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Se hai fallito i tuoi buoni propositi per il 2024 la colpa non è tua: la risposta nell’evoluzione dell’uomo

All’inizio di un nuovo anno la maggior parte delle persone si trova a fare i conti con la lista dei buoni propositi falliti mentre già pensa ai nuovi obiettivi da raggiungere nel nuovo anno. Questa apparente contraddizione è in realtà molto comune e le sue ragioni potrebbero risalire alle stesse origini della specie umana.
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Il 2025 è appena iniziato e probabilmente stai vivendo questi giorni pensando che quest'anno sarà diverso, che farai di tutto per raggiungere i tuoi obiettivi, compresi quelli che nel 2024 sono rimasti solo buoni propositi. Soprattutto se si parla di salute fisica, come mangiare meglio o fare più attività fisica, all'inizio di un nuovo anno, spesso all'ambizione di voler fare meglio spesso si alterna infatti sensazione di raccontarsi una bugia (perché quest'anno dovrebbe essere diverso?).

Anche se non è sempre facile realizzare questo genere di obiettivi, è normale, oltre che giusto, continuare a riproporseli, soprattutto in virtù degli importanti benefici che si possono ottenere da una più regolare attività fisica. In realtà, come spiega questo articolo su The Conversation, questa apparente contraddizione è molto comune, quasi congenita della specie umana, tanto che potrebbe dipendere, almeno in parte, dal modo in cui si è evoluto il nostro stesso cervello.

Fallire nei buoni propositivi è normale

Un sondaggio del 2023 realizzato da Gallup, uno dei più importanti e storici istituti di statistica e ricerca sull'opinione pubblica degli Stati Uniti, ha rivelato che sette adulti su dieci fanno buoni propositi per il nuovo anno, la maggior parte di questi riguarda la salute fisica. Un dato che trova conferma nel picco di vendite registrato in questo periodo dell'anno nel settore degli attrezzi per fare sport a casa.

Tuttavia, altrettanto comune è non riuscire in questi obiettivi: già dopo una sola settimana un quarto delle persone non sta mettendo in pratica i suoi buoni propositivi e dopo sei mesi solo il 50% ci riesce. Dopo due anni la percentuale di coloro che hanno realizzato i loro obiettivi si abbassa ancora di più, sfiorando la soglia del 20%.

Perché continuiamo a provarci

Se non realizzare i buoni propositi di inizio anno è normale, altrettanto lo è continuare a ripetere lo schema a inizio di ogni anno, quando siamo pronti a giurare a noi stessi che quest'anno sarà diverso. La psicologia ritiene infatti che l'autorealizzazione e l'istinto a volersi migliorare fanno parte della natura umana, tanto da rappresentare uno dei primi bisogni umani.

Questa qualità – spiegano i ricercatori – è una delle differenze maggiori che caratterizzano l'essere umano rispetto agli altri animali. Rimanendo nell'ambito dei buoni propositi inerenti la salute, è chiaro che gli animali fanno attività fisica, ma a spingerli a farlo è il loro istinto, non c'è nessuna intenzionalità a voler migliorarsi.

La spiegazione nelle origini della storia umana

Eppure, nonostante ciò i buoni propositi come iscriversi in palestra, andare a fare jogging, o fare esercizi a casa, sono i più difficili da realizzare. Non si tratta soltanto di pigrizia, o meglio, tra le cause c'è anche la pigrizia, ma è umano che sia così. Una delle spiegazioni offerte dallo studio del comportamento umano risale infatti direttamente alle origini della specie umana.

Il nostro cervello si è evoluto infatti durante l'età della pietra, quando – spiegano gli autori dell'articolo – ha imparato che ai fini della sopravvivenza la cosa migliore da fare era riposarsi ogni volta che ce ne fosse stata l'occasione, così da risparmiare le energie per far fronte a un nuovo pericolo o periodo di digiuno.

Perché vale la pena riprovarci

In sostanza, secondo questa tesi conviverebbero in noi due istinti ancestrali: da una parte c'è il bisogno dell'auto-miglioramento, dall'altra l'istinto a preferire il riposo all'attività fisica nei momenti di pausa dai nostri impegni quotidiani. Il risultato sono le liste di buoni propositi rimaste ogni anno mai spuntate e gli attrezzi da palestra relegati negli angoli meno probabili delle nostre case.

Tuttavia, ciò non significa che non sia in assoluto possibile riuscirci: alcune strategie infatti, come fare una spesa iniziale non rimborsabile, rendere più piacevole l'attività, magari coinvolgendo un amico, o sceglierne una che non richiede troppo sforzi organizzativi, possono fare la differenza e fare dell'anno nuovo quello buono in cui realizzare i nostri obiettivi in merito di salute fisica e sport.

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