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Questo è il primo pesce marino dichiarato estinto a causa dell’uomo: addio alla razza di Giava

L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha dichiarato estinta la razza di Giava, il primo pesce marino scomparso a causa dell’uomo. Pesca eccessiva e distruzione dell’habitat naturale i principali fattori che hanno portato alla sua estinzione.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Edda Aßel, Museum für Naturkunde Berlin
Credit: Edda Aßel, Museum für Naturkunde Berlin

La razza di Giava (Urolophus javanicus) è il primo pesce marino della storia dichiarato estinto a causa delle attività umane. A confermarlo l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), il principale organismo mondiale deputato alla tutela della biodiversità. Questa razza, che un tempo viveva lungo le coste indonesiane, era già così rara nel XIX secolo che la specie è conosciuta per un unico esemplare recuperato da uno studioso in un mercato del pesce di Giakarta nel 1862. A farla sparire per sempre dalla faccia della Terra la pesca eccessiva e senza controllo e l'estesa distruzione del suo delicato habitat naturale, fortemente industrializzato e quindi degradato.

A determinare la definitiva scomparsa di questo pesce cartilagineo gli scienziati australiani della Charles Darwin University (CDU), che hanno condotto diverse indagini di monitoraggio in Indonesia per cercare di rilevare gli esemplari nelle acque locali. Poiché non ne hanno trovato nemmeno uno, non se ne vede un esemplare da 150 anni e i programmi di modellizzazione indicano che le probabilità che ce ne sia ancora qualcuno in vita sono praticamente nulle, si è deciso di ufficializzare la sua estinzione. Come indicato, non un'estinzione qualsiasi, ma la prima di un pesce marino causata dall'uomo.

“La pesca intensiva e generalmente non regolamentata è probabilmente la principale minaccia che ha portato alla scomparsa della popolazione di razza di Giava, con le catture di pesci costieri nel Mar di Giava già in calo a partire dal 1870”, ha dichiarato in un comunicato stampa la dottoressa Julia Constance, dottoranda presso la CDU e principale autrice dell'indagine. “Anche la costa settentrionale di Giava, in particolare la baia di Giakarta, dove si sapeva che la specie era presente, è fortemente industrializzata, con perdita e degrado di habitat estesi e a lungo termine. Questi impatti sono stati abbastanza gravi da causare purtroppo l'estinzione di questa specie”, ha chiosato l'esperta.

La dottoressa Benaya Simeon, che sta studiando le varie specie di razza minacciate in Indonesia, ha spiegato che sono stati monitorati diversi siti dove si riteneva vivesse il pesce, inoltre sono stati eseguiti sondaggi accurati presso i mercati ittici, ma non c'è stato nulla da fare. “La razza di Giava era una razza unica, grande quanto un piatto, che non presentava specie simili a Giava e il fatto che non sia stata trovata nel corso di innumerevoli indagini conferma la sua estinzione”, ha chiosato la scienziata.

Attualmente è in corso la sesta estinzione di massa e a differenze delle precedenti non è stata provocata dalla collisione di un asteroide – come nel caso della scomparsa dei dinosauri non aviani 66 milioni di anni fa – da eruzioni vulcaniche catastrofiche o da altri fenomeni naturali: c'è un unico responsabile ed è l'essere umano e la sua avidità. Il dottor Peter Kyne dell'Istituto di ricerca per l'ambiente e i mezzi di sussistenza presso la CDU ha dichiarato che attualmente ci sono 120 pesci marini in grave pericolo di estinzione e la scomparsa della razza di Giava rappresenta “un punto di svolta per la biodiversità marina”. “Il fatto che la razza di Giava venga dichiarata estinta è un segnale di avvertimento per tutti in tutto il mondo che dobbiamo proteggere le specie marine minacciate”, ha chiosato l'esperto.

Nella Lista Rossa dell'IUCN ci sono oltre 40.000 specie minacciate, fra le quali figura anche il sifaka di Coquerel, classificato come in pericolo critico di estinzione; un esemplare di questo meraviglioso lemure è appena nato presso un giardino zoologico del Regno Unito.

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