per quanto concerne la traccia lasciata dal carnivoro, molto probabilmente si tratta di un megalosauro, il più grande predatore terrestre del Giurassico medio in quello che è l'attuale Regno Unito. Il dinosauro teropode, dall'aspetto non troppo dissimile da quello del Tyrannosaurus rex vissuto nel Cretaceo, aveva una lunghezza stimata tra i 6 e i 9 metri e un peso di circa una tonnellata. Molto probabilmente si nutriva dei cetiosauri, verosimilmente esemplari giovani o malati, più facili da catturare rispetto a colossi di quasi 20 metri che si difendevano in branco. Il megalosauro, fra l'altro, è il primo dinosauro mai descritto in assoluto nella storia della paleontologia. Al momento non è chiaro se ci fu interazione tra gli animali che hanno lasciato le impronte, ma studi dettagliati su velocità, disposizione e dimensioni potrebbero fornirci informazioni preziose su questo spaccato di vita giurassica. I dettagli della scoperta saranno presentati in una puntata della serie Digging for Britain della BBC. Dovrebbe andare in onda la sera di mercoledì 8 gennaio.

Tra le altre orme di dinosauro spettacolari scoperte di recente segnaliamo quelle di un mantellisauro lasciate sull'"isola dei dinosauri" (l'isola di Wight nel Regno Unito, uno dei siti più ricchi di fossili al mondo); le orme di un sauropode trovate sotto il tavolo di un ristorante cinese; e quelle di un acrantosauro (un teropode) rinvenute in Texas.

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