Sommergibile scompare misteriosamente in Antartide, stava esplorando il “ghiacciaio dell’Apocalisse”
Un sommergibile è scomparso in Antartide, durante la sua ultima esplorazione del ghiacciaio Thwaites, più conosciuto come ghiacciaio dell’Apocalisse per le sue dimensioni (è grande quanto il Regno Unito) e perché, se dovesse sciogliersi completamente, il livello globale del mare aumenterebbe di più di mezzo metro.
Il veicolo sottomarino senza equipaggio, denominato Ran, stava studiando la parte inferiore del ghiacciaio ma, durante un’immersione a fine gennaio, sotto il ghiaccio spesso 200-500 metri, “deve essere successo qualcosa di inaspettato” ha affermato Anna Wåhlin, professoressa presso il Dipartimento di Scienze Marine dell’Università di Göteborg, in Svezia, a capo del progetto. “Sospettiamo che abbia avuto dei problemi e poi qualcosa gli abbia impedito di uscire”.
Nonostante le ricerche con apparecchiature scientifiche, acustiche, droni ed elicotteri, gli studiosi non sono riusciti a localizzare il sommergibile. “È un po’ come cercare un ago in un pagliaio, senza nemmeno sapere dove sia il pagliaio – ha aggiunto Wåhlin – . A questo punto, le batterie di Ran saranno scariche”.
Cosa sappiamo di Ran, il sommergibile scomparso sotto i ghiacci dell’Antartide
Ran è un veicolo sommergibile autonomo (UAV) di proprietà dell’Università svedese di Göteborg, ricco di tecnologia moderna e sensori in grado di misurare e documentare l’ambiente circostante e svolgere lunghe missioni sotto i ghiacci. Già impiegato con successo in altre spedizioni in Antartide, il sommergibile stava studiando la porzione inferiore del ghiacciaio Thwaites e acquisendo informazioni su quali meccanismi si nascondono esattamente dietro il suo scioglimento che, attualmente, contribuisce a circa il 4% dell’innalzamento globale del livello del mare.
“Questa è stata la seconda volta che abbiamo portato Ran al ghiacciaio Thwaites per documentare l’area sotto il ghiaccio – ha precisato Wåhlin – . Grazie a Ran siamo diventati i primi ricercatori al mondo ad entrare nel Thwaites, nel 2019, e durante la spedizione attuale stavamo esplorando nuovamente la stessa zona”.
Durante le immersioni, il sommergibile non ha un contatto costante la nave dei ricercatori che lo utilizzano ma segue un percorso programmato in anticipo, utilizzando un sistema di navigazione avanzato per ritrovare la via del ritorno sotto il ghiaccio verso il mare aperto. Tuttavia, dopo diverse immersioni riuscite, nell’ultimo fine settimana di gennaio qualcosa è andato storto e Ran non si è presentato al punto di incontro programmato.
“Sapevamo che qualcosa del genere sarebbe potuto accadere e che questa sarebbe stata una fine probabile per Ran – ha evidenziato Wåhlin – . Personalmente, sono dell'opinione che questa sia la fine migliore rispetto a fare invecchiare un AUV in un garage. Allo stesso tempo, è ovviamente una perdita molto grande. Avevamo Ran ormai da cinque anni e durante questo tempo abbiamo effettuato una decina di spedizioni, lavori di sviluppo e test”.
L'acquisto di Ran era stato finanziato nel 2015 con 38 milioni di corone svedesi (circa 7,9 milioni di euro) dalla Fondazione Knut e Alice Wallenberg che sostiene la ricerca a lungo termine per la Svezia. Ora l’obiettivo dei ricercatori è sostituire Ran. “Cercheremo un finanziatore per coprire le trattenute effettuate dalla compagnia assicurativa e l’aumento dei prezzi che si è verificato nel corso degli anni” ha concluso Wåhlin.