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Scopre un’enorme impronta di dinosauro su una spiaggia, ma non pensava fosse di un iguanodonte

Un’impronta gigantesca, lunga quasi 1 metro, è stata scoperta da un giovane paleontologo su una spiaggia dell’isola di Wight, nel Regno Unito: risalente a circa 127 milioni di anni fa, l’impronta potrebbe essere stata lasciata da un iguanodonte, un dinosauro erbivoro di quattro tonnellate e mezzo.
A cura di Valeria Aiello
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Joe Thompson, un giovane paleontologo di 23 anni, che ha scoperto un'impronta di iguanodonte su una spiaggia dell'isola di Wight, nel Regno Unito / Credit: Instagram/@wightcoastfossils
Joe Thompson, un giovane paleontologo di 23 anni, che ha scoperto un'impronta di iguanodonte su una spiaggia dell'isola di Wight, nel Regno Unito / Credit: Instagram/@wightcoastfossils

Un’enorme impronta di dinosauro, lunga quasi 1 metro, è stata scoperta su una spiaggia dell’isola di Wight, nel Regno Unito, da Joe Thompson, un giovane paleontologo di 23 anni, da poco laureato all’Università di Bristol. Thompson si è imbattuto nell’impronta mentre era alla ricerca di ossa fossilizzate a Shepherd’s Chine, una gola sulla costa sud-occidentale dell’isola, quando ha notato un “grande dito viola” tra i ciottoli della spiaggia.

Ho subito pensato che potesse essere l’impronta di un dinosauro, ma non credevo potesse essere così grande” ha raccontato Thompson ai media locali. “Quando ho spostato tutti i ciottoli, ho visto che era un’enorme impronta di iguanodonte”.
L’impronta, a tre dita, è uno dei ritrovamenti più sorprendenti del suo genere, perché la sua scoperta è legata alle recenti tempeste che hanno privato la spiaggia di gran parte dei ciottoli.

Gli iguanodonti erano grandi dinosauri erbivori, lunghi fino a 11 metri e pesanti fino a 4,5 tonnellate, che ancora oggi sono avvolti dal mistero, nonostante siano stati tra i primi tre dinosauri ad essere scoperti nel Regno Unito, insieme ai Megalosauri e gli Ilaesosauri. Secondo Thompson, che ha descritto la sua scoperta come “davvero fortunata”, l’impronta risalirebbe a circa 127 milioni di anni fa, ma sarà “lavata via” dall’erosione nel giro di qualche mese.

È un peccato che non sia completamente permanente – ha aggiunto Thompson – . Qualsiasi cosa così antica ti dà una grande emozione, soprattutto un’impronta enorme, lasciata semplicemente sulla spiaggia. Ti fa pensare a tutto ciò che è accaduto prima ancora che esistesse l’uomo”.

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