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In Nuova Zelanda c’è un “albero che cammina”: sembra un Ent del Signore degli Anelli

Uno spettacolare esemplare di rātā settentrionale è stato votato come “Albero dell’anno 2024” in Nuova Zelanda. Si tratta del “The Walking Tree”, l’albero che cammina, a causa del suo aspetto dinamico che ricorda da vicino gli Ent della Terra di Mezzo.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Gareth Andrews
Credit: Gareth Andrews

Alberi spettacolari, maestosi e iconici si trovano praticamente in ogni Paese, ma in Nuova Zelanda ce n'è uno che sembra uscito dalla penna di J. R. R. Tolkien, il celebre scrittore britannico autore de Il Signore degli Anelli e altre opere letterarie conosciute in tutto il mondo. L'esemplare in questione è il cosiddetto The Walking Tree, l'albero che cammina, che è stato appena insignito del titolo di “Albero dell'anno 2024” dalla New Zealand Arboricultural Association (NZ Arb). Il soprannome è legato al fatto che la pianta sembra camminare, a causa del duplice tronco (o meglio, pseudotronco) disposto in modo tale da donargli la dinamicità di una persona che passeggia. L'aspetto ricorda chiaramente quello degli Ent della Terra di Mezzo, creature senzienti dell'immaginario tolkeniano simili ad alberi.

L'“Albero che cammina” si trova nei pressi del cimitero di Karamea, una cittadina di poche centinaia di anime affacciata sulla costa occidentale dell'Isola del Sud. Qui troneggia su un vasto prato, dove un tempo vi era una foresta, rasa al suolo dai colonizzatori europei per farne terreni agricoli. L'esemplare fu preservato proprio alla luce del suo aspetto peculiare. Dal punto di vista botanico si tratta di un esemplare di rātā settentrionale (Metrosideros robusta), una specie definita dagli esperti “emiepifita”, cioè che trascorre una parte della propria esistenza crescendo su un'altra pianta che finisce per uccidere. Non a caso molte emiepifite vengono definite “alberi strangolatori”, poiché dalla chioma delle vittime, dove germogliano, mentre si sviluppano fanno discendere l'apparato radicale che alla fine ingloba la pianta di sostegno. La morte spesso sopraggiunge perché le emiepifite impediscono la fotosintesi alla vittima (bloccando la luce) oppure per il “girdling”, l'abbraccio mortale che impedisce il trasferimento dei nutrienti alle parti apicali della pianta colpita.

Il rātā settentrionale può crescere fino a 25 metri di altezza e quando le radici arrivano a terra formano uno pseudotronco formato proprio dalla fusione delle radici. La peculiare forma del Walking Tree è probabilmente dovuta proprio alla presenza dell'albero ospite, che ora non c'è più. Forse era molto grande e le radici del rātā settentrionale si sono separate per raggiungere il terreno; ciò che è certo è che il risultato finale è un vero spettacolo della natura, particolarmente suggestivo ai nostri occhi. Un aspetto curioso risiede nel fatto che l'albero sembra "portare" i tacchi a spillo. Come spiegato dal New Zealand Arboricultural Association (NZ Arb), questi alberi possono vivere anche fino a mille anni, sebbene se non se ne conosca con precisione la longevità. Non è nota nemmeno l'età dell'esemplare vincitore del contest di “albero dell'anno” (con il 42 percento dei voti); si ritiene però che abbia almeno 150 anni.

“The Walking Tree è un ottimo esempio degli alberi straordinari che noi, come neozelandesi, abbiamo la fortuna di avere. Questo premio riconosce il ruolo significativo che gli alberi svolgono all'interno delle nostre comunità, non solo migliorando i nostri ambienti locali, ma fornendo anche un senso di appartenenza per le generazioni passate, presenti e future. The Walking Tree è un esemplare eccezionale e una meta imperdibile, che evidenzia l'unicità e la diversità che esiste all'interno della notevole popolazione di alberi della Nuova Zelanda”, ha sottolineato in un comunicato stampa Richie Hill, il presidente di NZ Arb, ha dichiarato. Queste piante sono endemiche della Nuova Zelanda, cioè vivono solo lì, ma alcuni esemplari sono stati piantati nelle isole Azzorre, un arcipelago del Portogallo in mezzo all'Oceano Atlantico. La specie che colpisce di più come emiepifita è il rimu, ma non disdegna altri ospiti. In base al modello di crescita, può arrivare a sviluppare pseudotronchi anche di 4 metri. Una volta molto comune, oggi il rātā settentrionale è considerato una pianta piuttosto rara.

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