Soffre di apnee notturne da 10 anni, ma un impianto che stimola la lingua sta per cambiarle la vita
Una donna di 63 anni, Natalie Boller, è una delle prime persone ad avere un impianto che stimola la lingua per il trattamento dell’apnea ostruttiva del sonno, il tipo più comune di apnea notturna. Originaria della contea inglese dell’East Sussex e madre di sei figli, la signora Boller ha spiegato di soffrire di apnee notturne da 10 anni e di aver trovato difficile da tollerare la maschera per la CPAP, la pressione continua positiva delle vie aeree che attualmente rappresenta il principale trattamento per questo disturbo respiratorio.
“Ho provato la CPAP per un anno intero, ma è stato impossibile sentirmi a mio agio” ha raccontato la donna, che ha deciso di sottoporsi all’intervento di inserimento sotto il mento di Genio, un dispositivo sviluppato dalla società belga Nyxoah che stimola il nervo ipoglosso durante il sonno, spostando leggermente in avanti la parte posteriore della lingua, così da impedirle di bloccare le vie respiratorie superiori. L’impianto, ha detto la donna, è meno invasivo della CPAP.
Durante l’intervento, durato circa 3 ore, i chirurghi dell’University College London Hospitals (UCLH) le hanno praticato un’incisione di 6 cm sotto il mento e hanno posizionato il dispositivo in modo che i suoi elettrodi vadano a stimolare bilateralmente il nervo ipoglosso.
La stimolazione è azionata da un chip esterno, che si applica con un cerotto adesivo prima di andare a dormire. Durante il giorno, il cerotto può essere rimosso e il chip ricaricato, permettendo inoltre di regolare il livello di stimolazione e monitorare il loro sonno tramite un’app per smartphone.
La stimolazione della lingua per trattare l’apnea notturna
La terapia di stimolazione dei nervi della lingua come alternativa per il trattamento dell’apnea ostruttiva del sonno ha trovato le prime applicazioni circa un decennio fa, dopo che alcuni studi hanno indicato che i rami del nervo ipoglosso potevano essere stimolati selettivamente per innescare un piccolo movimento in avanti della parte posteriore della lingua. Questo spostamento, in sincronia con la respirazione, si è rivelato efficace nel mantenere aperte le vie aeree superiori, suggerendo lo sviluppo di dispositivi volti al trattamento dell’apnea ostruttiva del sonno.
Il dispositivo Genio di Nyxoah fa parte di questo tipo di stimolatori: a differenza dei primi dispositivi approvati, che richiedevano un cavo di collegamento tra gli elettrodi del sensore e il generatore di impulsi, Genio di Nyxoah eroga la stimolazione senza alcun cavo, essendo attivato da un chip esterno che sfrutta le moderne tecnologie wireless. Il sistema ha ricevuto il marchio CE europeo nel 2019, dopo il completamento con successo dello studio BLAST OSA e, con l’arrivo dei buoni risultati dello studio Better Sleep, l’approvazione europea è stata estesa al trattamento dell’apnea ostruttiva del sonno.
Nel Regno Unito, il sistema è ora coperto dal programma NHS Specialised Services Devices Programme (SSDP), che consente l’accesso a terapie innovative tramite centri specializzati, incluso l’University College London Hospitals (UCLH) dove la signora Boller è tra i primi pazienti ad aver ricevuto l’impianto.
“L’impianto sotto il mento, non vedo l’ora di attivarlo”
La signora Boller si è sottoposta all’intervento nell’ultimo mese e adesso non vede l’ora di tornare ad avere una vita normale. “Vorrei essere il più attiva possibile, andare in bicicletta e prendermi cura dei miei nipoti” ha spiegato la donna che, a oltre a russare e a soffrire di frequenti risvegli notturni, ha sperimentato anche i sintomi diurni dell’apnee notturne, in particolare la stanchezza eccessiva che in questi anni ha limitato le sue attività quotidiane.
“Ora non vedo l’ora di passare allo step successivo, attivare il dispositivo” ha aggiunto Boller che nelle prossime settimane tornerà in ospedale per i controlli post-intervento e inizierà ad utilizzare il sistema Genio durante il sonno. “Siamo orgogliosi di essere il primo ospedale nel Regno Unito a offrire Genio ai nostri pazienti con apnea ostruttiva del sonno – ha aggiunto il dottor Ryan Chin Taw Cheong, specialista in otorinolaringoiatria e chirurgo del sonno presso l’UCLH – . Il sistema è una terapia innovativa e clinicamente comprovata, che affronta le esigenze delle persone con questo comune disturbo respiratorio”.