Spettacolari mummie con la lingua d’oro scoperte in una necropoli egizia
In una necropoli egizia sita nel governatorato di al-Manūfiyya (Menoufia) sono state trovate alcune mummie con spettacolari lingue d'oro. Non è la prima volta che dalle suggestive rovine sepolcrali dell'Antico Egitto emergono simili reperti, tuttavia ancora oggi gli archeologi non ne comprendono il significato. Il motivo per cui alcune mummie hanno questi pregiati manufatti in bocca e altre no è una delle domande più importanti alle quali rispondere, dato che la lingua d'oro, probabilmente, era legata in qualche modo al “silenzio” che regnava nel mondo degli inferi dominato da Osiride.
Come indicato dal Ministero Egiziano del Turismo e delle Antichità in un post su Facebook, le mummie con le lingue d'oro sono state rinvenute nelle cave della necropoli di Qawisna (nota anche come Quweisna o Quesna), “uno dei siti archeologici più importanti” del Delta del Nilo. Qui sono state trovate sepolture e soluzioni architettoniche di tipologie ed epoche diverse, suggerendo che la necropoli è stata utilizzata a più riprese – almeno tre volte – nel corso del tempo. Si ritiene che il sito, scoperto alla fine degli anni '80 del secolo scorso, possa essere stato occupato per quasi mille anni durante il periodo tolemaico e romano, dal 300 avanti Cristo fino alla metà del 600 dopo Cristo.
L'ultima missione condotta in loco dagli esperti del ministero egiziano ha rilevato una sezione completamente nuova del Complesso di Qwaisana; proprio qui sono state trovate le tombe con le mummie dotate di lingua d'oro. Purtroppo, come specificato dal dottor Mustafa Waziri, segretario generale del Consiglio Supremo per l'Archeologia, le mummie sono in pessime condizioni, a differenza di altre che sono state ritrovate in ottimo stato di conservazione. Nonostante i danni, gli archeologi hanno comunque scoperto le preziose lingue d'oro in alcune di esse. Altre mummie avevano le ossa verniciate d'oro, mentre altre ancora erano state sepolte con scarabei o fiori di loro d'oro accanto. I primi erano animali sacri per gli antichi egizi. Sono stati trovati anche i resti di sarcofagi di legno, chiodi di ottone per chiuderli e frammenti di lino per avvolgere i cadaveri, trattati per raggiungere l'aldilà. Il professor Mustafa Rezq, capo della missione archeologica e direttore generale della Regione Archeologica di Menoufia, ha affermato che sono emersi diversi sarcofagi in pietra e uno in granito nero, costruito per uno dei grandi sacerdoti dell'epoca. Sono stati trovati anche diversi ornamenti funebri, come pietre e ceramiche utilizzate durante le cerimonie.
Nell'Antico Egitto l'oro era considerato particolarmente prezioso, soprattutto in associazione ai riti funerari, essendo un elemento distintivo del dio del Sole Ra. Gli egittologi sospettano che il materiale potesse essere anche una sorta di lasciapassare per il mondo degli inferi governato da Osiride, la controparte di Ra. Poiché in base al mito questa divinità odiava il rumore, probabilmente veniva imposto il silenzio durante i riti funebri; forse le lingue d'oro permettevano una comunicazione con Osiride senza disturbarlo, ma sono solo speculazioni. Anche perché, come indicato, non tutte le mummie sono dotate di questi splendidi manufatti. Lo scorso anno furono trovati alcuni esempi, tra i quali un teschio – quello che potete osservare in copertina – e le mummie di una coppia sepolta 2.500 anni fa. Purtroppo le mummie di Menoufia sono in pessime condizioni e sarà difficile estrapolare informazioni per comprendere meglio le ragioni di questa affascinante procedura di sepoltura.