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Questi semplici esercizi riducono l’incontinenza urinaria nelle donne: “Non è inevitabile”

Ricercatori statunitensi hanno dimostrato che gli esercizi di yoga pelvico a basso impatto, così come lo stretching e il rafforzamento muscolare del pavimento pelvico, sono in grado di ridurre sensibilmente gli episodi di perdite di urina al giorno. L’efficacia contro l’incontinenza urinaria nelle donne è stata evidenziata dopo soli 3 mesi con due sessioni di esercizi a settimana.
A cura di Andrea Centini
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L'incontinenza urinaria, ovvero la perdita involontaria di urina, è una condizione diffusa nelle donne e in particolar modo in quelle anziane che hanno avuto figli (ma non solo). Un nuovo studio ha dimostrato che attraverso semplici esercizi di yoga a basso impatto o di stretching e rafforzamento muscolare è possibile abbattere in modo significativo gli episodi di perdite che si verificano in un giorno. Secondo l'indagine è possibile arrivare a una riduzione del 65 percento tramite queste forme di attività fisica dopo solo tre mesi. I benefici sono paragonabili a quelli dei farmaci impiegati nel trattamento dell'incontinenza urinaria, così come a quelli di altri trattamenti non chirurgici, che hanno un range di efficacia compreso tra il 30 e il 70 percento. Alla luce di questi risultati, gli autori dello studio raccomandano alle donne interessate di informarsi sulla possibilità di intraprendere un percorso idoneo, in grado di aiutarle efficacemente con questo diffuso problema.

I ricercatori hanno sottolineato che l'incontinenza urinaria colpisce oltre la metà delle donne di mezza età e addirittura fino all'80 percento delle ottantenni. È talmente diffusa che in molti casi viene erroneamente considerata “inevitabile” a causa dell'invecchiamento, come spiegato in un comunicato stampa dall'autrice principale del nuovo studio, la professoressa Leslee L. Subak, uroginecologa e primario di ostetricia e ginecologia presso la prestigiosa Stanford Medicine. Per quanto concerne l'Italia, i dati citati dalla Fondazione Italiana Continenza (FIC) sono diversi; ad esempio, viene indicato che nelle donne con più di 40-50 anni c'è una prevalenza di incontinenza stimata tra il 10 e il 15 percento, mentre oltre i 70 anni si arriva al 15 percento. Il dato, tuttavia, cambia sensibilmente per le donne anziane ricoverate nelle strutture protette, dove si va oltre il 50 percento.

Questa discrepanza nei dati può essere legata al fatto che l'incontinenza urinaria è considerata un argomento tabù, quindi non se ne parla. Spesso chi ne soffre tiene per sé il problema per vergogna e imbarazzo, ma anche disinformazione e rassegnazione. Ecco perché sapere che l'attività fisica è in grado di ridurre sensibilmente gli episodi di perdita può essere prezioso per moltissime pazienti. Non va infatti dimenticato che la condizione, a causa del fatto che spinge a correre in bagno anche nel cuore della notte, è tra i principali fattori di rischio di gravi fratture come quelle all'anca.

A determinare che lo yoga a basso impatto e gli esercizi di stretching e rafforzamento muscolare sono in grado di ridurre del 65 percento gli episodi di incontinenza urinaria nelle donne è stato un team di ricerca statunitense guidato da scienziati dell'Università di Stanford, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Urologia e Dipartimento di Epidemiologia e Biostatistica dell'Università della California di San Francisco, del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Yale e dell'Università Statale di San Francisco. I ricercatori coordinati dalla professoressa Subak sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto uno studio ad hoc con 240 partecipanti con un'età compresa tra i 45 e i 90 anni (età media 62 anni). Le donne sono state suddivise in due gruppi: al primo sono stati assegnati esercizi di yoga a basso impatto (nello specifico hatha yoga pelvico) da seguire in due lezioni settimanali da 90 minuti ciascuna; al secondo esercizi di allungamento e rafforzamento muscolare con le medesime modalità. Il periodo di follow-up è durato tre mesi e le lezioni sono state fatte prima in presenza in palestra e successivamente a casa, in seguito allo scoppio della pandemia di COVID-19.

All'inizio dello studio le donne avevano in media 3,4 episodi di incontinenza urinaria ogni giorno, dei quali 1,9 episodi urgenti e 1,4 legati allo stress. Al termine della sperimentazione di 12 settimane, durante la quale le partecipanti si sono impegnate anche a tenere un registro dell'attività fisica svolta, è emerso che entrambe le tipologie di esercizi hanno avuto impatto estremamente positivo sugli episodi di incontinenza. Nelle donne del gruppo yoga gli episodi si sono ridotti a 1,1 al giorno, mentre in quello di stretching / rafforzamento a 2 al giorno. Per quanto concerne gli episodi urgenzi, la frequenza è diminuita di 1,2 episodi al giorno nel gruppo yoga e di 1,0 episodi al giorno nel secondo gruppo. Questi semplici esercizi, che possono essere seguiti praticamente da chiunque con l'opportuno supporto, hanno complessivamente ridotto gli episodi di incontinenza del 65 percento.

“Sono impressionata dal fatto che l'esercizio fisico abbia funzionato così bene e impressionata dal fatto che lo yoga abbia funzionato così bene. Uno dei messaggi da portare a casa da questo studio è ‘Siate attive!'”, ha dichiarato la professoressa Subak. Per quanto concerne lo yoga a basso impatto, legato ad allungamenti più “gentili” e meno estremi per muscoli e articolazioni, la scienziata ha affermato che può essere un'ottima idea provarlo per chi è interessato. “È a bassissimo rischio e c'è un potenziale beneficio non solo per l'incontinenza, ma anche per il tuo benessere generale”, ha chiosato la scienziata. Il motivo per cui questi esercizi funzionano così bene è dovuto al fatto che rafforzano i muscoli del pavimento pelvico, che mantengono in posizione alcuni organi dell'apparato urinario. I dettagli della ricerca “Efficacy of a Therapeutic Pelvic Yoga Program Versus a Physical Conditioning Program on Urinary Incontinence in Women: A Randomized Trial” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Annals of Internal Medicine.

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