Scoperto un pianeta composto solo da acqua e ghiaccio: cosa sappiamo di Kepler-10c

Fuori dal sistema solare c'è un pianeta fatto praticamente soltanto di acqua, per lo più allo stato solido (ghiaccio) e, forse, in una piccola percentuale anche liquido. L'esistenza di pianeti acquatici con queste caratteristiche, anche detti "water world", finora era stata soltanto teorizzata, quindi Kepler-10c – questo è il suo nome – potrebbe essere il primo pianeta acquatico confermato dall'uomo.
L'esopianeta fa parte del sistema planetario Kepler-10, a cui appartiene anche "la prima super-Terra rocciosa scoperta dalla missione spaziale Kepler della Nasa", ovvero Kepler-10b. Ora, dopo anni di ricerca, un gruppo internazionale di studiosi guidato da ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) è riuscito a determinare massa e densità di Kepler-10c, a lungo fonte di grande incertezza tra gli esperti.
Com'è fatto e dove si trova Kepler-10c
Osservando il pianeta con lo spettrografo High Accuracy Radial velocity Planet Searcher for the Northern hemisphere (Harps-N), installato al Telescopio Nazionale Galileo (TNG) delle Isole Canarie, i ricercatori lo hanno studiato nel dettaglio e ne hanno descritto le caratteristiche in uno studio pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics.
Si tratta di un pianeta molto grande – almeno se confrontato con il nostro – con un raggio 2,35 volte quello della Terra e un volume 13 volte maggiore, mentre la sua massa è 11 volte quella terrestre, il che suggerisce una densità inferiore rispetto a un pianeta roccioso come il vicino Kepler-10b.
Grazie a queste osservazioni, il team di ricerca ha ipotizzato che potrebbe trattarsi di un mondo acquatico, una tipologia di pianeti la cui esistenza era finora solo ipotizzata. Rispetto a questo modello teorico, Kepler-10c potrebbe avere una peculiarità davvero unica nel suo genere: potrebbe essere composto non solo di acqua, ma di acqua allo stato solido. Se questa ipotesi venisse confermata, significherebbe che siamo davanti a un pianeta fatto interamente di ghiaccio.
Gli altri possibili pianeti acquatici
Gli studiosi hanno anche confermato l'esistenza di un terzo pianeta all'interno dello stesso sistema, la cui presenza era stata finora soltanto teorizzata. Il pianeta "fantasma", infatti, non è visibile nei transiti, ma è stato possibile confermarne l’esistenza grazie a “una piccola anomalia che esso induce sull’orbita di Kepler-10c”, spiega l’Inaf.
Aldo Bonomo, ricercatore dell’Inaf di Torino e primo autore dell’articolo, ha spiegato che, sebbene i pianeti acquatici siano stati finora solo teorizzati, sono stati rilevati circa 15 pianeti attorno a stelle di tipo solare, come Kepler-10c, che potrebbero rientrare in questa categoria. Ora, “la prova del nove dovrebbe venire dallo studio delle loro atmosfere con il telescopio spaziale James Webb, perché ci aspettiamo che essi abbiano delle atmosfere particolarmente ricche di vapore acqueo”, conclude l’esperto.