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Scoperto un pianeta leggero come lo zucchero filato: potrebbe galleggiare sull’acqua

A 1.200 anni luce dalla Terra è stato scoperto un pianeta con la stessa densità dello zucchero filato. WASP-193b è come una gigantesca nuvola spaziale che potrebbe galleggiare sull’acqua.
A cura di Andrea Centini
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Credit: NASA, ESA, CSA, J. Olmsted/STScI
Credit: NASA, ESA, CSA, J. Olmsted/STScI

Nel cuore dello spazio profondo, a 1.200 anni luce dalla Terra, è stato scoperto un pianeta extrasolare denso come lo zucchero filato. In pratica è come fosse una gigantesca nuvola sospesa nella spazio, la cui delicata atmosfera si sostiene attraverso dinamiche non pienamente comprese dagli esperti. Anche perché WASP-193b, questo il nome del curioso e leggerissimo esopianeta, orbita molto vicino alla stella di riferimento, completando il moto di rivoluzione in appena 6,25 giorni terrestri. In altri termini, un anno su questo mondo alieno dura quasi quanto una settimana sulla Terra.

A descrivere le caratteristiche dell'esopianeta denso come lo zucchero filato è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati belgi dell'Università di Liegi, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Osservatorio marocchino di Oukaimeden, del prestigioso Massachusetts Institute of Techonology (meglio conosciuto con l'acronimo di MIT), dell'Istituto di Astrofisica delle Canarie e di molteplici altri centri sparsi per il mondo.

I ricercatori, coordinati dal professor Khalid Barkaoui, docente presso l'Astrobiology Research Unit dell'ateneo belga, hanno caratterizzato WASP-193b dopo averlo messo nel mirino di diversi telescopi spaziali e terrestri: fra essi il TRAPPIST-South da 0,6 metri, lo SPECULOOS-South da 1,0 metri e il “cacciatore di pianeti Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA. Le indagini spettroscopiche sono state invece condotte con gli spettrografi dell'Osservatorio Europeo Australe (ESO) e l'Euler.

I tre esopianeti Kepler51b, Kepler51c e Kepler51d densi come lo zucchero filato. Credit: NASA, ESA e L. Hustak, J. Olmsted, D. Player e F. Summers (STScI)
I tre esopianeti Kepler51b, Kepler51c e Kepler51d densi come lo zucchero filato. Credit: NASA, ESA e L. Hustak, J. Olmsted, D. Player e F. Summers (STScI)

Dalle analisi dei dati sono emerse le diverse caratteristiche peculiari dell'esopianeta, un cosiddetto “super Nettuno” circa il 50 percento più grande di Giove, il più maestoso pianeta del Sistema solare. Il dettaglio più insolito risiede proprio nella sua densità, pari a 0,059 +\- 0,014 grammi per centimetro cubo. È appena 0,139 volte quella di Giove (che è di 1,33 gr/cm3) e praticamente la stessa dello zucchero filato (0,05 gr/cm3). Quella della Terra, che è un pianeta roccioso, è di 5,51 grammi per centimetro cubo. Sono noti agli scienziati circa una dozzina di pianeti extrasolari dotati di una densità così bassa e sono soprannominati “Super-Puff”, proprio alla luce delle gonfie e leggerissime atmosfere. Nel 2019, grazie al Telescopio Spaziale Hubble, gli scienziati dell'Università del Colorado ne avevano scoperti tre: Kepler 51b, Kepler51c e Kepler51d, in orbita attorno a una stella simile al Sole, sita a circa 2.400 anni luce dal nostro pianeta. Anche WASP-193, la stella attorno a cui orbita il pianeta WASP-193b, ha caratteristiche assimilabili a quelle del nostro Sole: ha infatti una massa 1,1 volte superiore e un raggio 1,2 volte più grande, mentre la temperatura e l'età sono simili.

Come indicato, il pianeta-nuvola compie un'orbita attorno alla sua stella in appena 6,25 giorni ed è molto più vicino di Mercurio rispetto al Sole. A causa della temperatura elevatissima, del vento solare e di altri fenomeni legati alla vicinanza dovrebbe spazzar via rapidamente (dal punto di vista astronomico) la leggerissima atmosfera di WASP-193b . Eppure l'età di WASP-193 è di circa 6 miliardi di anni – è leggermente più anziana del Sole – pertanto non è chiaro come possa aver resistito così a lungo al suo fianco un pianeta così curioso, che non può essere spiegato con i normali modelli di evoluzione planetaria.

Uno dei metodi per saperne qualcosa di più è attraverso lo studio della sua atmosfera; per questo WASP-193b è un serissimo candidato da mettere nel mirino del Telescopio Spaziale James Webb, che ha tra le sue proprietà anche quella di caratterizzare le atmosfere dei lontani esopianeti. Per i tre scoperti da Hubble si ipotizza un'atmosfera composta da idrogeno ed elio, ricoperta da uno strato superficiale e opaco di metano. I dettagli della nuova ricerca “WASP-193b: An extremely low-density super-Neptune” sono stati pubblicati su ArXiv.

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