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Raro pesce degli abissi dall’aspetto “mostruoso” trovato su una spiaggia

Su una spiaggia del Crystal Cove State Park, una riserva naturale in California, è stato trovato il corpo di un raro pesce abissale, una rana pescatrice dall’aspetto “inquietante” che vive fino a 1.000 metri di profondità. Negli ultimi 100 anni sono stati rinvenuti poco più di 30 esemplari di questa specie.
A cura di Andrea Centini
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Credit: California State Park
Credit: California State Park

Su una spiaggia della California, negli Stati Uniti, è stata rinvenuta la carcassa di un raro pesce abissale dall'aspetto "mostruoso", del quale sono note solo poche decine di spiaggiamenti nel corso dell'ultimo secolo. Si tratta di uno splendido esemplare di pacific footballfish (Himantolophus sagamius), una rana pescatrice appartenente alla famiglia degli Himantolophidae – 23 specie in tutto – che vive nelle acque dell'Oceano Pacifico, a una profondità compresa tra i 600 e i 1.000 metri, dove non filtra la luce solare. In pratica, vive nel buio totale o quasi, dato che questo affascinante habitat naturale è popolato da creature bioluminescenti (come la stessa rana pescatrice, grazie all'aiuto di batteri).

Il pesce ha un areale di distribuzione molto esteso, che collega l'Estremo Oriente alle coste del continente americano. Poiché vive negli abissi, i suoi avvistamenti sono estremamente rari, così come gli spiaggiamenti, eventi sfortunati per gli animali ma molto preziosi per gli scienziati, dato che possono mettere le mani su campioni di specie molto difficili da reperire e studiare. Non c'è dunque da stupirsi che il ritrovamento della rana pescatrice sia stata accolta con entusiasmo dalla comunità scientifica locale. A comunicarlo su X (ex Twitter) con un video ad hoc il Crystal Cove State Park, un parco statale della California sito nella contea di Orange. Il parco abbraccia circa 5 chilometri di litorale tra Newport Beach e Laguna Beach, ed è proprio su una delle sue meravigliose spiagge che è stato recuperato il corpo dell'affascinante creatura degli abissi.

A essere recuperata è stata una femmina in un ottimo stato di conservazione. Di colore scuro e con impressionanti file di denti aguzzi, presenta anche il caratteristico illicio sopra la testa, il primo raggio modificato della pinna dorsale che funge da “canna da pesca”; alla sua estremità, infatti, si trova l'esca che diventa bioluminescente grazie alla cooperazione di milioni di batteri simbionti. La rana pescatrice la usa per attrarre le prede – come piccoli pesci, crostacei e cefalopodi – e divorarle con un fulmineo e letale scatto. Le femmine di questi pesci sono generalmente molto più grandi dei maschi; questi ultimi, in alcuni generi, vivono addirittura come minuscoli parassiti sul corpo delle compagne (arrivano al massimo a 4 centimetri, contro i 60 delle femmine). Hanno una muscolatura scarsa e per questo gli esperti ritengono che siano pesci con scarse capacità natatorie.

L'esemplare, come indicato, è perfettamente conservato e ora verrà studiato approfonditamente dai biologi marini, come i due esemplari spiaggiatisi sempre in California nel 2021. Il primo, rinvenuto a maggio, è finito nel Museo di Storia Naturale di Los Angeles, mentre il secondo, trovato a dicembre, è stato analizzato dall'ittiologo Ben Frable che scoprì la presenza di sabbia nello stomaco. È un dettaglio molto anomalo, dato che non era mai stata trovata prima in questi pesci. Le rane pescatrici del genere Himantolophus (non presente in Italia) sono così rare e preziose che gli scienziati esortano chiunque dovesse imbattervisi di avvisare le autorità competenti per il recupero.

Varie specie di rane pescatrici. Credit: Masaki Miya et al.
Varie specie di rane pescatrici. Credit: Masaki Miya et al.
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