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Sono arrivati i cavalieri d’Italia, gli uccelli che si abbracciano dopo l’accoppiamento: le immagini

La migrazione primaverile è entrata nel vivo e tra le numerose specie che stanno tornando dall’Africa vi è l’elegante cavaliere d’Italia. Questi uccelli sono noti per l’affascinante comportamento amoroso; dopo l’accoppiamento, infatti, il maschio e la femmina si lasciano andare a un tenero abbraccio, sfiorandosi delicatamente la testa col becco.
A cura di Andrea Centini
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Una coppia di cavalieri d'Italia abbracciata dopo l'accoppiamento. Credit: Andrea Centini
Una coppia di cavalieri d'Italia abbracciata dopo l'accoppiamento. Credit: Andrea Centini

Tra le specie impegnate nella migrazione di primavera attualmente in corso vi è anche il cavaliere d'Italia (Himantopus himantopus), uno splendido ed elegantissimo uccello limicolo. In questi giorni si stanno susseguendo le segnalazioni di gruppi più o meno numerosi che dall'Africa – principale luogo di svernamento per diverse popolazioni – stanno giungendo nelle zone umide italiane, da nord a sud. Noi abbiamo avuto la fortuna di avvistarne diversi esemplari al Parco Nazionale del Circeo, dove in passato è stata documentata anche qualche nidificazione.

Cavaliere d'Italia. Credit: Andrea Centini
Cavaliere d'Italia. Credit: Andrea Centini

Il nostro lettore e fotografo naturalista Gianni Lucchi ne ha invece incontrati alcuni a Genova Pegli, mentre riposavano placidamente sugli scogli dopo il lungo viaggio. A differenza di quanto avviene in altre zone d'Italia dove questi uccelli mettono su famiglia, come Sardegna, Puglia, Veneto ed Emilia-Romagna (in particolar modo nel Delta del Po), in Liguria sono fondamentalmente solo di passaggio. Qui di seguito potete vedere il recente scatto che Gianni ci ha gentilmente concesso.

Cavalieri d'Italia a Genova Pegli (marzo 2025). Credit: Gianni Lucchi
Cavalieri d'Italia a Genova Pegli (marzo 2025). Credit: Gianni Lucchi

Il nome “cavaliere” non è stato scelto a caso dagli zoologi. Ci sono infatti ben pochi uccelli eleganti quanto il cavaliere d'Italia, specie appartenente all'ordine dei caradriformi e alla famiglia dei recurvirostridi (Recurvirostridae), come la bellissima avocetta (Recurvirostra avosetta) dal becco all'insù. Tra le caratteristiche distintive di questo magnifico uccello figurano le lunghissime zampe tra il rosa e il rossastro, sul quale “poggia” un corpo a goccia, molto affusolato e dall'aspetto delicato. Il collo non è particolarmente lungo, mentre il becco è nero e appuntito come uno stiletto. Gli occhi sono rossi e risaltano sul piumaggio bianco della testa, sormontata da un cappuccio nero (o nerastro) più o meno evidente. Questa caratteristica non può essere utilizzata come criterio affidabile per distinguere i maschi dalle femmine “data l'ampia sovrapposizione fra i sessi”, spiega la Guida degli uccelli d'Europa, Nord Africa e Vicino Oriente di Lars Svensson. Il piumaggio mette in contrasto il bianco del corpo con il nero delle ali. Nei maschi la parte superiore delle penne remiganti è nero lucido e mostra iridescenze verdastre, mentre nelle femmine le ali sono di colore bruno, più spento e opaco. La lunghezza massima del cavaliere d'Italia è di 36 centimetri, mentre l'apertura alare arriva a 83 centimetri, come indicato dalla LIPU.

Cavaliere d'Italia. Credit: Andrea Centini
Cavaliere d'Italia. Credit: Andrea Centini

In volo questi animali risultano ancor più eleganti di quando camminano al suolo con le loro zampe incredibilmente lunghe; i cavalieri d'Italia sono capaci di splendide evoluzioni aeree – soprattutto in fase di atterraggio – e si trasformano in una vera e propria meraviglia della natura quando formano grandi stormi, che si spostano in modo uniforme con grazia e coordinazione. Quando sono a terra possono compiere anche delle spettacolari acrobazie in “salto”. Una delle caratteristiche comportamentali più affascinanti dei cavalieri d'Italia risiede nel rituale amoroso; al di là delle classiche evoluzioni legate al corteggiamento, ben note in molte specie di uccelli, questi animali fanno i “galanti” anche dopo l'accoppiamento.

Cavalieri d'Italia. Credit: Andrea Centini
Cavalieri d'Italia. Credit: Andrea Centini

Maschio e femmina, infatti, dopo l'atto si abbracciano allargando le ali ed estendendole verso il basso, fino a toccare l'acqua o il terreno in alcuni casi. Durante l'abbraccio le teste si avvicinano e il maschio poggia il suo becco con delicatezza su quello della femmina. È un gesto dolcissimo e romantico, in grado di sorprendere chiunque ha la fortuna di ammirarlo. Secondo gli ornitologi è un comportamento atto a rafforzare il legame di coppia, un segnale di “impegno” necessario per prendersi cura della prole. Nel caso delle fotografie "amorose" che potete vedere nell'articolo, sottolineiamo che sono state scattate con un teleobiettivo da 600 mm a distanza significativa dagli uccelli, senza arrecare loro alcun disturbo. Gli uccelli si trovavano innanzi al lago di Caprolace (Latina), in un luogo molto amato da appassionati di birdwatching e fotografia naturalistica.

Il bellissimo abbraccio dei cavalieri d'Italia dopo l'accoppiamento. Credit: Andrea Centini
Il bellissimo abbraccio dei cavalieri d'Italia dopo l'accoppiamento. Credit: Andrea Centini

Come specificato, i cavalieri d'Italia sono limicoli, ovvero uccelli acquatici caratterizzati da zampe lunghe e becchi sottili che popolano luoghi come zone umide, paludi e ambienti costieri. Qui setacciano il fango e la sabbia a caccia delle loro prede preferite (limicoli deriva dal termine latino limus, che significa fango). Grazie alle loro lunghe zampe i cavalieri d'Italia riescono a nutrirsi anche dove l'acqua è troppo alta per altri limicoli italiani, come il piro piro boschereccio, la pettegola e la pantana. Li si può vedere anche in saline e risaie. Tra le prede privilegiano invertebrati acquatici e terrestri come insetti e anellidi, ma non disdegnano materiale vegetale e persino qualche pesciolino (li abbiamo visti con i nostri occhi catturare piccoli noni).

Cavaliere d'Italia. Credit: Andrea Centini
Cavaliere d'Italia. Credit: Andrea Centini

Come indicato dalla LIPU, la popolazione italiana conta tra le 3.400 e le 5.500 coppie, con un trend che “appare in aumento negli ultimi decenni”, per quanto concerne la popolazione nell'Unione Europea si arriva a un massimo di 30.000 coppie. Lo status di conservazione è dunque fortunatamente favorevole; la specie è infatti classificata con il codice LC (rischio minimo) dall'Unione Internazionale per la Conservazione per la Natura (IUCN). Ciò, tuttavia, non significa che i cavalieri d'Italia non sono esposti a minacce; tra le più significative figurano la distruzione, il degrado e la frammentazione del delicato habitat naturale in cui vivono.

Coppia di cavalieri d'Italia. Credit: Andrea Centini
Coppia di cavalieri d'Italia. Credit: Andrea Centini
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