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Scoperto uno strano legame tra attrazione fisica e sistema immunitario

Le prove di un collegamento arrivano da uno studio che ha messo in relazione l’attrattività del viso e la funzione immunitaria.
A cura di Valeria Aiello
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La verità dietro alla bellezza è qualcosa su cui gli scienziati si sono scervellati fin dalla scoperta dell’evoluzione. Gli standard sociali della bellezza sono in qualche modo influenzati dal gentile stimolo della selezione sessuale, o la bellezza è solo davvero negli occhi di chi ci guarda? La risposta non è così semplice come scegliere una cosa o l’altra. Le costanti universali di ciò che tutti potremmo trovare bello sono state fonte di grande dibattito, eppure nel corso della storia, tutti i tipi culture umane hanno ritenuto attraenti determinate caratteristiche fisiche, ignorandone altre.

Anche se l’idea che ci sia uno standard oggettivo di bellezza rimane controversa, alcuni ricercatori suggeriscono che i tratti del viso considerati attraenti possano effettivamente essere indicatori di buona salute, il che implica che la nostra attrazione per questi tratti potrebbe potenzialmente giovare alla sopravvivenza della nostra prole. In questo contesto, gli autori di uno studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B: Biological Science, hanno affermato che la loro ricerca ha fornito prove di un collegamento tra l’attrattività del viso e il funzionamento del sistema immunitario.

L’indagine ha incluso 159 giovani adulti, le cui immagini sono state valutate per l’attrattività da 492 persone in sondaggi online. I partecipanti allo studio hanno anche eseguito una serie di test per valutare lo stato del proprio sistema immunitario, il livello di infiammazione e il proprio stato di salute.

Analizzando i risultati, gli autori hanno scoperto che le persone i cui volti erano visti come attraenti avevano una funzione immunitaria relativamente più sana, specialmente per quanto riguarda l’immunità da infezioni batteriche. Nessun legame è stato invece osservato tra maggiore infiammazione e attrattività dei partecipanti, suggerendo che l’attrazione per il viso sia un migliore indicatore di un sistema immunitario efficiente rispetto che di malattia. La funzione principale dell’attrattività facciale potrebbe, in altre parole, avere meno a che fare con l’evitare un partner malato che con l’evitare un partner che può avere un impatto sulla salute della tua futura prole, almeno ipoteticamente parlando.

Lo studio ha anche rivelato alcune interessanti differenze tra donne e uomini, con questi ultimi che avevano maggiori probabilità di essere ritenuti attraenti quando avevano una buona funzione immunitaria. Le donne, d'altra parte, erano considerate più attraenti quando mostravano una minore suscettibilità alle infezioni batteriche.

Anche se i risultati possono indicare che l’attrattività del viso può essere collegata a fattori immunitari che potrebbero essere trasmessi alla prole, non significa che non ci siano altri fattori ad influire sulla percezione individuale della bellezza. “È anche possibile che i legami tra attrattività e salute possano essere oscurati nell’uomo moderno, dato che le preferenze sul partner negli umani sono state forgiate prima dell’avvento della medicina moderna – dicono i ricercatori – . Pertanto, anche se l’attrattività può aver stimolato sia la salute sia la funzione immunitaria nelle popolazioni ancestrali, i legami con la salute potrebbero non verificarsi più poiché la medicina moderna consente a coloro con bassa immunocompetenza di rimanere in buona salute”.

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