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Samantha Cristoforetti ha filmato un’aurora polare mozzafiato dallo spazio: il video meraviglioso

In un momento di riposo della missione Minerva l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti ha immortalato una spettacolare aurora polare dallo spazio.
A cura di Andrea Centini
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A un paio di settimane dalla pubblicazione di quattro magnifici scatti dedicati all'aurora polare vista dallo spazio, Samantha Cristoforetti è tornata nuovamente a deliziarci col suggestivo fenomeno ottico, ma questa volta lo ha fatto con un video di rara bellezza. L'astronauta italiana dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha condiviso il filmato sul proprio profilo Twitter, come le immagini di cui sopra, corredandolo dell'immancabile descrizione: “… E nel frattempo, guardando dalla parte posteriore, l'aurora brilla oltre l'orizzonte. E riuscite a vedere le ombre proiettate dalla Luna sugli elementi della @Stazione Spaziale?”, ha scritto con piglio poetico la Cristoforetti.

L'aurora polare immortalata da Samantha Cristoforetti. Credit: Samantha Cristoforetti / ESA / Twitter
L'aurora polare immortalata da Samantha Cristoforetti. Credit: Samantha Cristoforetti / ESA / Twitter

Il filmato, della durata di poco più di un minuto, mostra gli archi aurorali mentre danzano sinuosi e pulsanti sulla Terra, accarezzandola e illuminandola di un verde brillante come lunghi serpentoni. Visto dalla superficie terrestre questo fenomeno è talmente bello da mozzare il fiato, ma ammirato da lassù, a 400 chilometri di quota mentre si sfreccia a 7,66 chilometri al secondo (27.600 chilometri orari), deve letteralmente trafiggere di emozioni l'osservatore.

Il video è stato accompagnato da una colonna sonora “Chillout” particolarmente azzeccata, che rende lo spettacolo ancor più suggestivo. Interessante anche il dettaglio evidenziato dall'astronauta torinese sull'ombra della Luna , che oscura i pannelli solari e gli altri elementi del laboratorio orbitante mentre viaggia nello spazio.

Aurora boreale fotografata in Islanda il 3 settembre 2022. Credit: Alessandro Nobili
Aurora boreale fotografata in Islanda il 3 settembre 2022. Credit: Alessandro Nobili

Purtroppo i dettagli del video non permettono di comprendere se si tratti di un'aurora boreale, cioè di un'aurora polare nell'emisfero settentrionale, oppure di un'aurora australe stagliata sull'emisfero meridionale, come quella mostrata nei quattro scatti condivisi il 22 agosto dall'astronauta. Non è stata indicata nemmeno la data in cui sono state registrate le immagini. Potrebbe tuttavia trattarsi della maestosa aurora boreale apparsa nel cuore della notte del 3 settembre nei cieli dell'Islanda, immortalata da alcuni fortunati turisti, come l'italiano Alessandro Nobili che ci ha gentilmente concesso i suoi scatti. Le fotografie sono state scattate alle 02:00, lungo la costa di Hafnarfjörður.

Aurora boreale. Credit: Alessandro Nobili
Aurora boreale. Credit: Alessandro Nobili

Ricordiamo che le aurore polari sono fenomeni ottici che si verificano nella ionosfera, innescati dall'interazione tra le particelle cariche elettricamente del vento solare e i gas presenti in questa fascia rarefatta dell'atmosfera. La reazione accende di verde e d'azzurro le particelle allineate con il campo magnetico terrestre, dando vita all'incredibile spettacolo di luci. Più è energetico il vento solare, maggiore è l'intensità e la diffusione delle aurore. In questo periodo di significativa attività magnetica del Sole, che tra brillamenti ed espulsioni di massa coronale (CME) continua a proiettare verso la Terra forti flussi di particelle, le probabilità di splendide aurore come quelle immortalate dalla Cristoforetti e dal turista in Islanda sono piuttosto alte. Questo fenomeno, in realtà, nasconde anche un “lato oscuro”: espulsioni di materiale troppo energetiche possono infatti scatenare pericolose tempeste geomagnetiche sulla Terra, con le più potenti in grado di “friggere” i satelliti e danneggiare linee elettriche e internet, fra le altre cose.

A settembre del 1859 il famoso “Evento di Carrington” fece prendere fuoco ai telegrafi e scatenò spettacolari aurore anche sul cielo di Roma. Un evento di questo tipo, nel nostro mondo ipertecnologico e iperconnesso, rischia di spedirci dritti nel Medioevo, come sostengono gli scienziati. Proprio in questi giorni una macchia solare monitorata dagli scienziati ha sviluppato un campo magnetico di classe delta che potrebbe sprigionare un brillamento di classe X, a sua volta in grado di scatenare una tempesta geomagnetica G5 (il livello più alto e potenzialmente distruttivo). La nostra stella in questo periodo risulta piuttosto “irrequieta” poiché si sta avvicinando al suo picco massimo di attività magnetica del ciclo di 11 anni, atteso dagli esperti per luglio del 2025.

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