Rara e meravigliosa megattera avvistata nel Mar Ligure: balzi ed evoluzioni visibili dalla spiaggia
In un'area a nord del Santuario dei Cetacei “Pelagos”, innanzi al Ponente ligure, una meravigliosa megattera (Megaptera novaeangliae) sta dando spettacolo da alcuni giorni, regalando grandi balzi ed evoluzioni che in alcuni casi possono essere ammirati anche dalla spiaggia. Si tratta di un avvistamento raro e significativo poiché le megattere, benché avvistate con una certa regolarità nel Mar Mediterraneo, non fanno certamente parte della fauna autoctona. In altri termini, vivono altrove – ad esempio nell'Oceano Atlantico – ma a volte possono fare escursioni nel Mare Nostrum, dopo essere entrate dallo Stretto di Gibilterra. L'ultima volta accadde nell'agosto del 2020, quando fu avvistata addirittura una mamma col suo piccolo.
L'esemplare protagonista degli ultimi incontri è stato immortalato innanzi alla costa di Varigotti, dove “saltava ripetutamente dall'acqua”, come specificato in un comunicato dell'istituto di ricerca Tethys. Anche a Noli ha dato ampio spettacolo; lo dimostra un video pubblicato su Facebook da Divenjoy, ripreso alle 9 di mattina del 16 aprile. Nel filmato si vede il maestoso cetaceo dare forti colpi sull'acqua con le lunghissime pinne pettorali, un comportamento non insolito per questo animale. Il nome del genere (Megaptera) significa proprio grandi ali / pinne: le megattere sono le balene con le pinne più lunghe, arrivando a misurare anche più di 5 metri (le megattere arrivano fino a 15 metri circa, quindi le pinne possono arrivare a un terzo della lunghezza del mammifero marino).
Tra chi sta monitorando la balenottera vi sono anche i biologi marini dell'Associazione “Menkab: il respiro del Mare”, che in un post su Facebook hanno sottolineato che l'animale “è solo e molto schivo”. “Suggeriamo ai naviganti di mantenere la distanza e il comportamento corretto in caso di avvistamento. Non conosciamo le condizioni fisiche e di stress di questo animale che non é tipico del Mediterraneo”, ha specificato l'associazione, che condividerà ulteriori informazioni non appena saranno disponibili. “In questo periodo le megattere dell'Atlantico si trovano al nord, nelle aree di alimentazione, tra Canada, Islanda e Norvegia, non sappiamo perciò quanto questo individuo sia in grado di nutrirsi nel nostro mare”, ha chiosato MENKAB.
L'Istituto Tethys, che monitora le acque del Santuario dei Cetacei da oltre trenta anni, sottolinea che le megattere “sono ben note a chi fa whale watching in molti posti del mondo, dall’Australia all’America”, ma non fa parte delle specie di cetacei abituali del nostro mare. Nel Mediterraneo sono presenti normalmente otto specie di cetacei, dei quali i più grandi sono il capodoglio (Physeter macrocephalus) – il più grande predatore della Terra che arriva a 18 metri di lunghezza – e la balenottera comune (Balaenoptera physalus), il secondo animale più grande della Terra dopo la balenottera azzurra. Le ‘comuni' arrivano a una lunghezza massima di circa 24 metri. Gli altri cetacei del Mare Nostrum sono le stenelle striate (le più comuni), i tursiopi, il delfino comune (di nome ma non di fatto), il globicefalo, il grampo e il misterioso zifio, campione di immersioni. L'Istituto Tethys organizza crociere di avvistamento cetacei nel cuore del progetto di citizen science (aperto a chiunque) Cetacean Sanctuary Research, grazie al quale può continuare a raccogliere dati sugli animali. L'obiettivo è migliorare la conoscenza per tutelare balene e delfini nel modo più efficace possibile.