Solstizio d’estate 2024, cosa succede il 20 giugno e perché è il più anticipato negli ultimi 228 anni
Alle 22:51 ora italiana di giovedì 20 giugno 2024 si verificherà il solstizio d'estate, il momento esatto che determina il passaggio astronomico dalla primavera alla stagione estiva nell'emisfero boreale (settentrionale), nel quale si trova anche l'Italia. Dall'altra parte del pianeta, nell'emisfero australe o meridionale, si verificherà il fenomeno opposto, ovvero il solstizio d'inverno. In Nuova Zelanda, Australia e Sudafrica stanno infatti uscendo dall'autunno ed entrando nel periodo più freddo dell'anno. L'esatto contrario di ciò che sta per accadere da noi, con ombrelloni, mare e gelati già in bella vista (la stagione meteorologica inizia un paio di settimane prima rispetto a quella astronomica).
Il solstizio d'estate cade sempre nel giorno più lungo dell'anno, o più correttamente nel giorno col dì più lungo e la notte più corta, dato che il riferimento è alle ore di luce complessive. Nella rubrica “Il cielo del mese”, l'Unione Astrofili Italiani (UAI) sottolinea che il 20 giugno il Sole sorge alle 05:36 e tramonta alle 20:51; ciò significa che il 20 giugno 2024 ci saranno ben 15 ore 15 minuti di luce.
Cos'è il solstizio d'estate e cosa succede nel giorno più lungo dell'anno
Come specificato, il solstizio d'estate è il momento che sancisce il passaggio astronomico tra la primavera e l'estate. Sebbene in genere si pensi che il fenomeno faccia riferimento a una giornata intera, si tratta in realtà di un istante preciso, che il 20 giugno 2024 sarà esattamente alle 22:51 ora italiana, le 20:51 del tempo coordinato universale (UTC). Il solstizio d'estate, così come quello d'inverno e i due equinozi di primavera e autunno, sono eventi intimamente connessi con i moti celesti della Terra – rotazione sul proprio asse, rivoluzione attorno al Sole – e all'inclinazione dell'asse terrestre. Esso è piegato di 23°27′ rispetto al piano dell'eclittica, sul quale giace l'orbita percorsa dalla Terra intorno alla stella. L'alternanza delle stagioni è determinata proprio dal fatto che il nostro pianeta ruota su un asse inclinato, esponendosi non in modo uniforme alla radiazione solare.
È interessante notare che il gran caldo dell'estate non è legato alla vicinanza al Sole – basti sapere che la massima distanza dalla stella, l'afelio, si verifica a luglio – ma dall'inclinazione dei raggi solari, che arrivano più o meno perpendicolari alla superficie in base alla stagione (determinata dall'“inchino” dell'asse terrestre). Proprio in virtù di questa inclinazione di 23°27′, nel giorno del solstizio d'estate il Sole arriva alla massima altezza sull'orizzonte, determinando la durata più lunga del soleggiamento e dunque il dì più lungo.
Il nome “solstizio” è legato ai termini latini sol e sistere, ovvero “sole fermo” in italiano; questo perché nel giorno in cui si entra in estate il moto apparente del Sole nel cielo (è la Terra a ruotare attorno alla stella) rallenta in modo così significativo da sembrare appunto fermo. Nel giorno del solstizio d'estate, inoltre, chi si trova sul Tropico del Cancro – una fascia tra equatore e Polo Nord – a mezzogiorno vede il Sole direttamente allo zenit (sopra la testa), con i raggi solari arrivano perpendicolari. Timeanddate spiega che l'estate nell'emisfero boreale ha una durata media di 93,6 giorni.
Quando cade il solstizio d'estate 2024 e perché è il più anticipato degli ultimi 228 anni
Alcuni credono che il solstizio d'estate si verifichi sempre il 21 giugno, ma come dimostra il fenomeno del 2024 esso può cadere anche il 20 giugno. Ancor più raramente può verificarsi il 22 giugno. La ragione di questa fluttuazione risiede nel fatto che nel calendario gregoriano un anno dura 365, mentre l'anno siderale, ovvero il tempo effettivo che impiega la Terra per completare un giro intorno al Sole, è di 365 giorni e 6 ore circa. Per “pareggiare i conti” con questo fenomeno, che farebbe sballare tutte le date col passare del tempo, è stato introdotto l'anno bisestile ogni quattro anni, nel quale si aggiunge un giorno a febbraio (che per quell'anno diventa di 29 giorni e non 28).
Proprio a causa di questi criteri, solstizi ed equinozi possono cadere prima o dopo. Il solstizio d'estate del 2024 è il più anticipato – cioè si verifica prima come data e orario – degli ultimi 228 anni. L'ultima volta che si era verificato così presto era infatti il 1796, nel cuore della Rivoluzione Francese. Il motivo risiede nel fatto che tendenzialmente negli anni bisestili i solstizi e gli equinozi avvengono circa 18 ore prima rispetto all'anno che li ha preceduti; a complicare il tutto vi è il fatto che gli anni che finiscono con “00”, i cosiddetti anni secolari come il 1900, il 2000 e il 2100, diventano bisestili solo se possono essere divisibili per 400. È una particolare regola del calendario gregoriano (i bisestili “normali” devono poter essere divisi per quattro).
Se il 2000 era divisibile per 4 e 400, il 1900, il 1800 e il 1700 non lo erano, quindi significa che negli ultimi 400 anni sono stati eliminati tre anni bisestili. Questo taglio comporta uno scarto di 45 minuti tra il solstizio d'estate del 2024 e quello del 2020, ed è proprio questo dettaglio a determinare il fatto quello del 20 giugno 2024 sarà il più anticipato degli ultimi 228 anni. Questo continuo anticipo, spiega iflscience, andrà avanti fino al 2096, ovvero fino quando non si ripristinerà il ciclo nel 2100.