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Long Covid

Senti strani odori dopo il Covid? Può essere colpa di questi cibi e bevande

Caffè, cipolle, aglio e pollo tra gli odori che possono scatenare più frequentemente alterazioni del senso dell’olfatto (parosmia) dopo l’infezione virale.
A cura di Valeria Aiello
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Se hai avuto il Covid, ci sono buone probabilità che tu abbia sperimentato strani disturbi ai sensi del gusto e dell’olfatto. Il caffè odora di gomma bruciata, il vino sa di benzina, il tuo profumo un tempo preferito è nauseante. I ricercatori dell’Università di Reading, nel Regno Unito, ritengono di aver scoperto perché alcuni cibi e bevande hanno un odore (e forse un sapore) disgustoso per coloro che hanno manifestato alterazioni del senso dell’olfatto (parosmia) dopo l’infezione virale, uno dei sintomi più comuni di Long Covid.

Quali sono cibi e bevande che scatenano la parosmia

Secondo il team, alcuni dei cibi che possono scatenare più frequentemente la parosmia dopo il Covid sono: caffè, cipolle, aglio, pollo, peperoni verdi, odori pungenti, come uova, dentifricio, menta. In questi particolari odori, i ricercatori hanno identificato 15 diversi trigger molecolari per la parosmia, e sembra che alcuni particolari alimenti possano essere particolarmente ricchi di queste molecole attive che sono soggette a distorsione.

Per raggiungere questi risultati i ricercatori hanno chiesto a 29 persone con parosmia post-virale e 15 senza parosmia di sottoporsi a un esperimento di sniffing. Essendo il profumo di caffè una delle “vittime” più comunemente citate della parosmia, i ricercatori hanno scelto l’odore del caffè appena macinato come soggetto principale del loro studio. Usando l’olfattometria gascromatografica, hanno quindi presentato individualmente le diverse componenti dell’odore del caffè ai partecipanti, che hanno annusato tutti i composti, descrivendoli uno per uno.

Questo ha permesso ai ricercatori di individuare quali composti erano inclini a scatenare la parosmia e di scoprire che un composto che produce aroma nel caffè, il 2-furanmethanethiol, era particolarmente divisivo. Mentre le persone senza parosmia lo descrivevano in termini piacevoli – “caffè, torrefatto, popcorn e affumicato” – quelli con parosmia post-virale spesso lo percepivano come rivoltante – descrivendolo come “disgustoso, ripugnante e sporco”.

Il disgusto scatenato da alcuni composti

Secondo lo studio pubblicato su Communications Medicine, alcuni cibi e bevande che hanno un cattivo odore per le persone con questa condizione mostrano livelli particolarmente alti di questi composti divisivi. Sulla scia della ricerca, il team spera di ottenere una comprensione più profonda di questo curioso sintomo che ha colpito un gran numero di persone in tutto il mondo da quando è scoppiata la pandemia di Covid.

Questa è una solida prova che non è tutto ‘nella testa' e che il senso di disgusto può essere correlato ai composti nei cibi distorti – ha affermato la dott.ssa Jane Parker, professoressa di Chimica degli aromi e direttrice del Flavor Center presso l’Università di Reading in una dichiarazione – . Anche il sistema nervoso centrale è coinvolto nell’interpretazione dei segnali che riceve dal naso. L’esperienza parosmica è una combinazione dei due meccanismi che producono la percezione distorta dei cibi quotidiani e il senso di disgusto associato”.

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