Scoperto in Messico un antico manufatto Maya, ha oltre mille anni e una funzione abbastanza curiosa
È uno disco, perfettamente circolare. Ha un diametro di 32 centimetri e pesa circa 40 chili. Tutto il bordo è coperto da geroglifici mentre al centro ci sono ritratte due persone. Sotto di loro una sfera. Per adesso non si conosce ancora molto altro sul reperto emerso dal sito archeologico di Chichen Itza, nella penisola dello Yucatan in Messico. Secondo una prima datazione, il manufatto dovrebbe essere stato creato tra l’800 d.C. e il 900 d.C. dai Maya, una civiltà del Centro America nata attorno al 2.000 a.C. e poi distrutta dal contatto con i colonizzatori arrivati in questo territorio dopo lo sbarco di Cristoforo Colombo nelle moderne isole Bahamas nel 1492.
Il sito archeologico di Chichen Itza è uno dei più famosi legati a questa civiltà, per intenderci è quello delle piramidi Maya costruite su gradoni. È uno dei patrimoni dell’umanità riconosciuti dall’Unesco e si estende per oltre 3 km². Le prime esplorazioni occidentali di questo sito risalgono al 1843 e sono state fatte dallo statunitense John Lloyd Stephens.
Per cosa veniva utilizzato il manufatto Maya
Questo disco di pietra completamente rivestito di intarsi dovrebbe essere un tabellone segnapunti. Uno strumento per controllare l’andamento delle partite nei tornei di un antico gioco rituale con una palla realizzata in gomma. Questo gioco non ha un nome preciso, a volte viene definito anche gioco della pelota ma è solo una dicitura più vicina allo spagnolo. Eppure tracce di questa pratica sono state trovate in molti siti archeologici del Centro America.
L’obiettivo era tenere la palla in gioco tra squadre diverse. In alcuni campi si trovano anche anelli in pietra con un buco all’interno in cui probabilmente la palla doveva essere lanciata. Le notizie su questa attività sportiva, spesso inserita in riti religiosi, sono parecchie, discordanti e cambiano con il procedere dei periodi storici. Una delle varianti più famose è quella in cui la palla, che poteva pesare anche quattro chili, veniva respinta da un campo all’altro solo attraverso colpi d’anca.