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Scoperto virus estremo completamente nuovo nell’abisso della Fossa delle Marianne

Analizzando sedimenti raccolti a circa 9.000 metri di profondità (nella Fossa delle Marianne) un team di ricerca asiatico ha identificato un virus completamente nuovo, il batteriofago più isolato e in profondità mai scoperto. Ecco cosa sappiamo su questo microorganismo estremo.
A cura di Andrea Centini
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Un batterio infettato dal nuovo virus. Credit: Microbiology Spectrum
Un batterio infettato dal nuovo virus. Credit: Microbiology Spectrum

Sul fondale della Fossa delle Mariane, l'abisso più profondo sulla Terra, i ricercatori hanno scoperto un virus completamente nuovo. Chiamato con l'impronunciabile nome di vB_HmeY_H4907, è stato trovato in associazione a batteri del genere Halomonas, che vivono nelle profondità marine e in particolar modo legati alle sorgenti idrotermali. Si tratta di spaccature della crosta terrestre dalle quali fuoriescono acqua e altri fluidi riscaldati dagli strati più interni del nostro pianeta. Pur trovandosi in abissi caratterizzati da pressione estrema e in cui non filtra la luce solare, la vita ha trovato la strada per pullulare anche qui. E dove c'è vita, “ci sono anche i regolatori a lavoro”, proprio come i virus, ha spiegato in un comunicato stampa uno degli scienziati responsabili del nuovo studio.

A scoprire l'insolito virus vB_HmeY_H4907 è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati cinesi del Center for Ocean Carbon Neutrality dell'Ocean University of China di Qingdao, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Studi Globali Integrati – Scuola di Arti e Scienze Integrate dell'Università di Hiroshima (Giappone), del Centro accademico congiunto UMT-OUC per gli studi marini e di altri centri di ricerca. Gli studiosi, coordinati dal professor Min Wang, docente presso il College of Marine Life Sciences dell'ateneo cinese, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato sedimenti raccolti a 8.900 metri di profondità nel cuore della Fossa della Marianne (il cui punto più profondo arriva a circa 11.000 metri). I ricercatori hanno determinato che il nuovo virus è un batteriofago o semplicemente fago, ovvero un virus che infetta e si replica all'interno di batteri, nel caso specifico quelli del genere Halomonas.

VB_HmeY_H4907 è anche un virus lisogenico, cioè un virus in grado di integrare il proprio materiale genetico (genoma) con quello della cellula invasa, mantenendo la capacità di dividersi e replicarsi passandolo alle cellule figlie durante la divisione cellulare. I virus lisogenici possono rimanere latenti e inattivi, non uccidendo l'ospite, ma in determinate condizioni posso attivarsi e innescare la lisi che lo elimina. Tra i virus noti di questo tipo ci sono quello che provoca l'herpes labiale e l'HIV, responsabile della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). Secondo gli autori dello studio il nuovo virus è il batteriofago più isolato e in profondità mai scoperto.

L'analisi del suo materiale genetico suggerisce l'appartenenza a una famiglia completamente nuova di Suvirus (caratterizzati da DNA a doppio filamento), che getta nuova luce “sulla diversità, l'evoluzione e le caratteristiche genomiche dei fagi delle profondità marine e delle interazioni fago-ospite”. Del resto la Fossa delle Marianne è l'habitat più profondo del pianeta e ospita una diversità di microrganismi straordinari, adattatisi a condizioni estremamente ostili di temperature, pressione e scarsità di nutrienti, favorendo un'evoluzione peculiare.

Il genoma del patogeno presenta DNA lineare da 40.452 bp con “un contenuto di GC del 57,64 percento e 55 frames aperti, ed è altamente omologo al suo ospite”, spiegano gli esperti. Ciò suggerisce la forte coevoluzione con i batteri. Gli autori dello studio sono a caccia di altri virus che vivono in ambienti estremi, grazie ai quali si potrà migliorare la “comprensione della virosfera”. “Gli ambienti estremi offrono prospettive ottimali per portare alla luce nuovi virus”, ha chiosato il professor Wang. I dettagli della ricerca “Identification and genomic analysis of temperate Halomonas bacteriophage vB_HmeY_H4907 from the surface sediment of the Mariana Trench at a depth of 8,900 m” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Microbiology Spectrum.

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