Smettere di fumare non è mai troppo tardi: grandi e rapidi benefici sul rischio di morte a ogni età
Smettere di fumare offre enormi benefici alla salute, abbattendo drasticamente il rischio di morte prematura. Ciò non è vero soltanto per chi dice basta da giovane, ma a qualunque età, contrariamente a quanto pensano in molti. Tanti uomini e donne di mezza età, infatti, credono che dopo molti anni di sigarette "ormai il danno è fatto", quindi usano questa sorta di scusa per continuare col dannoso vizio, senza nemmeno provare a liberarsene. Ma le cose non stanno affatto così. Come dimostrato da un nuovo studio, infatti, smettere col fumo offre benefici a tutte le età, riducendo sensibilmente il rischio di morire precocemente. Gli scienziati hanno dimostrato che dopo aver smesso, a qualsiasi età, il rischio di perdere la vita a dieci anni di distanza – per tumori, malattie cardiovascolari, respiratorie e altro ancora – è addirittura quasi paragonabile a quello di chi non ha mai fumato in vita sua.
A determinare che smettere di fumare abbatte il rischio di morte a qualunque età è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati canadesi della Scuola di Salute Pubblica “Dalla Lana” di Toronto, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Medicina di Comunità – Facoltà di Scienze della Salute dell'Università Artica della Norvegia. I ricercatori, coordinati dal professor Prabhat Jha, direttore esecutivo del Centro per la ricerca sulla salute globale presso la Unity Health Toronto, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato statisticamente i dati sanitari di 1,48 milioni di adulti di quattro Paesi: Canada, Norvegia, Stati Uniti e Regno Unito, . Il periodo di follow-up è durato 15 anni, durante il quale si sono verificati 122.697 decessi.
Mettendo a confronto le coorti di fumatori attuali, non fumatori ed ex fumatori (da meno di 3 anni, da 3 a 9 anni e da 10 anni o più), tenendo in considerazione fattori di rischio come età, consumo di alcol, obesità e altro, chi fumava correntemente aveva un rischio di morte quasi triplo rispetto ai non fumatori (2,8 per le donne e 2,7 per gli uomini). In media i fumatori tra i 40 e i 79 anni avevano una sopravvivenza inferiore di 12 anni (donne) e 13 anni (uomini) rispetto a chi non aveva mai fatto un tiro di sigaretta. Gli anni di vita persi arrivavano fino a 26 per chi moriva per cause strettamente correlate al vizio del fumo. Questi dati dovrebbero essere un campanello d'allarme per qualunque fumatore, ma è confortante sapere che chi smette di fumare può rimediare in larga parte. Basti sapere che chi lo fa prima dei 40 anni, in base ai dati del nuovo studio, può avere un'aspettativa di vita prossima a quella di chi non ha mai fumato.
Smettere di fumare da meno di 3 anni è risultato associato a un eccesso di rischio inferiore del 95 percento nelle donne e del 90 percento negli uomini con meno di 40 anni. Per le donne e gli uomini tra i 40 e i 49 anni la riduzione è risultata rispettivamente dell'81 percento e del 61 percento, mentre per quelli dai 50 ai 59 anni del 63 percento e del 54 percento. Smettere di fumare a ogni età “era associato a una sopravvivenza più lunga, in particolare la cessazione prima dei 40 anni”, hanno spiegato gli autori dello studio. Smettere per meno di 3 anni ha fatto evitare potenzialmente 5 anni di vita persi, mentre smettere per 10 anni o più ha portato a una sopravvivenza simile a quella dei non fumatori.
“Smettere di fumare è straordinariamente efficace nel ridurre il rischio di morte, e le persone possono raccogliere questi benefici in modo straordinariamente rapido”, ha dichiarato il professor Prabhat Jha in un comunicato stampa. “Molte persone pensano che sia troppo tardi per smettere di fumare, soprattutto nella mezza età. Ma questi risultati contrastano questa linea di pensiero. Non è mai troppo tardi, l’impatto è rapido e puoi ridurre il rischio delle principali malattie, il che significa una qualità della vita più lunga e migliore”, ha chiosato lo scienziato, aggiungendo che aiutare le persone a smettere di fumare sia uno dei metodi più efficaci per migliorare la salute delle persone. Il medico sottolinea anche che questo supporto deve essere fornito con preoccupazione, senza giudicare o stigmatizzare, dato che le sigarette sono progettate "per creare una forte dipendenza". I dettagli della ricerca “Smoking Cessation and Short- and Longer-Term Mortality” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica NEJM Records.