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Scoperta nuova specie di dinosauro con le “braccine corte”: erano più piccole di quelle del T. rex

Un team di ricerca internazionale ha scoperto in Argentina una nuova specie di dinosauro teropode, un bipede carnivoro dall’aspetto letale ma con arti anteriori rudimentali. Le sue “braccine corte” erano più piccole e meno efficaci di quelle di un tirannosauro.
A cura di Andrea Centini
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Ricostruzione della nuova specie di dinosauro. Credit: Gabriel Díaz Yantén / Dinopedia
Ricostruzione della nuova specie di dinosauro. Credit: Gabriel Díaz Yantén / Dinopedia

In un sito paleontologico della Patagonia, in Argentina, è stata scoperta una nuova specie di dinosauro teropode, un bipede carnivoro dall'aspetto non troppo dissimile da quello di un tirannosauro o un allosauro. Tra gli elementi più peculiari di questo grande rettile estinto vi sono gli arti anteriori molto corti, considerati praticamente rudimentali dagli esperti. Si tratta infatti di un abelisauride, una famiglia teropodi ceratosauri vissuta nel Cretaceo che era caratterizzata proprio da queste curiose “braccine corte”. Come evidenziano i reperti fossili di alcune specie meglio conservate, in questi animali mancava persino l'articolazione tra braccio ed avambraccio; gli arti minuscoli venivano tenuti diritti. Secondo lo studioso Alexander O. Vargas questo tratto degli abelisauridi potrebbe essere associato a un difetto genetico che ha determinato la perdita di funzione di due specifici geni (HOXA11 e HOXD11), intimamente legati allo sviluppo degli arti anteriori. Ciò che è certo è che la nuova specie aveva arti decisamente meno sviluppati di quelli di un T. rex, già noti per la sproporzione con il resto del corpo.

A scoprire e descrivere i resti fossili della nuova specie di dinosauro teropode con le “braccine corte” è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas (CONICET) e del Museo Argentino de Ciencias Naturales Bernardino Rivadavia, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di diversi istituti. Fra quelli coinvolti il Dipartimento di Scienze Geofisiche dell'Università di Chicago e la Scuola di Scienze della Vita dell'Università Cinese di Hong Kong. La scoperta del fossile è avvenuta nel contesto di un'ampia spedizione nel sito paleontologico di Chubut, in Patagonia, dove erano già stati trovati molti altri fossili di dinosauro risalenti agli ultimi 15 milioni di anni del Cretaceo. Fra essi anche il Carnotaurus, il più “famoso” e grande abelisauride descritto dagli scienziati. All'inizio si credeva che il fossile della nuova specie fosse un piccolo di carnotauro, tuttavia indagini più approfondite hanno determinato che si trattava di animali differenti.

La nuova specie è stata scientificamente chiamata Koleken inakayali. Il nome del genere (Koleken) è una parola in lingua Tehuelches che significa “che viene dall'argilla e dall'acqua”; il riferimento è al deposito di roccia argillosa di Chubut in cui sono stati ritrovati i resti. L'epiteto inakayali è invece un omaggio a Inakayal, uno degli ultimi grandi leader del popolo nativo dei Tehuelches. Durante gli scavi gli scienziati guidati dai professori Diego Pol e Michael Pittmann hanno rinvenuto una serie di ossa fossili del nuovo dinosauro; fra esse alcune parti del cranio e dell'atlante, l'osso sacro completo, un bacino quasi integro, gli arti posteriori, otto vertebre dorsali e otto della coda. È un buon bottino, considerando che talvolta i paleontologi devono “accontentarsi” di singoli frammenti, con i quali devono provare a descrivere intere e gigantesche creature.

Dalle analisi dei resti è stato determinato che l'esemplare di Koleken inakayali era un immaturo lungo circa 6 metri quando è morto. Questo dinosauro visse 70 milioni di anni fa (Tardo Cretaceo) ed era contemporaneo del carnotauro. Non si può escludere che il giovane teropode possa essere stato predato proprio dal più grande abelisauride. Nel 2022 il gruppo di ricerca del CONICET aveva annunciato la scoperta di un altro dinosauro dalle “braccine corte”, Guemesia ochoai, i cui resti furono rinvenuti presso la formazione Los Blanquitos nella Valle dell'Amblayo, in provincia di Salta. Anch'esso visse nel Tardo Cretaceo. I dettagli della nuova ricerca “A new abelisaurid dinosaur from the end Cretaceous of Patagonia and evolutionary rates among the Ceratosauria” sono stati pubblicati su Cladistics.

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