Rarissimo codirosso spazzacamino bianco avvistato al Parco Nazionale del Circeo: lo splendido scatto
Un rarissimo codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros) bianco è stato avvistato e fotografato al Parco Nazionale del Circeo, nei pressi del Borgo di Villa Fogliano. A immortalare il piccolo e candido uccello su un rametto è stato il fotografo naturalista Mauro Vitelli, dopo un lunghissimo appostamento. Il primo avvistamento era infatti avvenuto attorno alle 08:00 del mattino di oggi, martedì 29 novembre, ma solo alle 15:30 il passeriforme è arrivato a “tiro” della fotocamera, equipaggiata con un potente teleobiettivo da 600 mm. È stata dunque un'attesa di diverse ore, ma ripagata da uno scatto splendido, che rende piena giustizia a un incontro così speciale, raro ed emozionante.
Si è trattato di un avvistamento eccezionale non per la specie in sé, molto comune da osservare soprattutto durante le stagioni fredde, ma per la sua colorazione peculiare. È infatti un esemplare affetto da leucismo, una condizione genetica dovuta a un'anomalia (o alla mancanza) di un enzima chiamato tirosinasi, che è deputato alla produzione della melanina, il composto responsabile della pigmentazione della pelle, del piumaggio e della pelliccia degli animali. Ricordiamo che il leucismo è un albinismo incompleto. Gli animali propriamente albini, infatti, mancano anche di pigmentazione nell'iride, che lascia intravedere i vasi sanguigni retrostanti donando agli occhi la tipica colorazione rosata. L'uccello fotografato da Mauro Vitelli ha invece un occhio tipicamente scuro.
Normalmente il codirosso spazzacamino presenta una bella colorazione contrastata, con evidente dimorfismo sessuale. Il maschio è grigio cenere con maschera facciale nera, dettagli delle ali bianchi e neri e screziatura sul ventre, con la coda arancio acceso che dà il nome alla specie. La femmina ha colori meno evidenti; è quasi completamente grigio – topo, con dettagli delle ali più scuri e la coda arancione. Un esemplare bianco, dunque, è completamente diverso da uno tipico e non è per nulla facile da osservare in natura. A maggior ragione se si considera che gli animali albini / leucistici difficilmente vivono a lungo; sono infatti molto evidenti nell'ambiente e non riescono a mimetizzarsi. Spessissimo diventano un pasto facile per i predatori in giovane età. Talvolta soffrono anche di problematiche alla vista (meno degli albini) e alla pelle, che rendono ancor più perigliosa l'esistenza. La speranza è che il piccolo passeriforme, dal comportamento piuttosto schivo, possa sopravvivere a lungo.
Lo scorso anno sempre al Parco Nazionale del Circeo un altro fotografo naturalista – Giancarlo Bernardi – aveva fotografato una splendida rondine bianca, avvistata nei pressi di un lago salmastro. Era in compagnia di altri esemplari, radunatisi in vista della migrazione autunnale verso l'Africa.