Smacco alla NASA: la Cina porterà campioni di Marte sulla Terra con anni di anticipo
La Cina da alcuni anni fa parte della ristretta cerchia delle superpotenze spaziali entrando in diretta competizione con gli Stati Uniti, detentori di molteplici primati sul campo (come lo sbarco dei primi astronauti sulla Luna). Sebbene il satellite naturale della Terra sia ancora centrale nella rinnovata corsa allo spazio – basti pensare alle missioni Artemis che riporteranno esseri umani sulla regolite lunare, con l'obiettivo futuro di costruire vere e proprie basi o addirittura colonie – il target principale e più ambizioso delle agenzie aerospaziali resta Marte.
Attualmente il Pianeta Rosso è esplorato da ben dieci programmi robotici, tra rover, orbiter e persino un piccolo elicottero, Ingenuity della NASA (il compagno di Perseverance); gli scienziati stanno gettando le basi per le prime missioni umane, che dovrebbero “ammartare” entro la metà del prossimo decennio, ma prima di questo storico risultato c'è un altro obiettivo da raggiungere: riportare sulla Terra campioni del suolo marziano. Anche se siamo già riusciti a recuperare frammenti di asteroidi che orbitano a milioni di chilometri dalla Terra, come quelli di Bennu “sganciati” dalla sonda OSIRIS-Rex a settembre di quest'anno, nulla di tutto questo è stato fatto dal Pianeta Rosso. Proprio in questo specifico settore la China National Space Administration (CNSA), ovvero l'agenzia aerospaziale cinese, potrebbe “bruciare” la NASA e l'ESA (l'agenzia aerospaziale europea), riportando a casa frammenti di Marte addirittura con diversi anni di anticipo.
Secondo le previsioni, infatti, grazie alla missione Tianwen-3 il "dragone" potrebbe essere in grado di riportare sulla Terra i primi campioni marziani attorno al 2028, come evidenziato dalla TV di Stato cinese CNA News. Ciò significa che il risultato sarebbe raggiunto molto prima della missione Mars Sample Return messa a punto dalla NASA e dall'ESA, che prevede il recupero di tubi cilindrici con rocce marziane già “preparati” dal rover Perseverance sul campo. Secondo le previsioni, infatti, il recupero dovrebbe avvenire attorno al 2033, tra una decina di anni, proprio nel momento in cui dovrebbero essere in preparazione i primi sbarchi di esseri umani sul Pianeta Rosso. Il sorpasso della Cina sarebbe reso possibile grazie al modello atmosferico di Marte “GoMars” messo a punto da un team di ricerca guidato da scienziati dell'Istituto di fisica atmosferica dell'Accademia Cinese delle Scienze. Questo modello, in parole semplici, offre uno scenario globale del ciclo della polvere, dell'acqua e dell'anidride carbonica di Marte, basato su dati raccolti da rover e orbiter negli anni passati da varie agenzie.
Con GoMars gli ingegneri hanno ottenuto modelli molto accurati delle temperature, dei venti, dei ghiacci e della famigerata polvere che caratterizzano il Pianeta Rosso, dati fondamentali per organizzare una missione non solo in grado di “ammartare”, ma anche di raccogliere campioni di suolo e ripartire in sicurezza verso la Terra. Le simulazioni ora offrono un quadro di parametri entro cui poter programmare questa pionieristica sfida, che i cinesi potrebbero mettere a punto proprio grazie alla missione Tianwen-3. Nel frattempo, analogamente alla NASA con Artemis, la Cina sta progettando di mandare taikonauti (come vengono chiamati gli astronauti in Cina) su Marte nel prossimo decennio. L'esplorazione spaziale non è mai stata così viva dai tempi delle sfide tra USA ed ex Unione Sovietica per la conquista della Luna. I dettagli del modello GoMars sono disponibili nell'articolo in cinese “Development of a new generation of Mars atmosphere model GoPlanet-Mars” pubblicato sulla rivista scientifica Chinese Science Bulletin.