Screening per l’ansia raccomandati da 8 anni in su: la pandemia ha eroso la salute mentale dei bimbi
Gli esperti di salute mentale degli Stati Uniti raccomandano di sottoporre a screening per l'ansia i bambini a partire dagli 8 anni di età, inoltre sottolineano l'importanza degli screening per il disturbo depressivo maggiore e il rischio di suicidio negli adolescenti tra i 12 e i 18 anni. Lo indicano le nuove linee guida preliminari messe a punto dalla U.S. Preventive Services Task Force (USPSTF), un gruppo indipendente di specialisti in prevenzione e cure primarie che sviluppa rapporti per la salute pubblica.
La necessità di aggiornare le linee guida, che potete consultare cliccando sul seguente link, è intimamente legata agli effetti della pandemia di COVID-19 provocata dal coronavirus SARS-CoV-2, che ha avuto un impatto catastrofico sulla salute mentale degli adulti e soprattutto su quella dei più piccoli, come rivelato da molteplici studi. Lockdown, paura del contagio, interruzione delle attività ricreative e sportive, socialità negata, didattica a distanza, problemi economici e lutti in famiglia causati dal virus – che ad oggi ha ucciso ufficialmente quasi 6,2 milioni di persone – hanno infatti letteralmente eroso il benessere psicologico, come evidenziato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Non a caso gli esperti di salute mentale avevano sottolineato sin dall'inizio della pandemia che uno dei prezzi più alti da pagare al virus sarebbe stato un aumento significativo di stress, ansia, depressione e persino disturbo da stress post-traumatico (PSTD). Condizioni che in questo momento stanno peggiorando anche a causa della guerra in Ucraina.
Che la pandemia di COVID-19 ha letteralmente abbattuto la salute mentale dei piccoli lo dimostrano i dati. Se infatti un'indagine del The National Survey of Children's Health aveva segnalato che circa l'8 percento dei bambini americani soffriva di disturbi d'ansia prima della diffusione del coronavirus SARS-CoV-2, lo studio “Mental Health, Suicidality, and Connectedness Among High School Students During the COVID-19 Pandemic — Adolescent Behaviors and Experiences Survey, United States, January–June 2021” pubblicato questo mese dai CDC ha rilevato che il 37% dei giovani in età scolare ha sperimentato problemi di salute mentale a partire da marzo del 2020. Una vera e propria ondata di disturbi che ha travolto anche i servizi di assistenza psicologica. Nei piccoli i casi clinici rilevanti di patologie mentali come ansia e depressione sono raddoppiati a causa del virus, secondo un recente studio. Non c'è da stupirsi che il deterioramento della salute mentale sia diventato una vera e propria emergenza, da affrontare anche con gli screening preventivi raccomandati dall'USPSTF sin dalla tenera età.
“Questa crisi di peggioramento della salute mentale di bambini e adolescenti è indissolubilmente legata allo stress causato dal COVID-19”, hanno scritto gli autori del nuovo documento. “Dobbiamo identificare strategie per affrontare queste sfide e migliorare l'accesso e la qualità dell'assistenza attraverso il continuum di promozione, prevenzione e trattamento della salute mentale”, hanno aggiunto gli esperti. Grazie a questi screening, infatti, è possibile individuare tempestivamente i disturbi d'ansia e altri problemi psicologici ponendovi rimedio. Il mancato trattamento può infatti avere un impatto significativo su ritardo nello sviluppo, problemi fisici e comportamentali, scarso rendimento scolastico, abuso di sostanze e altre condizioni di rischio, un peso enorme sul futuro dei piccoli.