Rarissimo gabbiano sghignazzante avvistato in Toscana: in Italia solo 5 segnalazioni storiche
Un rarissimo gabbiano sghignazzante (Leucophaeus atricilla) è stato avvistato a Castiglione della Pescaia, in provincia di Grosseto (Toscana). Il curioso nome comune di questo uccello è legato al suo particolare richiamo, che ricorda da vicino una specie di risata. Potete ascoltarlo nel video più in basso, condiviso su YouTube dagli ornitologi del Cornell Lab of Ornithology dell'Università Cornell Ithaca (Stato di New York, Stati Uniti). Per rendersi conto di quanto è difficile vedere questo animale in Italia, basti sapere che ad oggi ci sono state solo cinque registrazioni ufficialmente riconosciute dalla Commissione Ornitologica Italiana (COI) dell'associazione Centro Italiano Studi Ornitologici (CISO). Gli esemplari di gabbiano sghignazzante sono stati visti tra il 1996 e il 2014 in Liguria, Sicilia e Toscana, sempre in provincia di Grosseto. Il nuovo avvistamento deve essere ancora certificato dagli esperti, tuttavia ci sono pochi dubbi sul suo riconoscimento.
Il gabbiano è stato individuato per la prima volta venerdì 27 settembre dall'ornitologo toscano Riccardo Sirna. L'uccello si trovava – e dovrebbe trovarsi tuttora – alla foce del fiume Bruna, non lontano dalle meravigliose zone umide della Riserva Naturale Diaccia Botrona. A confermarcelo anche il naturalista Simone Proietti, che lo ha avvistato e fotografato nei giorni scorsi. Le splendide immagini che trovate a corredo dell'articolo ci sono state gentilmente concesse proprio dal dottor Proietti. “In occasione del mio avvistamento di questo fine settimana erano tanti i birdwatcher e fotografi presenti, provenienti anche da molto lontano, addirittura Lombardia e Veneto, che con molta accortezza si sono goduti questo ospite speciale”, ha commentato a Fanpage.it il naturalista, appassionato di fotografia naturalistica e socio di EBN Italia (la principale associazione italiana di birdwatching). La notizia si è diffusa rapidamente tra appassionati e studiosi e in molti stanno infatti provando ad ammirare questo uccello venuto da lontano, sempre nel massimo rispetto della specie.
Il gabbiano sghignazzante, che come altri esponenti del genere Leucophaeus faceva parte del più ampio genere Larus (al quale appartiene ad esempio il gabbiano reale zampegialle, Larus michahellis), è un gabbiano di medie dimensioni che nidifica principalmente lungo le coste atlantiche del continente americano, dal Canada fino al Brasile. Colonie sono presenti anche ai Caraibi e lungo le coste del Pacifico. Sono riconosciute due sottospecie (L. a. megalopterus e L. a. atricilla) delle quali la seconda può essere avvistata anche in India, Venezuela e Guyana francese. Si tratta di un uccello di medie dimensioni con un'apertura alare massima di 110 centimetri e una lunghezza di una quarantina di centimetri. Gli esemplari più grandi non raggiungono i 400 grammi di peso. Il piumaggio estivo è bianco con ali grigie (più scure di quelle di altri gabbiani) e la testa è nera. L'esemplare avvistato in provincia di Grosseto non presenta l'abito.
Ma come è arrivato in Italia un uccello che vive nelle Americhe? Non è un fenomeno così inconsueto che specie “esotiche” possano raggiungere occasionalmente luoghi lontani rispetto agli habitat d'origine, in particolar modo a causa di violente perturbazioni che possono stravolgere le rotte migratorie. Si ricordi ad esempio l'invasione di gazze marine in Italia del 2022, una specie che comunque si avvista decisamente con maggiore frequenza nel nostro Paese rispetto al gabbiano sghignazzante (in quell'occasione furono i numeri coinvolti e la distribuzione a sorprendere gli ornitologi). Gli esemplari che occasionalmente vengono avvistati molto lontani dai loro luoghi d'origine vengono chiamati “vagrants”, vagabondi. Spesso capita di avvistarli in mezzo alle isole oceaniche, vere e proprie scialuppe salvataggio per uccelli spinti nel cuore del grande blu da eventi atmosferici di notevole intensità.