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Scoperto dinosauro che aveva le “braccine” più piccole di quelle del T.rex, ma era letale

Nell’Argentina nordoccidentale è stata scoperta una nuova specie di dinosauro, un carnivoro vissuto nel Cretaceo che aveva arti anteriori minuscoli.
A cura di Andrea Centini
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Un abelisauride. Credit: Andrey Atuchin/Wikipedia
Un abelisauride. Credit: Andrey Atuchin/Wikipedia

I paleontologi hanno scoperto una nuova specie di dinosauro teropode con arti anteriori talmente piccoli da risultare completamente inutili. Non solo non erano in grado di afferrare le prede, ma erano anche privi di artigli, dunque non potevano essere utilizzati nemmeno come strumenti di offesa, analogamente a quanto avveniva con le “braccine” del celebre tirannosauro (Tyrannosaurus rex). Il recente studio “Evidence that the arms of Tyrannosaurus rex were not functionless but adapted for vicious slashing” condotto da scienziati dell'Università delle Hawaii ha dimostrato che il T. rex usava gli arti anteriori per squartare le prede, grazie ai suoi poderosi artigli da 10 centimetri. La nuova specie, chiamata Guemesia ochoai, aveva invece degli arti anteriori vestigiali e non funzionali, esattamente come avviene negli orbettini e in altre lucertole che somigliano ai serpenti.

A descrivere il nuovo dinosauro teropode, un abile carnivoro bipede, è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati argentini del CONICET – Museo Argentino di Scienze Naturali “Bernardino Rivadavia”, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della Fundación de Historia Natural “Félix de Azara” dell'Università Maimónides, del Dipartimento di Scienze della Vita del Museo di Storia Naturale di Londra, della School of Geography, Earth, and Environmental Science dell'Università di Birmingham e dell'Università di Liverpool. Gli scienziati, coordinati dal professor Federico L. Agnolín del Laboratorio de Anatomía Comparada y Evolución de los Vertebrados del museo argentino, hanno scoperto i resti del Guemesia ochoai nell'Argentina nordoccidentale, presso la formazione Los Blanquitos del Tardo Cretaceo nella Valle dell'Amblayo, sita in provincia di Salta. È stato rivenuto soltanto un cranio quasi completo, ma dalle sue caratteristiche è stato stabilito che si tratta di un teropode abelisauride, una famiglia di potenti carnivori che vissero durante il Cretaceo nel supercontinente meridionale chiamato Gondwana. Oggi i loro resti fossili vengono trovati tra il Sud America, l'Africa (Madagascar compreso) e l'India.

L'abelisauro Carnotaurus sastrei. Credit: Fred Wierum/Wikipedia
L'abelisauro Carnotaurus sastrei. Credit: Fred Wierum/Wikipedia

Questi antichi rettili, scomparsi 66 milioni di anni fa a seguito dell'impatto dell'asteroide Chicxulub, sono noti per avere braccia minuscole, come mostrano le illustrazioni della specie Carnotaurus sastrei che vedete nell'articolo. Nonostante avessero arti anteriori così piccoli, questi dinosauri erano tutti fuorché innocui: avevano infatti mascelle potentissime e denti lunghi e affilati come grossi coltelli, grazie ai quali erano in grado di abbattere i possenti titanosauri. Il Guemesia ochoai era molto simile Carnotaurus sastrei, ma era di dimensioni inferiori – si tratta di uno degli abelisauridi più piccoli mai scoperti – e la sua testa non aveva creste. I ricercatori hanno rinvenuto nel cranio alcuni fori che probabilmente utilizzava per raffreddarsi, inoltre presentava una scatola cranica minuscola; il cranio era circa il 70 percento più piccolo di quelli dei suoi parenti più vicini. Forse era strettamente connesso con la specie ancestrale che diede origine agli abelisauridi.

“Questo nuovo dinosauro è piuttosto insolito per il suo genere, Ha diverse caratteristiche chiave che suggeriscono che si tratta di una nuova specie, inoltre fornisce nuove importanti informazioni su un'area del mondo di cui non sappiamo molto”, ha affermato il paleontologo Anjali Goswami del Museo di Storia Naturale di Londra in un comunicato stampa. “Mostra che i dinosauri che vivono in questa regione erano abbastanza diversi da quelli scoperti in altre parti dell'Argentina, supportando l'idea di territori distinti nel Cretaceo del Sud America. Ci mostra anche che c'è molto di più da scoprire in queste aree che ricevono meno attenzione rispetto ad alcuni dei siti fossili più famosi”, ha aggiunto il paleontologo. I dettagli della ricerca “First definitive abelisaurid theropod from the Late Cretaceous of Northwestern Argentina” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Journal of Vertebrate Paleontology.

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