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Soffre di una comune disfunzione sessuale, ma scopre di avere una cisti vicino al midollo spinale

È il caso di un uomo di 32 anni che si è rivolto ai medici riportando eiaculazioni precoci e dolorose da circa 2 anni: una risonanza magnetica ha però rivelato che aveva una cisti che comprimeva uno dei nervi alla base del midollo spinale.
A cura di Valeria Aiello
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Le immagini della risonanza magnetica che ha rivelato la presenza di una cisti di Tarlov nella zona sacrale / Credit: Yuanyuan Liu et al., Archives of Sexual Behavior 2024.
Le immagini della risonanza magnetica che ha rivelato la presenza di una cisti di Tarlov nella zona sacrale / Credit: Yuanyuan Liu et al., Archives of Sexual Behavior 2024.

È un caso unico e delicato quello di un uomo di 32 anni che si è rivolto ai medici perché soffriva di eiaculazione precoce, una comune disfunzione sessuale che riguarda dal 30% al 40% degli uomini almeno una volta nella vita. Nel caso dell’uomo, che lamentava eiaculazioni precoci e dolose da circa due anni, gradualmente aggravatesi nell’ultimo periodo, il problema non era però dovuto a fattori emozionali o psicologici, né a condizioni di salute, come alterazioni nei livelli di alcuni ormoni coinvolti nella funzione sessuale. Una risonanza magnetica ha infatti rivelato la presenza di una cisti che comprimeva uno dei nervi vicini alla base del midollo spinale.

Come indicato nel rapporto del caso, pubblicato sulla rivista Archives of Sexual Behavior, questo tipo di cisti è nota come cisti di Tarlov, una sacca contenente liquido spinale che, a volte, si forma in corrispondenza della zona sacrale. Generalmente, le cisti di Tarlov compaiono alla radice dei nervi che escono dal midollo spinale e la loro presenza può derivare da infiammazioni o traumi alla colonna vertebrale, oppure avere origine congenita o essere dovuta a processi degenerativi, sebbene nel caso dell’uomo non sia stata riportata la causa esatta della formazione.

Spesso, queste cisti sono asintomatiche ma, la cisti scoperta nel 32enne – una lesione ovale, nel canale sacrale L5-S2” spiegano i medici – era accompagnata da una compressione alla radice di uno dei nervi sacrali che, tra le altre funzioni, trasmettono istruzioni di movimento e ricevono informazioni sensoriali da varie strutture del bacino. Tale compressione può causare diversi problemi, incluse disfunzioni sessuali come l’eiaculazione precoce, oltre a erezioni in assenza di stimolazione (priapismo), un disturbo riportato anche dall’uomo, insieme a forti dolori nella zona pelvica.

Le immagini della risonanza magnetica: le frecce mostrano la cisti di Tarlov nella zona sacrale / Credit: Yuanyuan Liu et al., Archives of Sexual Behavior 2024.
Le immagini della risonanza magnetica: le frecce mostrano la cisti di Tarlov nella zona sacrale / Credit: Yuanyuan Liu et al., Archives of Sexual Behavior 2024.

Vista la situazione, i medici hanno ritenuto necessario un “trattamento chirurgico tempestivo”, procedendo alla rimozione completa della cisti. “L’eiaculazione precoce e il dolore attorno al bacino sono diminuiti notevolmente” hanno riferito gli specialisti dopo l’intervento. Una successiva valutazione, a sei mesi dall’operazione, ha indicato “miglioramenti significativi” suggerendo che “la resezione delle lesioni sacrali può migliorare significativamente il priapismo, l’eiaculazione dolorosa, il dolore pelvico causati da anomalie lombari e sacrali”.

In generale, quando un paziente si rivolge ai medici a causa dell’eiaculazione precoce, “i sintomi nervosi e l’efficace esame assistito da immagini vengono spesso ignorati durante la diagnosi e il trattamento – hanno aggiunto gli autori del rapporto – . A nostro avviso, dovrebbero essere presi in considerazione gli esami della colonna vertebrale e delle strutture circostanti, dopo aver escluso altre potenziali cause in uomini altrimenti sani che hanno recentemente sviluppato eiaculazione precoce”.

Nel caso di eiaculazione precoce legata a una cisti di Tarlov, hanno concluso gli specialisti, la rimozione chirurgica “può apportare benefici ai pazienti, come mostrato in questo caso”.

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