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Cambiamenti climatici

Sollevare le isole e crearne di nuove: la proposta per salvare le Maldive dai cambiamenti climatici

Le isole Maldive rischiano di essere sommerse dall’acqua a causa del riscaldamento globale. Scienziati propongono di sollevare le isole e costruirne di nuove per scongiurare la perdita dello stato insulare.
A cura di Andrea Centini
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Un tipico atollo delle Maldive sul livello del mare. Credit: Wikipedia
Un tipico atollo delle Maldive sul livello del mare. Credit: Wikipedia
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Tra le conseguenze peggiori dei cambiamenti climatici vi è il significativo innalzamento del livello del mare, che farà sprofondare sott'acqua intere isole, regioni e metropoli costiere. Anche l'Italia non è al sicuro da questo progressivo ma implacabile fenomeno. Tra chi rischia di più vi sono soprattutto gli atolli e le isole dell'Oceano Pacifico e dell'Oceano Indiano, molti dei quali si trovano si trovano proprio sul livello del mare. Entro la fine del secolo, se non riusciremo a contenere in modo significativo le emissioni di anidride carbonica (CO2) e altri gas a effetto serra, in molti saranno letteralmente inghiottiti dall'acqua. Chi ci vive sarà costretto a migrare altrove, perdendo la propria casa, la propria terra, la cultura tradizionale e in alcuni casi l'intera nazione.

Le Isole Maldive sono tra gli esempi più calzanti di questo pericolo, la cui popolazione già avverte la precarietà degli atolli da sogno che campeggiano sui depliant turistici. Proprio per questo in molti hanno iniziato ad abbandonarli e a spostarsi verso la capitale Malé, che si trova a un livello più elevato sul mare ed è piena di “palazzoni” dove ci si sente più al sicuro. Ma le Maldive fanno completo affidamento sul turismo internazionale; perdere tutti gli isolotti idilliaci con i resort significherebbe il crollo dell'economia e il completo disastro sociale. Inoltre, se il livello del mare continuerà a salire, anche le isole che per i prossimi decenni sono considerate “sicure”, in futuro diventeranno pericolose per la popolazione (che attualmente conta circa 500mila abitanti ed è in costante crescita). Non a caso migrazioni di massa senza precedenti sono contemplate tra le conseguenze più drammatiche dei cambiamenti climatici: per condizioni meteo divenute insopportabili, siccità estrema, territorio infertile e appunto sommersione a causa dello scioglimento dei ghiacci.

Per evitare di perdere le Maldive a causa del riscaldamento globale, gli scienziati suggeriscono un'imponente opera ingegneristica per sollevare le isole già esistenti e crearne di nuove. In un nuovo studio guidato da scienziati britannici dell'Università di Southampton, dell'Università dell'East Anglia (UEA) del TEDI-Londra e ricercatori maldiviani, è stato proposto un piano per realizzare isole sicure su cui vivere. Alle Maldive è una pratica consolidata costruire nuove terre emerse, ma le isole normalmente vengono poste a 2 metri sul livello del mare. Secondo gli esperti, tuttavia, per essere sicure dovrebbero essere costruite a ben 6 metri oltre il livello dell'acqua, un'opera molto più complessa e costosa, ma fondamentale se ci si vuol proteggere dal devastante innalzamento del livello del mare.

Secondo i ricercatori i 500mila abitanti delle Maldive potrebbero vivere soltanto su due isole costruite a un livello molto più alto sul mare, invece che essere “dispersi” su molteplici isolotti naturali, come ha affermato in un comunicato stampa il professor Robert Nicholls, docente presso il Tyndall Center dell'Università dell'East Anglia. “Naturalmente, queste isole sarebbero molto diverse da quelle bellissime con spiagge che vediamo attualmente nei depliant turistici. Sarebbero molto urbane con molti grattacieli, come si vede oggi nella capitale Malé, ma molti maldiviani ora scelgono ambienti urbani e hanno una casa sicura. Ulteriori isole rialzate potrebbero fornire spazio per il turismo e altre attività economiche, se necessario”, ha aggiunto l'esperto. Per costruire le isole turistiche, ad esempio, gli scienziati suggeriscono di rafforzare i processi naturali che danno vita agli atolli.

Il “sollevamento” artificiale delle isole e la costruzione di nuovi insediamenti sono progetti ritenuti efficaci anche per altri stati insulari a rischio, come Kiribati, Tuvalu, la Repubblica delle isole Marshall e altri ancora, che così potrebbero resistere per secoli all'impatto dei cambiamenti climatici . Ciò scongiurerebbe la massiccia migrazione della popolazioni locali verso le zone continentali, alimentando ulteriori problemi legati alla mancanza di risorse e terre per tutti. Gli esperti ritengono che le migrazioni su scala globale potrebbero essere la miccia per nuovi conflitti catastrofici. I dettagli della ricerca “Pathways to sustain atolls under rising sea levels through land claim and island raising” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Environmental Research: Climate.

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