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Rara specie di squalo fantasma scoperta al largo della Nuova Zelanda: “È color cioccolato”

Negli abissi a ovest dell’Isola del Sud, la più grande della Nuova Zelanda, è stata scoperta una nuova specie di squalo fantasma o chimera. Si tratta di un pesce cartilagineo dall’aspetto curioso che si nutre di crostacei a grandi profondità.
A cura di Andrea Centini
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La nuova specie di chimera o squalo fantasma. Credit: NIWA
La nuova specie di chimera o squalo fantasma. Credit: NIWA

Al largo della Nuova Zelanda è stata scoperta una nuova specie di chimera, un pesce cartilagineo degli abissi dall'aspetto peculiare e strettamente imparentato con razze e squali. Negli Stati Uniti e in altri Paesi le chimere sono conosciute come “squali fantasma”, pur non essendo effettivamente squali, ma hanno anche diversi altri nomi curiosi, legati alla loro morfologia. Fra quelli più noti vi sono “pesci coniglio”, per via dei grandi occhi sporgenti e il muso da lagomorfo; “pesci ratto” per la lunga pinna caudale filiforme che ricorda la coda dei roditori; e “pesci dal naso a punta”, sempre a causa delle caratteristiche della testa di alcuni generi. Ciò che è certo è che si tratta di animali poco conosciuti che in pochi hanno avuto la fortuna di vedere di persona, dato che vivono a grandissime profondità. Anche per questo è difficile studiarli e classificarli. La nuova specie appena scoperta, ad esempio, si riteneva fosse una chimera chiamata Harriotta raleighana a distribuzione presumibilmente globale, ma le indagini genetiche hanno dimostrato che si tratta di un pesce distinto che vive esclusivamente nelle acque profonde attorno al continente oceanico.

A scoprire e descrivere la nuova specie di pesce fantasma dal muso stretto australiano, cui è stato assegnato il nome scientifico di Harriotta avia, è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati neozelandesi del National Institute of Water and Atmospheric Research (NIWA), che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di vari istituti. Fra quelli coinvolti il Dipartimento di Biologia dell'Università Millersville, il Pacific Shark Research Center, l'Istituto per gli Studi Marini e Antartici dell'Università della Tasmania e l'Hollings Marine Lab. I ricercatori, coordinati dalla dottoressa Brittany Finucci, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato a fondo gli esemplari raccolti nelle acque profonde di Chatham Rise nell'Oceano Pacifico sud-occidentale. Si tratta di un vasto fondale a ovest dell'Isola del Sud – la più grande della Nuova Zelanda – che fa parte del “microcontinente” sommerso della Zealandia. I prelievi, effettuati tra i 400 e 1000 metri di profondità, sono stati eseguiti in collaborazione con l'ente Fisheries New Zealand.

Dalle analisi morfologiche e morfometriche la dottoressa Finucci e colleghi hanno determinato che Harriotta avia è una specie distinta da Harriotta raleighana e presenta diversi caratteri distintivi indicati nell'abstract dello studio: “Muso allungato, stretto e depresso fino al 56 percento; tronco lungo e sottile; piastra dentaria vomerina a forma di becco; occhio grande, lunghezza 8-12 percento e altezza 5-7 percento; lunga spina dorsale che si estende leggermente oltre l'apice della pinna dorsale; e sottili appendici pelviche a forma di bastoncino”. Un altro tratto caratteristico è il colore della pelle, che è uniforme e marrone cioccolato quando è integra. Indagini genetiche sulle sequenze nucleotidiche del DNA nel gene NADH2 hanno confermato che si tratta di una specie distinta.

L'epiteto del nome scientifico, avia, è stato scelto dalla dottoressa Finucci come omaggio alla memoria della nonna scomparsa. “Avia significa nonna in latino; ho voluto fare questo cenno a lei perché mi ha sostenuto con orgoglio durante la mia carriera di scienziati. Le chimere sono anche parenti piuttosto antichi, le nonne e i nonni dei pesci, e ho pensato che il nome fosse appropriato”, ha chiosato la scienziata in un comunicato stampa. Questi pesci si nutrono di crostacei e altri organismi a profondità anche superiori ai 2.000 metri. Harriotta avia non è l'unica specie di squalo fantasma recentemente scoperta nelle acque dell'Oceania. A febbraio del 2022 lo stesso team del NIWA ha identificato un giovane esemplare di nuova specie di chimera appartenente del genere (Hydrolagus), che a sua volta fa parte della famiglia Chimaeridae. Harriotta avia appartiene invece alla famiglia Rhinochimaeridae, anch'essa dell'ordine dei chimeriformi. I dettagli sulla nuova specie sono presenti nell'articolo “Harriotta avia sp. nov. – a new rhinochimaerid (Chimaeriformes: Rhinochimaeridae) described from the Southwest Pacific” pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Biology of Fishes.

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