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Risolto il mistero del “continente perduto”: ecco dove si trova e perché non riuscivamo a vederlo

I resti di Argolandia, il continente che si pensava fosse scomparso senza lasciare traccia, erano nascosti sotto le giungle di gran parte dell’Indonesia e del Myanmar.
A cura di Valeria Aiello
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Il mistero di Argolandia, il continente perduto, apparentemente scomparso 155 milioni di anni fa, sarebbe stato finalmente risolto: gli scienziati hanno trovato le prove di questa antica massa continentale nel Sud-est asiatico e hanno ricostruito la sua storia, scoprendo perché non riuscivamo a trovarlo.

Rispetto a un altro famoso continente perduto, la Grande Adria, che sprofondò nel mantello terrestre, con l’unica parte rimasta che diede vita a catene montuose come Alpi e Appennini, il continente perduto di Argolandia non ha lasciato tracce sotto forma di strati rocciosi. “Sapevamo che doveva essere da qualche parte a nord dell’Australia, quindi ci aspettavamo di trovarlo nel Sud-est asiatico” ha affermato Eldert Advokaat, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze della Terra della Università di Utrecht, nei Paesi Bassi, e autore principale dello studio appena pubblicato sulla rivista Gondwana Research.

Da tempo, i geologi sospettavano che Argolandia fosse una massa continentale che circa 155 milioni di anni si staccò dall’Australia occidentale, andando alla deriva. Quando però Advokaat e i suoi colleghi hanno provato a ricostruire il suo viaggio oceanico, si sono trovati letteralmente a che fare con “isole di informazioni, motivo per cui la nostra ricerca ha richiesto così tanto tempo”.

Gli studiosi hanno infatti impiegato circa sette anni per ricostruire la storia di Argolandia. “La situazione del Sud-est asiatico è molto diversa da luoghi come l’Africa e il Sud America, dove il continente si è nettamente diviso in due pezzi – ha aggiunto Advokaat -.  Argolandia si è divisa in molti frammenti diversi. E ciò ha ostacolato la nostra visione del viaggio del continente”.

Questo finché gli studiosi non si sono resi conto che i frammenti di Argolandia sono arrivati nella posizione attuale più o meno nello stesso periodo, il che ha chiarito come una volta fossero collegati insieme. “I frammenti formano un collage – ha precisato Advokaat – . Argolandia era nascosta sotto le verdi giungle di gran parte dell’Indonesia e del Myanmar.

Argolandia non era un continente ma un Argopelago

Il principale motivo per cui non trovavamo Argolandia risiede nel fatto che questa massa continentale non è mai stata un unico continente chiaramente delineato: era, piuttosto, quello che gli studiosi hanno definito come un “Argopelago”, un arcipelago di frammenti separati da bacini oceanici più antichi. Secondo i calcoli di Advokaat e colleghi, la frammentazione di Argolandia sarebbe iniziata molto prima del suo distacco, circa 300 milioni di anni fa, subendo un’accelerazione intorno a 215 milioni di anni fa, quando il continente si è disgregato in frammenti sottili.

Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno condotto un lavoro sul campo su diverse isole, tra cui Sumatra, Isole Andamane, Borneo, Sulawesi e Timor, per testare i loro modelli e determinare l’età dei principali strati rocciosi. La ricostruzione parziale della deriva di Argolandia, da quando la sua disgregazione accelerò, è mostrata nella seguente immagine.

Ricostruzione parziale della deriva di Argolandia, fino a 215 milioni di anni fa, quando la sua disgregazione accelerò / Credit: Università di Utrecht
Ricostruzione parziale della deriva di Argolandia, fino a 215 milioni di anni fa, quando la sua disgregazione accelerò / Credit: Università di Utrecht

Come detto, nei frammenti dell’antico continente, gli studiosi hanno trovato i resti di piccoli oceani risalenti a circa 200 milioni di anni fa. Questi si sarebbero formati quando le forze tettoniche hanno allungato e spaccato l’Argolandia, prima che la massa continentale si staccasse dall’Australia occidentale, andando alla deriva verso nord-ovest e lasciando dietro di sé un bacino nascosto nelle profondità dell’oceano Indiano, noto come Pianura abissale di Argo.

È stata proprio questa caratteristica sottomarina a dare il nome a quella che si pensava fosse una massa continentale apparentemente scomparsa. “La struttura del fondale marino ha rivelato che la massa deve essersi spostata verso nord-ovest, finendo dove oggi si trovano le isole del Sud-est asiatico” hanno evidenziato gli studiosi. Quella massa non era però un vero e proprio continente, ma “i resti di piccoli frammenti continentali circondati da bacini oceanici molto più antichi”.

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