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Rarissimo cucciolo di megattera bianco avvistato a Tonga: le splendide immagini della balena Mãhina

Un gruppo di nuotatori ha incontrato nelle acque di Tonga uno splendido e rarissimo esemplare bianco di megattera, un cucciolo cui è stato dato il nome di Mãhina, Luna nella lingua locale. Le immagini del meraviglioso cetaceo.
A cura di Andrea Centini
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Mãhina, il cucciolo di megattera bianco. Credit: Matt Porteous/Jono Allen/Ocean Culture Life/ Screenshot Instagram
Mãhina, il cucciolo di megattera bianco. Credit: Matt Porteous/Jono Allen/Ocean Culture Life/ Screenshot Instagram

Nelle acque di Tonga, uno stato insulare della Polinesia nel cuore dell'Oceano Pacifico meridionale, un gruppo di nuotatori ha avuto un incontro straordinario e ravvicinato con un cucciolo di megattera (Megaptera novaeangliae) bianco. Si tratta di una femmina, alla quale è stato assegnato il grazioso nome di Mãhina, “luna” in tongano. Le megattere sono grandi cetacei che arrivano a una lunghezza massima di 17 metri e hanno una colorazione tipicamente scura, con alcuni dettagli bianchi nella porzione ventrale e sulle pinne pettorali. Pertanto la cucciola è affetta da una condizione genetica, molto probabilmente leucismo, conosciuto anche come albinismo parziale.

Una megattera in salto
Una megattera in salto

Mãhina non è la prima megattera bianca di cui è stata documentata l'esistenza; basti ricordare il celebre Migaloo avvistato diverse volte al largo dell'Australia, oppure il magnifico esemplare filmato alle isole Azzorre nel 2022 nei pressi delle isole di Pico e Faial durante un'escursione di whale watching. Si tratta di avvistamenti davvero eccezionali, ma quello di un piccolo lo è ancora di più. Le megattere dell'emisfero australe si radunano al largo dell'arcipelago polinesiano tra i mesi di luglio e novembre, dove le femmine gravide danno alla luce i propri piccoli. Come spiegato da IFLScience, si pensa che il piccolo avvistato a Tonga assieme a sua madre sia nato nelle acque dell'isola di Vava'u, una delle cinque regioni amministrative del regno oceanico.

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Tonga è conosciuta in tutto il mondo per essere uno dei pochi posti in cui è permesso il nuoto con le megattere, dove comunque è rigidamente regolamentato (ed è un'esperienza molto costosa). L'avvistamento di Mãhina è avvenuta proprio nel contesto di una di queste uscite, organizzata dall'associazione di beneficenza Ocean Culture Life. Durante l'escursione le guide naturalistiche si sono accorte della presenza della grande femmina con il cucciolo bianco, un incontro che ha regalato loro “uno dei momenti oceanici più rari e mozzafiato che il nostro pianeta ha da offrire”, come spiegato su Instagram dal fotografo naturalista Matt Porteous.

“Il suo corpo bianco luminoso si muoveva con grazia nel blu profondo protetto dalla madre, come una leggenda vivente, un angelo dell'oceano, che si dispiegava davanti ai nostri occhi. Questo è stato più di un semplice incontro: un privilegio, uno sguardo fugace a un mondo che pochi hanno la fortuna di vedere”, ha sottolineato con emozione Porteous. “Ma la magia è andata oltre la sua bellezza. Prima che ci avvicinassimo, la nostra guida, Jono Allen, ha fatto qualcosa che ha plasmato magnificamente i minuti successivi mentre danzava dolcemente nell'oceano, replicando i movimenti della madre balena, guadagnandosi la sua fiducia mentre la megattera ci vegliava”, ha aggiunto.

La guida avrebbe messo a proprio agio la madre che ha così lasciato avvicinare Mãhina al gruppo di fortunatissimi nuotatori, sempre nell'assoluto rispetto delle normative. “Assistere a questa comunicazione silenziosa è stato come parte di un antico rituale, un ponte di comprensione tra specie”, ha chiosato Porteous nel suo post su Instagram. Come indicato, il giovanissimo esemplare di megattera soffre di una condizione genetica che ha reso candida la sua pelle. Molto probabilmente si tratta di leucismo e non di albinismo, perché i suoi occhi sono neri. Negli animali albini anche il colore dell'iride è assente per mancanza di melanina; ciò permettere di vedere i vasi sanguigni della retina ed è per questo che gli occhi degli animali albini appaiono tipicamente rosati.

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Il leucismo è invece un albinismo incompleto, in cui parti del corpo mantengono la colorazione naturale. Purtroppo si tratta di condizioni pericolose per la vita di un animale selvatico; molto raramente gli esemplari bianchi raggiungono l'età adulta, non potendosi mimetizzare nell'ambiente e dunque diventando facili bersagli per i predatori. Alcuni cetacei hanno comunque maggiori chance di sopravvivenza perché vivono in gruppi sociali uniti che difendono con vigore gli esemplari minacciati. Resta il problema delle lesioni alla pelle e dei possibili tumori a causa dell'esposizione alla radiazione solare. Ci sono comunque buone probabilità che Mãhina possa crescere e diventare grande e forte come sua madre.

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