Raro allineamento di 5 pianeti nel cielo del 17 giugno: come riconoscerli e quando vederli
Poco prima dell'alba di sabato 17 giugno il cielo sarà impreziosito da uno straordinario allineamento con cinque pianeti, ovvero Giove, Saturno, Mercurio, Urano e Nettuno. I primi tre protagonisti della lista sono (in genere) perfettamente visibili a occhio nudo, mentre gli altri due, i pianeti più lontani del Sistema solare conosciuti come “giganti ghiacciati”, rappresentano una sfida assai maggiore. Urano, infatti, è visibile senza strumenti solo in determinate circostanze e in cieli molto bui e stellati, dunque privi di inquinamento luminoso; per Nettuno è invece necessario almeno un binocolo o un piccolo telescopio, avendo una magnitudine – luminosità apparente – al di sotto dell'osservabilità per l'occhio umano. Per via del coinvolgimento di corpi celesti così deboli e lontani non saremo innanzi a un allineamento planetario straordinario, come quelli che hanno impreziosito il cielo tra aprile e giugno dello scorso anno, tuttavia sarà un'occasione imperdibile per ammirare la volta celeste e imparare a riconoscere alcuni dei protagonisti più suggestivi del firmamento.
Come indicato, per ammirare il "trenino di pianeti" sarà necessario alzarsi molto presto, dato che la migliore visibilità sarà raggiunta circa un'ora prima dell'alba, attesa in Italia tra le 05:15 e le 06:00 in base alla posizione geografica dell'osservatore (alle 05:34 a Roma, alle 05:30 a Napoli, alle 05:44 a Palermo e alle 05:16 a Udine). Per iniziare a cercare i singoli corpi celesti si dovrà puntare lo sguardo esattamente a Est, a non troppi gradi di distanza dall'orizzonte. Lì sarà visibile il più luminoso del gruppo, Giove, che è il quarto oggetto più “splendente” della volta celeste dopo il Sole, la Luna e Venere. È impossibile confonderlo con qualunque altro astro proprio in virtù della sua significativa luminosità.
Individuato Giove, incastonato tra la costellazione dei Pesci e quella della Balena, si può provare a intercettare Mercurio, che si troverà ancora più in basso sull'orizzonte e alla sua sinistra. Il piccolo pianeta, il primo e più veloce del Sistema solare, sarà nel cuore della costellazione del Toro, leggermente al di sopra della brillante stella Aldebaran e diversi gradi al di sotto dell'ammasso stellare delle Pleiadi. Per trovare Saturno bisognerà invece guardare ben più lontano e a destra di Giove; il “Signore degli Anelli”, caratterizzato da una tenue colorazione giallognola, sarà infatti tra Sud e Sud Est nella costellazione dell'Acquario. Tratteggiando una linea immaginaria che congiunge Mercurio e Giove non sarà difficile trovarlo nel cielo, anche perché non sarà circondato da astri con una luminosità paragonabile.
Una volta identificati i tre protagonisti visibili a occhio nudo sarà bene armarsi con un piccolo binocolo o un telescopio per andare a caccia delgli altri due pianeti, come indicato più “inafferrabili”. Partiamo da Urano. Il gigante ghiacciato adagiato su un fianco sarà a metà strada tra Mercurio e Giove, all'altezza delle Pleiadi o “Sette Sorelle”. Come specificato, in un cielo molto buio il pianeta blu è visibile a occhio nudo, ma a ridosso dell'alba e così basso sull'orizzonte è praticamente impossibile riuscire a vederlo distintamente dall'Italia senza l'aiuto di uno strumento ottico. Quest'ultimo sarà assolutamente necessario per Nettuno, il più remoto del nostro sistema stellare, il cui afelio – la distanza massima dal Sole – è superiore a 4,5 miliardi di chilometri (la Terra dista dalla stella 152 milioni di chilometri). Nettuno si troverà sulla linea che congiunge Giove e Saturno, ma molto più vicino a quest'ultimo. Come riferimento si può prendere la testa della costellazione dei Pesci, dato che si troverà esattamente sotto di essa.
Per ammirare l'allineamento planetario avremo a disposizione un'ora di tempo circa, cioè fino al sorgere del Sole, che con la sua luce inizierà a cancellare dal firmamento tutti i protagonisti dell'evento astronomico. Tra i pianeti visibili a occhio nudo il primo a sparire sarà Mercurio, poiché si tratta del più vicino al Sole; seguiranno Saturno e infine Giove. Si raccomanda di non puntare lo sguardo a Est a ridosso del sorgere del Sole e dopo che è sorto, dato che si rischiano gravi danni alla vista. La stella non va mai guardata direttamente, se non attraverso appositi dispositivi e filtri.